I dati

Giovani, alfabetizzati e casalinghi: ecco i coratini visti attraverso i nuovi dati Istat

La Redazione
Corato dall'alto
La nostra città fa segnare un numero davvero esiguo di analfabeti e persone senza titolo di studio. In Puglia è tra le città più giovani e la percentuale dei pensionati è molto al di sotto della media regionale
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Una città giovane, fortemente alfabetizzata e con… tante casalinghe e casalinghi. Questi sono alcuni degli aspetti di Corato che emergono dai dati del censimento permanente Istat pubblicato qualche giorno fa. Il censimento permanente, incrociando rilevazioni campionarie e dati di fonte amministrativa trattati statisticamente, ci permette di avere informazioni più dettagliate sugli italiani senza dover aspettare la decade che intercorre tra un censimento generale e l'altro (l'ultimo è stato nel 2011). I due anni a disposizione per la consultazione sono il 2018 e il 2019, noi ci siamo basati su quest'ultimo.

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Popolazione. Ne avevamo parlato l'anno scorso, la città si sta svuotando e negli ultimi cinque anni, dal 2014 al 2019, abbiamo perso 500 unità. Nonostante le nascite reggano, pesa l'emigrazione interna ed estera e l'incremento dei decessi. Con il censimento permanente possiamo estrarre qualche dato in più. Scopriamo così che Corato ha una età media bassa, rapportata al territorio regionale.

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La nostra città è inserita nella fascia che va dai 39,8 ai 43,6 anni, la più bassa. Un valore ci aiuta a capirlo bene è che Corato è il 20° comune di tutta la Puglia con la minor percentuale di ultra settantacinquenni con l'8.86%. Il sesto se prendiamo in considerazione solo le città sopra i 30.000 abitanti.

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La composizione della popolazione ci dice anche che il 17% è composto da minorenni mentre – nell 2019 – c'erano 12 ultracentenari, di cui 10 donne. A proposito di genere: in linea con il dato regionale a Corato ci sono più donne che uomini (24.383 contro 23.167). Se fino ai 20 anni i maschi sono più delle femmine, la situazione si ribalta dai 20 in poi e la forbice si allarga sempre più con l'aumentare dell'età in favore delle seconde. Tra gli 80 e gli 89 anni le donne – più longeve – sono il triplo.

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Istruzione e lavoro. La settimana scorsa abbiamo fatto il punto sugli stranieri in città, ora analizziamo i dati comunali legati a istruzione e lavoro. A tal proposito la dottoressa Annamaria Fiore aveva svolto un interessante studio sulla vulnerabilità socio-economica dei Comuni pugliesi.

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Il censimento permanente dice che a Corato ci sono 246 analfabeti, ovvero lo 0.56% della popolazione oltre i 9 anni. Tra i Comuni è il 15° più alfabetizzato della Puglia, quarto tra quelli con più di 25.000 abitanti dopo Terlizzi, Noicattaro e Modugno. La nostra città spicca anche tra quelle con meno persone senza titoli di studio. È diciassettesima con il 4,21%. Il 19,74% dei coratini è in possesso della licenza elementare, il 32,78% si è diplomata e il 8,05% ha in tasca la laurea. 103 hanno conseguito un dottorato di ricerca o diploma accademico di formazione alla ricerca.

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Per quanto riguarda il mondo del lavoro prendiamo in considerazione la fascia d'età che parte dai 15 anni. Il 39,7% della popolazione ha un impiego mentre i disoccupati sono l'8,34%, numero leggermente più alto rispetto alla media regionale. I dati più interessanti, però, riguardano le persone che non costituiscono forza lavoro. Corato è decima in Puglia tra i Comuni con meno pensionati (15,73%) rispetto alla popolazione, ben 5 punti percentuali in meno della Puglia. È evidente come influisca l'età media molto bassa di cui parlavamo prima. Singolare, invece, che Corato sia l'ottava città pugliese per percentuale di casalinghe/i: il 20,16%, un quinto del totale dei coratini dai 15 anni in su si occupa della casa. 9,54%, infine, gli studenti.

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martedì 2 Marzo 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:32)

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