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Nascite in calo in Italia: Corato regge, ma la città si svuota lo stesso

La Redazione
Nascite in calo in Italia
Il numero dei nati nel 2019 è poco al di sopra di quello degli ultimi quattro anni ma popolazione della nostra città è in calo da sei anni e dal 2014 ha perso 500 abitanti, 253 dal 2018 al 2019
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In Italia è allarme demografico. Dal rapporto Istat pubblicato il 13 luglio, a livello nazionale, emerge un netto calo delle nascite con 19mila unità in meno rispetto al 2018 (-4,5%), mai così male dall’unità d’Italia. Dati allarmanti per il sostentamento del Paese che invecchia a vista d’occhio e che, stando alle proiezioni elaborate, innalzerà ancor di più l’età media nei prossimi anni.

Corato va controtendenza, ma non è tutto oro quello che luccica. Il numero dei nati nel 2019 è poco al di sopra di quello degli ultimi quattro anni: sono 387, contro i 366 del 2018, i 378 del 2018 e i 383 del 2016. Le buone notizie finiscono qui. Andando indietro nel tempo, con i dati a disposizione, la media dei neonati prima del 2016 era abbondantemente sopra le 400 unità.

Aumentano anche i morti. Nel 2019 i decessi registrati sono stati 452, il dato più alto degli ultimi 9 anni dopo i 457 morti del 2015. Una mortalità più alta e una natalità di poco superiore alla media degli ultimi anni hanno generato il saldo naturale più negativo dell’ultima decade: -65.

La popolazione della nostra città è in calo da 6 anni e dal 2014 ha perso 500 abitanti: Nel 2014 eravamo 48.511, oggi siamo 48.009 con un decremento di 253 abitanti soltanto dal 2018.

A determinare questo “svuotamento” del paese contribuisce l’emigrazione interna e quella estera che poco supporta il saldo naturale. Nel 2019, secondo i dati forniti dall’anagrafe, si sono registrate 370 persone provenienti da altro comune e 88 dall’estero a fronte di 465 cittadini che sono emigrati in altri comuni d’Italia e 67 all’estero. Il saldo negativo è di 74 coratini in meno, il peggiore degli ultimi nove anni.

A Corato, dicono i dati, il flusso migratorio in entrata è ancora modesto. Le comunità ben radicate nella nostra città come quella marocchina (363 residenti nel 2019), romena (351) e albanese (175) sono in calo mentre crescono lievemente georgiani (94, quasi tutte donne), indiani (55) e ucraini (15).

giovedì 16 Luglio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 0:53)

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Ss
Ss
3 anni fa

A pure?Con la crisi,questo mondo indemoniato ,anche i figli?Mi dispiace ma è un mondo troppo malvagio.Holetto ieri di alcuni ragazzi che si collegavano a dei siti pornografici per vedere le torture su altri bimbi.Pagando ovviamente.R’tutto a monte.La scuola non è più educativa,severa,i genitori sono social.Tutto questo equivale ad un mondo schifoso!