Avanzamento dei lavori, riapertura del servizio ferroviario e infrastrutture a servizio della stazione. Di questo si è parlato venerdì nella biblioteca comunale, durante l’incontro promosso dal Movimento 5 stelle di Corato.
Presente la senatrice Angela Piarulli che nei mesi scorsi aveva promesso un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dei trasporti, Danilo Toninelli. Risposta ottenuta a gennaio e riportata integralmente dalla senatrice coratina. La relazione ha ripercorso le tappe del grande progetto di Ferrotramviaria finanziato con i fondi della programmazione comunitaria. La conclusione della seconda fase, che comprende il raddoppio della tratta Andria Sud-Corato, è prevista per il 31 dicembre 2022.
Quanto al raddoppio della Corato-Ruvo, i lavori sono stati conclusi e le opere ferroviarie ultimate da circa un anno. La tratta riaprirà a marzo con quello che in gergo tecnico viene chiamato “servizio spola.” In pratica i treni provenienti da Bari potranno raggiungere Corato, ma sull’unico binario a disposizione potrà circolare solo un convoglio per volta. L’attivazione della tratta a pieno regime è prevista per la fine del 2019.
Ancora in stand-by, invece, l’apertura della nuova stazione denominata “Fermata Bracco”. Potrebbe essere inaugurata quando la tratta Corato-Ruvo tornerà a essere completamente operativa.
A proposito delle infrastrutture a servizio della stazione è intervenuto Nico Longo che ha ribadito quanto il movimento pentastellato cittadino aveva espresso con una nota due mesi fa, ovvero perplessità sulla chiusura dei passaggi a livello di via Giappone e via Trani e la volontà di lasciare il parcheggio nel piazzale antistante la stazione e non costruirne uno nuovo alle spalle della stazione stessa, come dal progetto presentato da Ferrotramviaria.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche il senatore campano Agostino Santillo, la deputata giovinazzese Francesca Galizia, il consigliere regionale Grazia Di Bari e il consigliere comunale di Andria, Michele Coratella.
vuoi vedere che questi ragazzi riescono a far qualcosa per far ripartire questo treno di m***a? certo che se ci riuscissero darebbero uno schiaffone morale a tutti quei tromboni magnamagna che li hanno preceduti, che hanno lasciato in balia delle onde una delle infrastrutture più importanti del territorio. speriamo e continuiamo così.
La tanto POMPATA notizia della riapertura della tratta Ruvo Corato si è sciolta come neve al sole.
In pratica ci sarà un treno LUMACA che farà la “spola” tra le due città.
A pensare che per più di 50 anni (CINQUANTA), il treni hanno viaggiato in piena sicurezza, a 105 Kmh, senza incidenti, utilizzando un solo binario, un “banale” telefono a filo, e non meno importante, le coincidenze venivano gestite da un dipendente con il cappello rosso e una paletta tra le mani che si AVVICINAVA al treno per dare il via. Oggi i dipendenti che vedo nelle stazioni, sono tanti, anzi tantissimi, ma al posto della paletta hanno il cellulare tra le mani…
Sono d'accordo con Coratino verace. Il problema non è interrogare ma fare. Cosa? Ad es. Capire chi fisicamente sta dietro la mancata autorizzazione( chi è il funzionario) e metterlo sulla graticola mediatica. Un senatore/ ice questo se lo può permettere, anzi è un suo dovere nei confronti dei propri elettori e concittadini, ma ahimè questo non succede e sulla graticola ci stiamo noi cittadini,utenti e pendolari oltreche' penzolanti. Lo ripeto da sempre: se le istituzioni che ci dovrebbero tutelare pensano a non esporsi troppo allora le calende greche sono davvero molto lontane.
Figurati la tratta ferroviaria Corato-Andria…quella la “vedremo” tra 7 generazioni… Povera la nostra amata Italia…