Attualità

La storia della famiglia di Antonio: i chiarimenti del Comune. E anche i nostri

La Redazione
Le mani di Antonio
Il Comune lamenta di non essere stato contattato dalla redazione per avere chiarimenti sulla vicenda. Ma, tabulati telefonici alla mano, dimostriamo che i tentativi di contatto telefonico sono stati almeno sette
5 commenti 2525

Iniziamo dalle cose che contano: una famiglia che da dieci giorni dormiva per strada, nella propria auto, ora ha un tetto – seppur provvisorio – sulla testa.

La storia è quella di Antonio e della sua famiglia di cui abbiamo parlato due giorni fa. Su questa vicenda, che ha scatenato una ondata di solidarietà da parte della città, oggi è giunta una nota stampa del sindaco Mazzilli che annuncia di voler fare chiarezza, anche perché – si legge nella nota – «non è stata registrata nessuna richiesta di contatto da parte dell’estensore dell’articolo».

E chiarezza sia.

Il sindaco sostiene che, oltre ai cittadini, «da tempo anche i Servizi Sociali del Comune avevano “risposto”, intervenendo e sostenendo la famiglia del sig. Antonio, garantendo tutti i previsti servizi di assistenza». Nessun dubbio in proposito, tanto che la circostanza è stata riportata anche nel nostro articolo, nel momento in cui si è fatto riferimento ai mesi in cui la famiglia di Antonio è stata ospite della comunità di Sant’Antonio, la cui onerosa retta era pagata, appunto, dall’ente comunale.

In ogni caso, per conoscere le molteplici sfaccettature di una storia complessa come questa, l’unica maniera era porre delle domande a chi, in Comune, si era occupato negli anni della questione.

Così, tabulati telefonico alla mano, siamo in grado di dimostrare che i tentativi di contattare il Comune per ottenere chiarimenti – sia prima che dopo la pubblicazione dell’articolo – sono stati numerosi.

Lunedì pomeriggio (il giorno prima della pubblicazione), subito dopo aver incontrato la famiglia abbiamo interpellato lo staff del sindaco nella persona di chi, poche ore prima, aveva parlato della questione direttamente con la moglie di Antonio. Non abbiamo però ricevuto risposta in nessuno dei due casi.

Il martedì mattina, subito dopo la pubblicazione dell’articolo, i tentativi di contatto telefonico si sono ulteriormente intensificati: attraverso il numero del centralino del Comune, è stato contattato l’ufficio dell’assistente sociale che ha in cura il caso, ma il telefono ha squillato a vuoto.

Siamo poi stati ricontattati dallo staff del sindaco che, recependo la nostra volontà di parlare con gli uffici, ci ha fornito i numeri diretti sia dell’assistente sociale che del suo diretto superiore, in quest’ultimo caso anche il numero del cellulare personale. Anche in questi casi però, linea libera ma nessuna risposta. Idem per un’altra chiamata, stavolta rivolta all’assessore ai servizi sociali. In nessun caso siamo stati richiamati.

Mentre i telefoni squillavano a vuoto, la gente, i cittadini, i lettori, hanno fatto il resto. Le telefonate da fare sono state, per fortuna, anche quelle per rispondere alle persone che offrivano aiuti. Grazie al buon cuore delle persone, una soluzione per Antonio e la sua famiglia – almeno provvisoria – è stata trovata. Senza nulla togliere a quanto fatto in passato, semplicemente rimaneva l’emergenza, con quattro persone tra cui due ragazze, da giorni in macchina al freddo.

La nota integrale del Comune.

«Corato ha risposto, come sempre fa nei casi di necessità». E questa è una cosa che fa onore a tutta la città. Ma da tempo anche i Servizi Sociali del Comune avevano “risposto”, intervenendo e sostenendo la famiglia del sig. Antonio, garantendo tutti i previsti servizi di assistenza”: facendo seguito alla segnalazione del caso della famiglia coratina in difficoltà a causa di problemi economici cui aveva fatto seguito uno sfratto, vicenda pubblicata su alcuni media on line locali, con la presente nota il Sindaco Massimo Mazzilli intende fare chiarezza (non avendo registrato nessuna richiesta di contatto da parte dell’estensore dell’articolo) sul ruolo avuto dai Servizi Sociali del Comune di Corato con interventi mirati a sostegno della famiglia in questione, secondo il rispetto delle norme previste.

«Il personale dei Servizi Sociali del Comune, e dell’ufficio dell’assessore Antonella Rosito – conosce molto bene la situazione della famiglia del sig. Antonio, e più volte è intervenuto in suo sostegno riuscendo nonostante tutto a superare numerose problematiche, dettate dalla situazione di difficoltà non soltanto economica di quel nucleo familiare, che naturalmente il buon senso e la privacy ci impongono di non divulgare in pubblico».

È bene dunque sottolineare che da tempo che quella famiglia coratina in difficoltà viene seguita dagli assistenti sociali, ed a loro «sono state proposte numerose alternative di sistemazione, proprio per rispondere ai bisogni dell’intero nucleo familiare, attivando specifici servizi: per loro la necessità non era solo quella di un tetto – sottolinea il Sindaco – ma anche di una serie di attività a sostegno e tutela soprattutto dei minori presenti nel nucleo familiare, cosa che abbiamo sempre portato avanti come priorità, tanto è che per circa 9 mesi il nucleo familiare è stato ospite di comunità protette idonee alla situazione dei componenti, collocazioni dignitose ed efficaci che poi non sono state più tollerate per scelta dello stesso nucleo familiare, così come accaduto anche per taluni percorsi di reinserimento sociale. Tutto questo attraverso un servizio svolto dal nostro personale con grande professionalità, garantendo un livello di assistenza ordinario e quotidiano».

«Cavalcare l’onda emozionale è ammirevole – conclude il Sindaco – ma professionalmente parlando è giusto farlo assumendo le necessarie informazioni, per offrire la reale fotografia di una situazione sociale purtroppo molto problematica, e sulla quale dal Comune si è intervenuto nei modi e nei tempi previsti».

giovedì 18 Gennaio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 21:18)

Notifiche
Notifica di
guest
5 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Quello del “telefono che squilla a vuoto”, è un inconveniente purtroppo comune a molti enti pubblici. Ho evidenziato, in un precedente commento, la latitanza dei parenti. Ora il sindaco parla di “situazioni dignitose non più tollerate dal nucleo familiare”. Infine, appare il grosso problema della “temporaneità” dell'alloggiamento: non conoscendo a fondo tutte le sfaccettature di una situazione, si corre il rischio di tirare delle conclusione incomplete, pur nella speranza che il tutto si risolva per il meglio.

Diego Diniego
Diego Diniego
6 anni fa

Figure di feci fino alla fine. Caro sig. sindaco, ne avesse azzeccata una!

Fabio Montaruli
Fabio Montaruli
6 anni fa

Scusate, ma gli autori dell'articolo lo sanno in che condizioni versano i servizi sociali di Corato? Quanto personale ha l'ufficio? Perché non fate un articolo su questo? Corato é una cittá di quasi 50.000 abitanti, ma ha meno assistenti sociali di cittá che sono grandi la metá. Altro che telefono che squilla a vuoto. Tra personale che é andato in pensione e trasferimenti, le persone che restano in quell'ufficio fanno il possibile per gestire tutte le situazioni che ci sono in una cittá di queste dimensioni. Il sindaco e l'assessore (e non solo quest'ultimo) da quando sono arrivati hanno solo fatto promesse sull'adeguamento dell'organico, ma di fatti concreti se ne sono visti molto pochi. Chi frequenta i servizi sociali lo sa bene, non c'é bisogno di fare un gran lavoro di indagine.

Cosmai Emanuela
Cosmai Emanuela
6 anni fa

Capisco pienamente questa famiglia dato k ho vissuto la stessa situazione è il comune se ne infischiato dicendo che c'è gente peggio di me o vissuto un mese in macchina con i miei due figli e se nn fosse x le nostre forze adesso stavamo dormendo in macchina nn è cambiato nnt anzi è peggiorata dato k mio marito a riperso il lavoro purtroppo il sazio nn può credere al diguno auguro a questa famiglia si sistemarsi al più presto

Taken
Taken
6 anni fa

Signor salvatore di Gennaro mi sembra che lei con suoi commenti sembra il paladino della società ma usa solo belleparole ma il resto so kiakkr OK il problema del signor Antonio e molto importante x tutti i cittadini che hanno seri problemi sociali ecc il sindaco vuole trovare la pezza delbuon samaritano ma ormai il problema è stato risolto d'agente comune con tanto spirito di solidarietà OK sindaco hai speso soldi pubblici a kiakkr e non ha i pensato al problema del paese vergogna x piacere pubblicate il mio commento grazie