Politica

Treni, la Fermata Corato Sud potrebbe aprire entro nove mesi

La Redazione
La stazione ferroviaria di Corato Sud
Anche il doppio binario verso Andria dovrebbe essere operativo entro il secondo semestre 2020. Ieri sopralluogo con il consigliere regionale Mario Conca, la senatrice Bruna Piarulli (M5s) e i vertici di Ferrotramviaria
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La Fermata Corato Sud potrebbe entrare in funzione entro nove mesi. Più o meno stesso periodo per l’apertura del doppio binario verso Andria che dovrebbe essere operativo verosimilmente entro il secondo semestre 2020.

È l’esito di un sopralluogo che si è svolto ieri a Corato tra il consigliere regionale Mario Conca, la senatrice Bruna Piarulli (entrambi del M5s) e i vertici di Ferrotramviaria. A fare un resoconto dell’incontro, che si è svolto direttamente nelle due stazioni cittadine, è lo stesso consigliere Conca.

«Questa mattina (ieri, ndr) – scrive Conca – sollecitato dall’Associazione Pendolari di Corato e in compagnia della Senatrice Bruna Angela Piarulli, abbiamo incontrato il direttore Generale Ing. Massimo Nitti e l’Ingegner Fabietti delle Ferrovie del Nord Barese. Ci siamo visti direttamente alla stazione centrale per poi procedere con il sopralluogo alla nuovissima stazione di Corato Sud nei pressi dell’ospedale (Bracco).

Per meglio chiarire lo stato dell’arte è opportuno fare alcune considerazioni generali sull’iter amministrativo da seguire per perfezionare la messa in esercizio dell’infrastruttura. Il sistema ferroviario si compone di tre sottosistemi: sottosistema infrastruttura, sottosistema energia, sottosistema comando e controllo. La nuova fermata fa parte del sottosistema infrastruttura. I tre sottosistemi devono essere sottoposti all’Iter approvativo da parte dell’ANSF, oggi ANSFISA (non ci siamo fatti mancare neanche questo ulteriore ingarbugliamento burocratico). L’iter approvativo si suddivide in apertura procedimento, autorizzazione allo sviluppo e ammissione tecnica. Per il sottosistema infrastruttura è stata effettuata l’apertura del procedimento e preparato il fascicolo tecnico per la richiesta di autorizzazione allo sviluppo.

Il recepimento da parte del governo italiano, a giugno del 2019, delle direttive europee del IV pacchetto ferroviario, a nulla sono valse le richieste di proroga delle associazioni di categoria, ha comportato ritardi per consentire la revisione del fascicolo tecnico infrastruttura al fine di verificarne la rispondenza alle nuove specifiche europee (la rete Bari-Barletta è stata inserita nel corridoio ferroviario unico europeo e come tale deve rispondere alle specifiche tecniche di interoperabilità e alle norme europee).

Ferrotramviaria conta di inviare il fascicolo tecnico entro la fine del mese di ottobre 2019, dopodiché l’agenzia nazionale avrà quattro mesi per autorizzare allo sviluppo e altri quattro per l’ammissione tecnica. L’impegno mio e di Bruna sarà quello di contrarre al massimo gli otto mesi per fare in modo che la bellissima stazione apra i battenti al più presto. Ferrotramviaria ha tutto l’interesse a renderla operativa perché è verosimile che raddoppierà l’utenza coratina, così com’è successo a Bitonto con l’apertura della seconda stazione.

Abbiamo approfittato dell’occasione per chiedere conto della chiusura del passaggio a livello di via Trani, di quello di via Giappone vi dirò appresso, e del nuovo parcheggio presso la stazione centrale che prevederà anche la costruzione di un ascensore per persone affette da disabilità e un tunnel di collegamento. A proposito del parcheggio ho sentito stamattina (ieri, ndr) l’assessore regionale Giannini per avere rassicurazioni in merito ai circa due milioni di euro di fondi Fesr per realizzarlo e in settimana andrò a parlare con l’ingegner Pace. Abbiamo anche segnalato dei muretti lungo la tratta ferroviaria che andrebbero ripristinati per preservare la pubblica incolumità e altre piccole criticità. A proposito di via Giappone è opportuno sapere che, allorquando il doppio binario sarà operativo, verosimilmente entro il secondo semestre 2020, il passaggio a livello sarà quasi sempre chiuso arrecando notevoli disagi e perdite di tempo agli automobilisti. Per questa ragione ci siamo riservati di fissare un incontro con il commissario prefettizio, al fine di rivedere le scelte assunte negli anni scorsi. Tuttavia, il management di FBN si è impegnato a realizzare una bretella che si andrà ad innestare al sottopasso di via Trani per consentire una viabilità alternativa.

Continueremo a seguire la questione per evitare di perdere ulteriore tempo, ma l’aver appaltato i lavori solo nel 2016, dopo nove lunghi anni d’attesa, è a dir poco sconcertante. Comuni, province, regione, giudici amministrativi e privati, hanno fatto sì che la burocrazia, ancora una volta, ritardasse lo sviluppo di un intero territorio e provocasse, addirittura, morti innocenti… maledetta burocrazia!».

domenica 6 Ottobre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 12:32)

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carlo mazzilli
carlo mazzilli
4 anni fa

fermata, appunto. più ferma di così…nove mesi??? mah…

FRANCESCO TARRICONE
FRANCESCO TARRICONE
4 anni fa

La domanda è: se è pronta e finita, perché non subito? visto che ci sono moltissimi pendolare che potrebbero averne vantaggio?

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

La tanto deprecata burocrazia è insita nel nostro DNA di nazione del sud Europa. Morirà col popolo italiano, o meglio, con le eterogenee tribù che lo compongono. Bravissimo a contestarla, ma incapace di annullarla. Ed assieme a quella, l'attesa che succeda qualcosa di grave (o che intervenga talvolta “Striscia la notizia”), prima di prendere dei provvedimenti.

miky87
miky87
4 anni fa

Non vi lamentate sempre!

nerdrum
nerdrum
4 anni fa

mi accontenterei, fra 9 mesi, di trovarla così come nelle foto, e nn vandalizzata, saccheggiata, stuprata, come spesso accade con opere finite, ma lasciate all'oblio dell'ultimo certfificato di agibilità.