Cronaca

La Xylella si avvicina, spunta focolaio a Canosa. Spagnoletti: «La Regione non perda tempo»

La Redazione
Alberi colpiti da Xylella
«La Regione non perda nemmeno un secondo di tempo, non possiamo mettere a repentaglio il polmone olivicolo italiano rappresentato dalle province di Bari e Bat» commenta Spagnoletti Zeuli portavoce dell'associazione Restart
4 commenti 1599

La Xylella avanza e arriva ormai alle porte del nostro territorio. Sul sito istituzionale “emergenza Xylella” è stata pubblicata la Determinazione n. 179 del 14 Dicembre 2020 con l’aggiornamento delle aree delimitate alla “Xylella fastidiosa Pauca St53”.

A sorpresa, è emerso anche un focolaio con relativa zona tampone nella provincia BAT, in agro di Canosa di Puglia. Dalla lettura integrata della Determinazione e della cartografia si evince che il focolaio in agro di Canosa è costituito da 8 campioni pool (campioni multipli) di piante di Dodonaea viscosa “purpurea” distribuite in due siti, raccolti in un “centro produttivo”, distanti tra loro circa 500 metri e anch’esse infette da Xylella della sottospecie Pauca.

«Non è il caso di allarmarsi, ma c’è da essere seriamente preoccupati» ha commentato Onofrio Spagnoletti Zeuli, imprenditore agricolo portavoce dell’associazione Restart, realtà che racchiude le maggiori aziende olivicole pugliesi nata dall’esperienza dei gilet arancioni dell’agricoltura del 2019.

«La Xylella al momento è presente in un vivaio di Canosa, e non in un oliveto, per questo motivo si può circoscrivere subito questo focolaio. Occorre immediatamente chiudere la struttura e distruggere tutte le piante, ricostruendo la tracciabilità dei prodotti in ingresso e in uscita, e prevedendo naturalmente un giusto ristoro per il vivaio stesso. La Regione Puglia non perda nemmeno un secondo di tempo, non possiamo mettere a repentaglio il polmone olivicolo italiano rappresentato dalle province di Bari e Bat, occorre dare sicurezza e certezza per il futuro delle imprese».

Proprio all’inizio di dicembre, anche nella zona indenne di Corato sono iniziati i monitoraggi dell’Arif (Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali) tesi alla possibile individuazione di focolai di infezione di Xylella fastidiosa.

venerdì 18 Dicembre 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 16:24)

Notifiche
Notifica di
guest
4 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Taken
Taken
3 anni fa

La regione Puglia con tutte le associazioni di categoria agricole devono subito operare nel territorio la situazione ixlella con incentivi x arare i terreni irrorare sempre le piante è monitorare le zone a rischio. Non pensare alle chiacchiere è un problema molto grave x l'economia pugliese e nazionale sveglia a tutti alla regione

 Incentivi  Fastidiosi
Incentivi Fastidiosi
3 anni fa

Gli agricoltori prima negavano l'esistenza della xylella fastidiosa , manifestavano e si opponevano alle misure della Regione, dello Stato e dell'Europa . Accusavano a torto tutto e tutti d'inventare l'esistenza dell Xylella Fastidiosa , adesso hanno dimenticato il loro demente comportamento . Come sempre vogliono incentivi per effettuare il lavoro di normale manutenzione dei loro terreni ? Basta

Catallo
Catallo
3 anni fa

C’è solo da sperare che la cultivar Coratina sia più resistente. Certo che la sorveglianza europea sulle piante importate dai vivai lascia a desiderare

ALDO GRAMMATICA
Aeldus
3 anni fa

Michelino emiliano,
Datti na mossa.
Smentisci chi suppone che non hai alcuna intenzione di combattere perché hai accordi con la Tunisia, ma sono malelingue e infamita'