Cronaca

Scuola, il Tar di Bari sospende l’ordinanza che dispone la didattica a distanza in Puglia

La Redazione
Scuola
Il provvedimento, che ha efficacia immediata, è stato firmato dopo il ricorso presentato da un'associazione di consumatori. Oggi anche un botta e risposta a distanza tra l'assessore regionale alla Sanità, Lopalco, e i sindacati
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Dietrofront sulla scuola. Con un decreto monocratico urgente, il Tar di Bari ha sospeso l'ordinanza emessa dal presidente della Regione, Emiliano, che da ieri dispone la didattica a distanza per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado fino al prossimo 5 marzo, ad eccezione di alunni diversamente abili e con bisogni educativi speciali. Il provvedimento, che ha efficacia immediata, è stato firmato dopo il ricorso presentato da un'associazione di consumatori. 

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Nel decreto emesso dal presidente della sezione terza del Tar, Orazio Ciliberti, si legge: «L’impugnata ordinanza regionale… non motiva a sufficienza il sensibile scostamento dal livello nazionale di garanzia dell’assolvimento dei servizi scolastici; la motivazione di tale scostamento è, invero, affidata principalmente all’asserita necessità di “attuazione del piano vaccinale degli operatori scolastici“, se nonché i tempi prevedibili e previsti di tale attuazione – non indicati dall’ordinanza ma ricavabili da comunicati delle strutture sanitarie pubbliche e da univoche notizie di stampa – non sono affatto compatibili con la durata di pochi giorni dell’efficacia dell’ordinanza… Il provvedimento regionale impegnato dovrebbe avere una durata di efficacia molto più lungo… La qual cosa non potrebbe che vanificare l’apporto didattico e formativo dell’anno scolastico 2020-2021 per alunni e studenti in Puglia, in violazione dei livelli essenziali di prestazione fissati dallo Stato mediante i provvedimenti governativi».

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L'udienza per la sospensiva è fissata al 17 marzo prossimo, oltre la scadenza dell'ordinanza che, come detto, ha validità fino al 5 marzo. Data la decisione del Tar si dovrebbe tornare in classe in presenza nelle scuole elementari e medie e con una percentuale del 50% nelle scuole superiori. Ma si attendono le reazioni delle Istituzioni regionali alla decisione dei giudici.

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Sulla questione, già dal mattino la giornata era stata scandita da un botta e risposta a distanza tra l'assessore regionale alla Sanità, Lopalco, e i sindacati.

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«Io do indicazioni sanitarie, per me la didattica a distanza dovrebbe continuare fino all'inizio della primavera» ha detto Lopalco a Radio Capital. «Prevenire è meglio che curare. È vero che siamo in zona gialla, ma abbiamo segnali molto preoccupanti di diffusione della variante inglese. Questa variante si diffonde molto velocemente proprio tra giovani e bambini. Quello che noi vediamo tra i dati che raccogliamo giorno per giorno è che proprio tra i bambini c'è un incremento di casi. Sono centinaia ogni settimana gli operatori che si infettano, abbiamo centinaia di classi in isolamento o quarantena, per cui non e' affatto come vogliono raccontarla, il virus nelle scuole circola. Questo e' un periodo molto delicato. Sappiamo che imporre la didattica a distanza è un problema per molti genitori – ha concluso l'assessore – ma qui ci deve aiutare il Governo. Speriamo che il governo ascolti le Regioni».

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«Dichiariamo sin d'ora la nostra contrarietà a soluzioni e interventi ulteriori sulla didattica in chiave esclusivamente regionale e ribadiamo la nostra determinazione a riproporre lo stato di agitazione qualora regione intendesse proseguire su una strada che non consenta l'applicazione uniforme del Dpcm anche nella nostra regione» è stata l'immediata reazione di Cgil Scuola, Cisl, Uil, Gilda e Snals alla dichiarazione di Lopalco. «Essendo state accolte tutte le nostre richieste – ricordano i sindacati – abbiamo revocato lo sciopero (del 22 febbraio, ndr) con la clausola di una rapida verifica del piano di attuazione delle vaccinazioni nelle scuole pugliesi. Proprio perchè abbiamo sempre sostenuto che la vera scuola è solo in presenza e in sicurezza, e che non si possono scaricare problematiche di altri settori sull'istruzione, di cui la sospensione della didattica in Puglia ne e' testimonianza, ribadiamo che sul fronte dell'ordinanza non resteremo a guardare».

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martedì 23 Febbraio 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:36)

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Alunno
Alunno
3 anni fa

Nan s ste a capí chiù nud

Cataldo Ferrara
Cataldo Ferrara
3 anni fa

Non lo dico perché non ho figli in età scolastica, ma credo che questo ricorso con la conseguente sentenza emanata dal giudice monocratico è perfettamente sbagliata, forse non ci si rende conto che stiamo vivendo nostro malgrado la terza guerra mondiale, e mandare i figli a scuola è estremamente pericoloso per i ragazzi i loro genitori e i nonni, visto la velocità d'azione che ha questo maledetto Virus.. Pertanto pur capendo la situazione di disagio che stanno vivendo tutti i ragazzi ebbene che si resti a casa altrimenti non ne usciamo più da questa pandemia. Considerando anche la mancanza di vaccini

Enzo Minafra
Enzo Minafra
3 anni fa

Siamo su scherzi a parte?
Che caricatura, oggi le comiche.

Franco
Franco
3 anni fa

Ordinanza bocciata dal Tar. Per i giudici del Tar l'ordinanza di Emiliano non è coerente con la classificazione della Puglia in zona gialla. E la scusa di dover vaccinare i docenti non è compatibile con i tempi necessari allo scopo.
E anche i sindacati favorevoli alla Dad dovranno dare qualche giustificazione del loro operato.. Una pagina buia per la scuola in Puglia.

Costantino
Costantino
3 anni fa

Maduuuuu c'è casin

Aldo
Aldo
3 anni fa

La stessa velocità con cui il Tar prende le decisioni non si potrebbe avere nella giustizia ordinaria, punendo i trasgressori e tutelando chi invoca il ricorso alla legge? Oppure la riflessione non calza?