Cronaca

Firmata l’ordinanza: didattica a distanza per tutte le scuole fino al 5 marzo

La Redazione
La scuola ai tempi del Covid
​Resta l'attività didattica in presenza agli alunni per l'uso di laboratori qualora sia previsto dall'ordinamento o per l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali
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È stata firmata ed emanata l'attesa ordinanza regionale sulla scuola. Confermate le indiscrezioni della vigilia. Il provvedimento dispone, con decorrenza da lunedì 22 febbraio e sino a tutto il 5 marzo, che:

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– le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e i CPIA adottano forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (DDI), secondo quanto previsto dal DM 89/2020 recante l’adozione delle Linee guida sulla Didattica Digitale Integrata di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020 n.39, riservando, sulla base della valutazione dell'autonomia scolastica, l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

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– È data facoltà alle Istituzioni Scolastiche di ammettere in presenza gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, purché, complessivamente, non venga superato il limite del 50% della popolazione scolastica per ogni singola classe o sezione d’infanzia.

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– Le Istituzioni Scolastiche devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta sulla piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it, il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al COVID-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid. 

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– Le istituzioni scolastiche devono garantire, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, le adeguate condizioni utili a consentire una idonea  erogazione e fruizione della didattica digitale integrata. Ogni conseguente adempimento, ove necessaria una implementazione tecnologica ai fini della suddetta idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata, deve avvenire con l’urgenza del caso.

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«La variante inglese del coronavirus così come le altre varianti che man mano si stanno registrando in Italia, rappresentano un nuovo elemento di pericolosità per la salute pubblica, come ci dicono gli esperti, perché si trasmettono molto più velocemente» afferma il presidente Michele Emiliano. «Con la nuova ordinanza sulla scuola cerchiamo di trovare un punto di equilibrio tra i due diritti costituzionali alla salute e all’istruzione. Dobbiamo da un lato assolutamente limitare la circolazione del virus in queste settimane per evitare scenari imprevedibili e critici. La regola base è utilizzare per due settimane la didattica digitale integrata in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ma al contempo va garantito il diritto all’istruzione a quegli studenti che per bisogni educativi speciali, disabilità, attività di laboratorio essenziali per la loro formazione, o per esigenze familiari non diversamente affrontabili, hanno assoluta necessità di frequentare in presenza le lezioni: per questi casi, le istituzioni scolastiche potranno aprire alla presenza sino a un massimo del 50% per classe.

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Da oggi sono partite le vaccinazioni del personale scolastico della scuola, fatto questo di fondamentale importanza. Avendo già i vaccini e avendo la possibilità della didattica digitale integrale rischiare la salute – soprattutto di insegnanti e operatori scolastici che per età sono più esposti alle conseguenze del covid – sarebbe irresponsabile. Essi hanno sino ad oggi consentito la didattica in presenza a chi lo chiedeva, mettendo a rischio la loro vita. Adesso è arrivato il momento di vaccinarli prima di esporli nuovamente ai pericoli legati alle varianti del covid. Comprendo le difficoltà delle famiglie e del mondo della scuola, ma lo sforzo che si sta facendo è finalizzato alla tutela e al bene di tutti. Questa ordinanza è stata ampiamente discussa e meditata con i sindacati della scuola, alla fine abbiamo trovato in questo testo il punto di intesa: li ringrazio per aver revocato lo sciopero indetto per lunedì che avrebbe provocato ulteriori disagi alle famiglie pugliesi».

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«Si avvia con questa ordinanza una nuova importante fase per la scuola, che tocca non solo la frequenza delle alunne e degli alunni, in presenza piuttosto che a distanza, al fine di cautelare la loro  salute, ma che allarga lo sguardo a tutta la scuola insieme a tutti gli operatori scolastici, per rendere concretamente e fattivamente la scuola pugliese una scuola “sicura”» aggiunge l'assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Diritto allo Studio, Scuola e Università, Sebastiano Leo. «Una strategia che ha visto ancora una volta il Tavolo regionale svoltosi con le organizzazioni sindacali quale luogo centrale di confronto e dibattito perché è interesse della regione e mia in particolare cogliere tutte le possibili implicazioni che ogni decisione comporta e delle quali le organizzazioni sindacali costituiscono sicuramente un momento di osservazione privilegiato. Con questa ordinanza non abbiamo voluto togliere una chance alle famiglie, ma ne abbiamo voluto dare una in più. Sono oltremodo consapevole dei sacrifici che le famiglie hanno dovuto sopportare in questi mesi, portando la scuola a casacon tutto quello che ciò implica. Ora vogliamo che le famiglie possano riportare i loro figli a scuola quando il piano vaccinale sul personale si completerà per ogni singolo plesso, a partire dall’infanzia. In questo modo possiamo ridurre le occasioni di contagi. È una strategia quindi mirata che sarà condotta per step, sulle 640 istituzioni scolastiche che contano circa 4000 punti di erogazione, cui si accompagneranno le ulteriori misure di accompagnamento e controllo già varate. La nuova sfida è quindi non solo cautela, ma cautela in sicurezza».

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«C'è preoccupazione per la circolazione del virus fra bambini e giovani, ma anche una forte speranza nel ruolo della vaccinazione per far ripartire la società» conclude l'assessore alla Sanità, Lopalco. «La scuola, insieme agli altri servizi essenziali, è il cuore della nostra società: per questo motivo sarà nostro dovere accelerare questa fase del piano di vaccinazione».

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sabato 20 Febbraio 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:38)

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Samira ghozzi
Samira ghozzi
3 anni fa

Pensi solo di chiudere le scuole e il genitore che lavorano entrambi come devono fare nel mio caso non ho nessuno cosa devo fare ????

ALDO GRAMMATICA
Aeldus
3 anni fa

Che pacchia per gli studenti non volenterosi, che pacchia per i professori che non hanno voglia di lavorare. Che peccato per gli anni di studio che stanno buttando gli studenti che saranno i professionisti o i professori di domani
Viva Emiliano e viva chi è impiegato statale che GIUSTAMENTE è TERRORIZZATO dal terribile morbo omicida
Chi, invece, lavora non essendo impiegato statale, regionale, provinciale, comunale, postale non ha paura. Chissà perché? Non sarà normale. Giusto?

Rosanna Prisco
Rosanna Prisco
3 anni fa

Complimenti bravissimo

Brescia125
Brescia125
3 anni fa

Alcune considerazioni.
1) Vorrei sapere cosa ne pensa un docente di storia e filosofia del liceo circa la preparazione dei suoi studenti. In particolare degli studenti attualmente in quarta liceo.
2) Quante famiglie hanno a disposizione un collegamento internet veloce e dei dispositivi tali da garantire la DDI? Durante le ore di DDI c'è sempre un adulto che vigila e che può seguire il ragazzino?
3)i Il divario tra le famiglie che si possono permettere certe strumentazioni e le famiglie meno abbienti aumenterà sempre più. Le case popolari delle periferie delle città pugliesi sono famose per la disponibilità di collegamenti e di strumentazione. Sono proprio quei ragazzi che bisognava tenere il più possibile a scuola.

dina di
dina di
3 anni fa

La scuola della repubblica mi ricorda tanto quella del paese dei balocchi…

Aldo
Aldo
3 anni fa

Fatta la legge trovato l'inganno… Non capisco perché si “obblighi” a stare a casa per prevenire etc etc e poi si dà la possibilità a chiunque di inoltrare domanda di didattica in presenza, adducendo chissà quali motivazioni.. ma facit'm u' piacer'…