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Accordo Comune-Istituti di vigilanza per presidio in città: diffida del Questore, servizio sospeso
La decisione - in attesa di ulteriori approfondimenti - è stata presa in via precauzionale in seguito alla diffida inviata ieri mattina dal Questore di Bari agli istituti di vigilanza

Da ieri sera è stato sospeso in via precauzionale il servizio di presidio del territorio, in funzione anti Covid, avviato dal Comune il 7 gennaio scorso in collaborazione con i tre istituti di vigilanza della città. La decisione - in attesa di ulteriori approfondimenti - è stata presa in seguito alla diffida inviata ieri mattina dal Questore di Bari agli stessi istituti di vigilanza. Come Palazzo di città ha spiegato in una nota diffusa il giorno in cui è entrato in vigore il servizio, il contratto stipulato dall'ente comunale con gli istituti di vigilanza «mira, in via sperimentale e temporanea, a rafforzare la tutela di piazze, esercizi pubblici, locali e simili; a garantire il controllo del distanziamento sociale e ad offrire servizi di portierato e guardiania nelle sedi comunali».
Nella diffida, però, si invitano gli istituti di vigilanza ad attenersi al «regolamento di servizio approvato dal Questore di Bari e di Milano» che «disciplina con esattezza la tipologia di servizi a cui le guardie giurate possono essere destinate e, pertanto devono essere considerati vietati tutti i servizi in esso non espressamente contemplati». «La diffida - sottolinea il sindaco De Benedittis - è rivolta agli istituti di vigilanza perché il Questore precisa che il presidio del territorio, sia pur in funzione anti Covid, e la guardiania all'ingresso del Comune, non rientrino nelle loro funzioni specifiche. Prendiamo atto delle indicazioni del Questore e confermiamo rispetto e spirito di collaborazione tra le Istituzioni». Sulla presecuzione del servizio, conclude il sindaco, «si farà una valutazione ponderata e condivisa».
Come direbbe Emilio Fede: "Che figura di ..." Rispondi a Chuck Norris
Concordo con il questore.Ognuno deve fare il proprio mestiere.Servono forze dell’ordine addestrate .La polizia non si puo’sostituire. Rispondi a Ss
mi sa tanto che il bruciore di c°°o di qualcuno abbia innalzato volute di fumo acre fino alle delicate narici di questore e prefetto ... sarà una mia impressione , ma credo di aver visto giusto. comunque è stata una iniziativa lodevole, secondo me perfettamente legittima o legittimabile dalla presenza insieme alla guardie di istituti di un rappresentante delle forze dell'ordine. ricordiamoci che le guardie degli istituti privati sono uno dei più validi baluardi alla delinquenza comune, è inutile far finta di non saperlo ostinandosi a conservare barriere stagne tra i ruoli. Rispondi a catald one
Legittimabile è una parola, nel concreto cosa si sarebbe potuto fare per aggirare la legge? Rispondi a Graziano
Il Sindaco ha fatto bene a organizzare questo servizio utile per la cittadinanza. È assurdo impedire questa iniziativa . Rispondi a LUIGI DI BARTOMEO
Finalmente una iniziativa utile per l'intera comunità, tant'è che per queste settimane si poteva tranquillamente passeggiare senza il timore di essere aggredito da baby gang o ubriachi di turno, e invece......... Rispondi a Helly Di Corato
Ma lo volete capire o no che è illegittimo l'impiego di guardie giurate? Rispondi a Graziano
da sole sarebbe illegittimo, essendo riservata alla forze dell'ordine la tutela dell'ordine pubblico. ma ricordiamoci che ricorrendo la necessità o l'urgenza (e data la situa coratina credo fosse proprio il caso) , il pubblico ufficiale può chiamare ad assisterlo qualunque privato cittadino, elevandolo al ruolo di ausiliario di p.s. e vista in quest'ottica, la situazione poteva essere benissimo avallata del questore. inoltre ricordiamoci che la funzione di "moral suasion" vale a dire invito, non costrizione, ad indossare mascherine, a pascolare il cane adeguatamente, a non rumoreggiare o parcheggiare a tromba ed altri "inviti" a comportamenti civili, può essere adottata da qualsiasi cittadino, e quindi anche e a maggior ragione da una guardia giurata. Rispondi a saponetta
E' certo che si esagera . Che le numerosissime forze pubbliche si coordino e facciano il lavoro per il quale sono pagati e molto piu' de altri poveri Cristi che spesso fanno il loro lavoro senza prendersi i meriti . Rispondi a In Verità
Peccato,dopo questa iniziativa positiva del nostro sindaco, associando i vigilantes al controllo del nostro territorio, sentendoci più sicuri lo vogliono avvallare, speriamo che ci ripensino. Rispondi a Aldo marcone
Che manca la sicurezza in città è un dato certo, che l’amministrazione e gli uffici siano impreparati è un'altra certezza, che il Prefetto dopo varie riunioni e sollecitazioni non abbia preso alcuna decisione, questo è molto grave. Non ci sono parole per definire l’ennesima beffa a danno della città. Rispondi a Fc
Se la questura ha una soluzione alternativa, ci faccia sapere... Rispondi a Luigi Murgiano
Il servizio degli istituti di vigilanza è stato sospeso allora questo punto sul territorio ci vogliono le forze del ordine Rispondi a Michele
e i dirigenti... i dirigenti che redigono ed avvallano gli atti da sottoporre all'amministrazione, che dicono? è stato avvallato un atto (regolarità tecnica) se nn illegittimo, quantomeno con ombre che dovevano essere cancellate... altro che sindaco. Rispondi a nerdrum
Ricordo quando a sinistra si parlava di deriva securitaria, di rispetto delle regole, del ruolo delle istituzioni distinto da quello dei privati. Evidentemente questo sindaco e questa maggioranza non hanno memoria di questo. Rispondi a Maryo Uciha
Bene, allora la Questura di Bari mandi a Corato le forze dell'ordine in più necessarie al controllo del territorio. Rispondi a Pier Luigi
Peccato, data la grande professionalità dei servizi espletati dai vigilantes e l'opportunità di far lavorare coratini a cui aveva pensato il sindaco Rispondi a giuseppe
Nessun amministratore si è preoccupato di leggere il regolamento di servizio degli istituti di vigilanza ? Il segretario comunale sa che è lui che dovrebbe garantire la legalità e la correttezza giuridico-amministrativa dell'azione dell'ente locale ? (art. 97 c. 2 del testo unico degli enti locali). Rispondi a Mario Mazzilli