Le cattive abitudini continuano a danneggiare l'ambiente in cui viviamo. Giorno dopo giorno tramite whatsapp al numero di redazione 3892 170 180, arrivano le segnalazioni dei lettori riguardo all'abbandono dei rifiuti.
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Dopo la "prima puntata" che risale a novembre del 2015, e la "passeggiata" nelle campagne del settembre scorso, ecco cosa testimoniano i lettori: «Mentre si fa running per via vecchia Barletta tra i meravigliosi ulivi si trova l’inciviltà dell’uomo. Non abbiamo rispetto della nostra "casa comune"».
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E ancora: «viale dei Ciclamini angolo viale Bellavista: una discarica a cielo aperto». C’è poi chi definisce allo stesso modo via vecchia Bisceglie: «cosa costava fare cento metri in più e lasciare questa roba nel centro di raccolta? Accanto alla strada ci sono campi in cui si coltivano le verdure che poi ritroviamo nei fruttivendoli».
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«Non bisogna andare tanto lontano nelle campagne per osservare l'inciviltà. Condivido con voi l’immagine scattata ieri nei pressi del centro abitato di via Francavilla».
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Cosa consigliano di fare questi solerti cittadini, per combattere il fenomeno? Limitarsi a denunciare o a testimoniare, non serve assolutamente ad alcunché, se non a sfogarsi personalmente o a far aumentare l’irritazione. Ed io mi trovo, con la mia “vox in deserto clamavit”, ad essere l’unico a propiziare l’insegnamento dell’educazione nelle scuole, come argomento più importante. In attesa di altre (inutili) foto…
Non ci saranno mai parole sufficienti a descrivere il degrado cui molti concittadini tendono quasi spasmodicamente, come se il farlo fosse esigenza irrinunciabile. Probabilmente è questa la ragione per la quale anche la parte operante allo smaltimento dei rifiuti è contagiata da comportamenti del genere: accade, infatti, e molto frequentemente, che gli operatori addetti al ritiro notturno dei rifiuti, agiscano con superficialità, tanto da imbrattare essi stessi le sedi stradali di ciò che è contenuto nei cassetti, o di lasciarne alcuni per la fretta di completare il percorso, anche se riempiti secondo le regole. Quindi, il rimprovero va fatto un po’ a tutti noi coratini, quando non agiamo con scrupolo e sufficiente senso di civiltà.