Politica

«Dai comitati spontanei alle consulte strutturate»

La Redazione
Un incontro in sala consiliare
Movimento Mille Patrie: «crediamo innanzitutto che in sede di commissione affari istituzionali il nuovo bando debba risultare migliorativo rispetto al precedente»
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Il Movimento Mille Patrie prende spunto dallo scarso interesse che la città ha mostrato nei confronti della costituzione delle consulte dei quartieri per offrire la propria opinione sul tema.

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«I nostri quartieri – scrivono – sono luoghi dove poter sviluppare percorsi di partecipazione virtuosi e in cui coltivare il senso civico nell’interesse generale. Ad oggi nel Comune di Corato la partecipazione dei quartieri alle questioni comunali è, di fatto, delegata a rarissimi comitati. Uno per tutti, l’operativo Comitato di quartiere di via Gigante che sostiene da tempo la battaglia per la farraginosa questione delle “strade private ad uso pubblico”.

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Sarebbe auspicabile l’idea di una strutturazione della partecipazione attiva nei nostri quartieri ovvero passare dai comitati spontanei alle consulte strutturate.

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Come rendere esponenziale la partecipazione alla consulte coinvolgendo tutte le realtà territoriali? Dal nostro punto di vista le consulte devono essere organi creati per consentire la partecipazione e consultazione dei cittadini, in forma associata, favorire il senso di appartenenza alla propria comunità e facilitare i rapporti ed il confronto con l’amministrazione, attraverso funzioni consultive e propositive delle istanze territoriali del quartiere di riferimento.

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Crediamo innanzitutto che in sede di commissione affari istituzionali il nuovo bando debba risultare migliorativo rispetto al precedente. Inoltre riteniamo opportuno proporre all’amministrazione la possibilità di allargare la partecipazione consultiva di quartiere alle diverse realtà che vivono e sono parte integrante dei quartieri.

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Pertanto riteniamo sia opportuno consentire la partecipazione alle consulte di quartiere alle associazioni locali, ai comitati di quartiere, alle istituzioni scolastiche, alle parrocchie, alle fondazioni, alle associazioni di promozione sociale e a tutte le associazioni senza scopo di lucro.

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Infine auspichiamo che le consulte di quartiere, nella prossima consiliatura, in quanto crediamo che in questa visto il poco tempo rimasto si possa fare ben poco, diventino strumento semplice da attuare, da consultare al fine di dare forma ad un bilancio partecipato. Agile nel suo funzionamento ma in grado di rendere effettiva la partecipazione dei cittadini già organizzati in forma associata sui territori alle attività Amministrative dell’ente comunale».

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venerdì 17 Marzo 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 14:21)

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