Calcio

Corato Calcio, Maldera: «Spero in un ripescaggio, altrimenti mollo tutto»

La Redazione
Giuseppe Maldera con la Coppa Italia
Forti le parole del presidente neroverde: «Ce lo siamo meritato dopo aver raggiunto risultati importanti e dopo aver investito molto»
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Il calcio è rimasto uno degli ultimi sport, se non l’ultimo a rimanere fermo nel limbo dell’attesa. Finire o non finire i campionati? Questa la domanda più importante che gli addetti ai lavori si fanno, dalla Serie A fino ai dilettanti. Ieri Tisci, il presidente della Lnd Puglia, ha fatto un appello a Emiliano per aiutare economicamente a tenere in vita il movimento mentre il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo SIbilia, oggi incontrerà i medici per capire come concludere la stagione.

In questo clima di incertezza il Corato non può fare altro che restare affacciato alla finestra. Prima della sospensione la squadra neroverde era seconda alle spalle del Molfetta in campionato e si accingeva ad ospitare l’Afragolese nell’ultimo turno dei triangolari di Coppa Italia, con la concreta possibilità di accedere ai quarti.

«Concludere i campionati non è la soluzione – spiega il presidente Giuseppe Maldera – perché mancherebbero le condizioni minime di sicurezza per atleti e addetti ai lavori. Non abbiamo strutture tali da poterne garantire l’incolumità. E se qualcuno si ammala? Che succede?». La salute dei tesserati è la prima cosa che Maldera sottolinea ma una ripartenza sarebbe molto difficile anche per questioni economiche. «Chi se la sente di andare a chiedere sponsorizzazioni alle aziende che stanno soffrendo quest’emergenza così imponente? Lo dico da imprenditore che sta patendo come gli altri gli effetti di questa crisi».

Nel caso in cui la stagione fosse annullata le soluzioni sono due. La prima è quella di promuovere le squadre in testa alla classifica. «Mi auguro che in questo caso ripeschino anche noi perché abbiamo dimostrato sul campo il nostro valore, siamo in corsa su tutti i fronti e sarebbe penalizzante non essere promossi dopo tutto quello che abbiamo fatto e dopo le ingenti risorse che abbiamo investito. Se non dovessero ascoltarci sono pronto a non iscrivere la squadra o a cedere il titolo».

E se la Lega dovesse bloccare promozioni e retrocessioni? «Cambierebbe poco perché dopo tre anni di massicci investimenti e dopo aver quasi raggiunto l’obiettivo ci troveremmo punto e a capo. In quel caso non so cosa farei, forse ripartirei dall’Eccellenza con una squadra di giovani».

Tutto cambierebbe con il ripescaggio in Serie D. «Sicuramente avremmo stimoli, ci sarebbe un’iniezione di fiducia che ci permetterebbe di continuare con il progetto. Non dimentichiamo che la piazza attende la D da trent’anni. Abbiamo già stretto un accordo preliminare con la Fidelis Andria per utilizzare il Degli Ulivi nella prossima stagione, nell’attesa di riavere il nostro Comunale».

Solo ipotesi per il momento. Da fine marzo tutti i tesserati sono tornati a casa ed è stata azzerata l’organizzazione. «Ripeto, mi auguro che gli sforzi fatti in questi anni possano essere premiati – conclude Maldera – perché sennò la vedo dura per il futuro del calcio a Corato».

giovedì 16 Aprile 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 4:21)

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