Calcio

Calcio, Di Domenico lascia il tesoretto in eredità a Pizzulli

Nico Como
Fabio Di Domenico
Mister Di Domenico paga con l'esonero per il 3° pareggio consecutivo?
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Il calcio si sa, non è scienza esatta, ma tutto è opinabile, a volte incomprensibile, finanche nei numeri che invece dovrebbero essere oggettivi.

Ma tutto può accadere nel nostro football e succede anche che venga esonerato un mister secondo in classifica, con grandi numeri (17 vittorie su 24) che fino ad un mese prima era inattaccabile per la società ed osannato dai suoi tifosi, forse anche dopo la notizia dell’allontanamento (neanche tanto sorprendente), viste le infinite attestazioni di affetto. Eh sì, perché secondo le malelingue, che col senno di poi non sono risultate così tanto malelingue, la notizia circolava già da tempo, pur incollati alla testa, con gli stessi nomi e dinamiche.

A salvare la panchina di mister Di Domenico, carattere integralista, tosto e senza la parola “compromesso” nel suo vocabolario, non è bastato l’1-1 di Otranto (terzo pareggio di fila), né tanto meno l’acqua sul fuoco lanciata in settimana dalla voce del ds Tursi. E pensare che di fatto le sue parole sembravano aver provocato maggiore determinazione e tranquillità, visto che delle tre, l’ultima gara è quella che più di ogni altra, in termini di intensità ed abnegazione, aveva prodotto il miglior rendimento. Sostegno ininfluente, di facciata o qualcosa di sopravvenuto, che ha ulteriormente incrinato i rapporti?

È pur vero che, a decretarne di fatto la caduta, sono stati episodi di carattere individuale, terzo errore difensivo di fila, di calciatori super esperti, un mix di reparto e individuale e quarto errore dal dischetto (ultimi due in altrettante giornate, decisivi). Cosa sarebbe successo se, per ipotesi uno dei due penalty fosse stato realizzato, costruendo una delle due vittorie? È tutta lì la differenza?

Provando a scartabellare nei vari annuari dei miei immensi archivi, ho incontrato grosse difficoltà a trovare un esonero in seconda posizione, se non nel Telgate di Pala (eccellenza lombarda). Mister Di Domenico resterà nella storia dei guinness del Corato calcio come quello meglio piazzato negli ultimi 30 anni, ma esonerato.

Lascia in eredità al suo successore Pizzulli (il mister di cui si vociferava da tempo) il tesoretto della finale di Coppa Italia, contro il Vieste, un 2° posto a -4 (+4 dal Trani e +13 Barletta) e un calendario tutto in discesa, fino alla finale col Molfetta, in cui il suo predecessore conquistò 28 punti in 10 partite. Compito semplice per il calendario da un lato, con l’alibi dalla sua di non aver costruito la squadra, difficile da imitare e migliorare nei risultati dall’altra, per dimostrare che la società abbia azzeccato o che al contrario Corato sia piazza del buon Gesù e abbia fallito per la terza volta consecutiva per i continui cambi in corsa di carattere umorale. In bocca al lupo ad entrambi.

giovedì 16 Gennaio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 8:22)

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