Calcio

Il Corato perde tra mille polemiche. Maldera: «Oggi una sconfitta per lo sport»

La Redazione
Un momento della gara
Il Molfetta vince 2 a 0 il big match. Tre espulsioni per il Corato e venti minuti di sospensione per una bottiglietta che ha colpito Olibardi dagli spalti
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Molfetta e Corato escono dal Paolo Poli dopo 110 minuti e uno spettacolo surreale, per nulla degno del valore che questa partita doveva assumere: un big match tra le due regine del campionato, le squadre che meglio di tutte hanno espresso gioco e risultati nel girone d’andata. Da ricordare soltanto una meravigliosa cornice di pubblico e un bel primo tempo, giocato agonisticamente ad alti livelli.

Alla fine la vince il Molfetta, 2 a 0 il finale, con le reti di Ventura e Saani. Pesano le tre espulsioni, soprattutto quella di Christian Quarta. Risultato che vale l’aggancio molfettese in vetta alla classifica con 34 punti. Le attese della vigilia prendono corpo in un Paolo Poli stracolmo e festante. Belle le coreografie, tanti i coratini sugli spalti. Una defezione e mezza per parte. Out De Vivo e l’ex Morra, in panchina Di Bari e Triggiani, non al meglio.

Un paio di tiri rimpallati per il Molfetta in avvio, la gara è equilibrata. Equilibrio spezzato dal rosso a Quarta che, ammonito, applaude il direttore di gara, lo stabiese Liotta che butta fuori l’esterno cellinese. Touray copre la posizione di Quarta e il Corato prova a forzare il blocco biancorosso. Bella giocata di Leonetti al 30′. D’esterno impegna Musacco. La risposta del Molfetta è nella giocata di Barrasso. Palla fuori. Alla fine il Molfetta passa con l’incornata di Ventura nel cuore dell’area. Un gol che pesa, soprattutto perché arrivato a pochi minuti dall’intervallo.

Bartoli e Di Domenico non cambiano nella ripresa. Al 15′ il Molfetta raddoppia con Saani che spedisce in rete un cross di Lavopa. Proteste del Corato per un tocco di mani dell’attaccante ghanese ad inizio azione e per la posizione al momento del lancio. A farne le spese è Touray che viene espulso. Al 24′ altro episodio chiave. Contatto tra Olibardi e Scialpi sotto la gradinata, il giovane esterno rimane a terra. Dagli spalti lanciano qualcosa, pare una bottiglietta che finisce vicino al giocatore infortunato. Le immagini mostrano Olibardi rialzarsi, andare dall’arbitro e accasciarsi nuovamente a terra. È necessaria la barella che arriva dopo diversi minuti. Olibardi viene portato all’ospedale di Molfetta per accertamenti. Il referto e la valutazione del giudice sportivo faranno chiarezza su ciò che è successo. Intanto viene espulso anche Santoro, reo di aver rilanciato l’oggetto verso la gradinata occupata dai tifosi molfettesi.

Dopo venti minuti d’attesa l’arbitro fa riprendere la gara che si trasforma in un lungo balletto di un quarto d’ora. Il Corato non preme, il Molfetta giochicchia. Quindici minuti di nulla, a tratti fischiati dagli spalti. Finisce così, con una triste melina, il big match della quindicesima giornata. A caldo il presidente Maldera è duro con la direzione di gare e non solo: «Quella di oggi è una sconfitta per lo sport – ha dichiarato – l’accoglienza, l’arbitraggio a dir poco scandaloso (il riferimento è ad un rigore non assegnato su Leonetti, alle tre espulsioni e al gol di Saani ndr), una partita gestita malissimo».

lunedì 16 Dicembre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 9:32)

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