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Corato combatte e si illude, ma cede nel finale: Ruvo vince il derby 70-63

La Redazione
Basket Corato
​Nulla da fare: non bastano 35' di lotta all'Adriatica Industriale Basket Corato per aggiudicarsi il sentitissimo derby del Nord barese
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Nulla da fare: non bastano 35′ di lotta all’Adriatica Industriale Basket Corato per aggiudicarsi il sentitissimo derby del nord barese. Ruvo vince 70-63 al termine di una battaglia sportiva palpitante, combattuta alla pari e con tante emozioni. In un Pala Poli gremito (pazzesca l’affluenza dei neroverdi) gli ospiti giocano bene e accumulano non pochi rimpianti, su tutti aver mollato di colpo nella volata punto a punto (decisivo il 9-0 di parziale griffato Bonfiglio e i 26 punti subiti negli ultimi 10′) e aver fallito praticamente ogni occasione da oltre l’arco (a fine match sarà 2/30 da 3 punti). La sconfitta, oltre a far male all’orgoglio campanilistico neroverde, è un brutto colpo soprattutto per la volata play-off: l’ottavo posto è ora virtualmente distante 6 punti, con nove partite ancora da giocare.

Laquintana dopo neanche 30″ colpisce dalla distanza, risponde Tassone in penetrazione. I ritmi sono forsennati, le squadre tentano forse con troppa frenesia di entrare in ritmo, dopo una serie di errori è Bini a pescare il jolly da lontano, Ochoa dalla media aumenta il gap (8-2 al 4′). I neroverdi girano bene la palla, liberando quasi sempre il tiratore in maniera pulita, ma in 5′ sono già sette (!) gli errori da oltre l’arco. Tassone, Bertocco e Ochoa colpiscono dalla media, Serroni dalla lunetta, ma serve un timeout a Corato per tornare a segnare a cronometro in movimento, con quattro punti di fila del capitano (12-10 al 8′). Ochoa, Laquintana e Bonfiglio provano a scappare a fine quarto, Tassone dalla lunetta limita i danni: 18-12.

L’ex Dell’Uomo fa 1/2 dalla lunetta, servono due minuti a Corato per trovare la prima gioia del secondo periodo con Tassone (13 punti). I neroverdi sono in un ottimo momento, Ruvo va in affanno e ancora il “dieci” torinese ed il capitano accorciano sino al -1, ma sul capovolgimento di fronte, Bonfiglio sigla la prima di cinque triple letali e decisive (22-18 al 14′). Qui però sale in cattedra Efe Idiaru, che apre dall’angolo la sua partita praticamente perfetta. Laquintana gioca a fare il fenomeno da casa sua, Stella e Idiaru (imprendibile) permettono a Corato di restare in scia e ancora con quattro punti di fila, lo scatenatissimo “zero” ex Barcellona trova il primo vantaggio ospite (25-28 al 17′). Ruvo continua a sciupare e perdere palloni sanguinosi, ma Corato fallisce da lontano il +6 che avrebbe potuto dare un’altra direzione al match. E invece, dopo una serie di errori, ancora uno straripante Laquintana (21 punti) trova il jolly del pareggio. Bini e Laquintana, sempre da oltre i 6,75 metri provano il nuovo allungo, Idiaru a 70″ dalla fine fissa il punteggio del primo tempo: 35-30.

Il terzo periodo, di solito bestia nera per Corato, questa volta sembra poter essere il quarto della svolta positiva: Kekovic realizza quattro punti di fila con due semiganci fotocopia, Ruvo fatica terribilmente contro la difesa a tratti insuperabile di Corato. Ci mette tre minuti e mezzo la Technoswitch a trovare il primo squillo con Bini (37-34 al 24′), ma l’inerzia del match è ora nelle mani dei viaggianti, con un Idiaru on fire che piazza un personalissimo 0-4 che vale il nuovo vantaggio, Sereni aumenta la forbice (37-40 al 26′). Come nel secondo quarto però, l’Adriatica Industriale fallisce più volte la possibilità di andare sopra il possesso di vantaggio e Bonfiglio, l’uomo della provvidenza ruvese, impatta ancora. Brunetti e De Leone dalla media, Idiaru e Bertocco a cronometro fermo pongono la parola fine al terzo periodo, in cui Corato ha subito solo nove punti: 44-45.

Ultimi 10′ decisivi: De Leone opera il sorpasso, capitan Stella (11 punti) ricambia il favore dalla lunetta, Laquintana lo emula, Stella ancora dal pitturato e neroverdi di nuovo con il muso avanti. Il 4-0 personale del solito “otto” ruvese, sembra indirizzare il match nella città del museo Jatta, ma un instancabile Idiaru e Kekovic riportano avanti Corato, per la gioia dei tantissimi coratini accorsi in terra molfettese (52-53 al 35′). De Leone trova il nuovo vantaggio e da qui Ruvo non perderà più il comando delle operazioni, i neroverdi perdono brutti palloni e non pungono più, sponda ruvese invece, Bonfiglio decide che è arrivato il momento di chiuderla. Uno, due, tre! Tre bombe in 150″, 9-0 di parziale mortifero, da k.o. tecnico, neroverdi alle corde (63-53 al 38′). Tassone sul capovolgimento di fronte realizza da lontano e regala una fiammella di speranza ai suoi, Ochoa fallisce davanti, prima il Tax, poi Serroni non la riaprono da oltre l’arco per questione di millimetri da distanza siderale, il possibile e clamoroso -4 viene per due volte sputato dal ferro. Sono i titoli di coda sul match, nel garbage time le distanze non mutano: Ruvo batte Corato 70-63.

Il derby delle occasioni sprecate: questo in poche battute è stato il match di Corato, che pur non facendo cose trascendentali, è stata nel match e a più riprese non è riuscita a sferrare il colpo del k.o. nei momenti in cui Ruvo era in riserva e un po’ sfiduciata. Purtroppo alla squadra coratina sono mancate la cattiveria e il cinismo nei momenti clou e, come ampiamente detto nel corpo della cronaca, l’imprecisione al tiro dalla lunga distanza è risultata fatale. L’attacco che non riesce a scollinare quota 70 punti segnati resta purtroppo un brutto neo in questo campionato in cui la fase difensiva è rodata e quasi perfetta e contro squadre come Ruvo, che hanno nel roster bomber di razza come Laquintana, vincere diventa davvero complicato. Ora al PalaLosito arriva Avellino, imperativo per Corato è, ovviamente, quello di portare a casa i due punti. Per cancellare la sbiadita prova dell’andata, per dimenticare la sconfitta nel derby, per riprendere a correre e per allontanare nuovamente le squadre in risalita dal fondo della classifica.

domenica 9 Febbraio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 7:18)

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