Trasfertanin terra campana per la Nuova Matteotti Corato di coach Bruno De Nicolo, chensabato affronterà la Todis Salerno nella quarta giornata di ritorno delncampionato di serie B Femminile.
Unanpartita importante per entrambe le squadre, vogliose di vittorie dopo avernperso nel turno precedente. Corato si è arresa al PalaLosito alla vicencapolista Scafati dopo aver giocato quasi alla pari nei secondi 20 minuti dingara. 43-56 il parziale ma segnali importanti dalla truppa di coach De Nicolo,nancora priva di Uniti e con le proprie under in grande spolvero e sempre piùnpadrone della categoria giornata dopo giornata.
Dincontro invece Salerno, formazione che partiva con ambizioni di vertice, hanperso contro Stabia 89-78 al termine di un match sempre in rincorsa decisosinnei minuti finali di gara. Momento non facile quello della formazione guidatanda coach Andrea Forgione, reduce da tre sconfitte consecutive che l’hannonallontanata dalle posizioni di vertice. La squadra resta però estremamentencompetitiva nonostante la partenza di Cenerini, che ha lasciato il gruppo pernmotivi di studio. Occhi puntati quindi sulla coppia Duran (top scorer dellansquadra con 155 punti) e Gomez, ma attenzione anche alla Giulivo. Sono loro 3 interminali offensivi di una squadra che segna oltre 60 punti di media ed ha unandifesa molto arcigna, visto che la media di punti subiti a partita è di circan47.
All’andatanfu Salerno ad imporsi violando il PalaLosito 57-68 con 19 punti della Gomez.nDecisivi primo e terzo quarto, con le salernitane che fecero la voce grossa enriuscirono a resistere al grande ritorno nell’ultimo quarto, con le coratinenche vinsero il parziale 23-9 ma non riuscirono a recuperare lo svantaggio.
AllanMatteotti servirà non commettere lo stesso errore dell’andata al PalaSilvestrindi Matierno e, magari, approfittare di questo momento difficile delle campanenper centrare il secondo successo in trasferta consecutivo dopo il blitz dinBari.
Arbitrerannonla gara, che si giocherà sabato alle ore 19,30, i signori Procida di SannCipriano Picentino (SA) e Moro di Salerno.