Altri Sport

Ciclismo, “I tesori Unesco di Puglia” fa tappa anche a Corato

La Redazione
Il gruppo degli organizzatori alla presentazione
Il trittico è dedicato alle categorie giovanili nazionali e juniores (internazionali). I partecipanti sono circa 250, ma le iscrizioni non si sono ancora chiuse
scrivi un commento 529

Dal Belvedere di Alberobello è partita ieri mattina, martedì 8 settembre, con la conferenza stampa di presentazione, la volata per lanciare il trittico «I tesori Unesco di Puglia», una tre giorni di ciclismo attraverso le bellezze di Puglia, i tesori dell’Unesco di Alberobello e Castel del Monte, ma anche quelli del mare e degli scorci di Giovinazzo e della campagna di Corato.

Organizzato da una collaborazione di tre società (Team Eurobike Corato, Spes Alberobello e Ludobike Bisceglie) sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana, il Trittico metterà alla prova i giovani ciclisti in tre specialità diverse della disciplina stradale: venerdì 11 settembre i soli juniores (17/18 anni) disputeranno una tipo-pista sul lungomare di Giovinazzo; sabato 12 tutte le categorie sfideranno il tempo con la cronometro tra i trulli di Alberobello, mentre domenica 13 le rampe assolate del Castel del Monte assegneranno i titoli regionali in linea di tutte e tre le fasce d’età.

Il trittico è dedicato alle categorie giovanili nazionali e juniores (internazionali). I partecipanti sono circa 250, ma le iscrizioni non si sono ancora chiuse.

«Questo trittico – commenta Lorenzo Spinelli, presidente comitato provinciale Fci Bari-Ba – è un’occasione per riprendere le forze e ricominciare con l’obiettivo di rendere il territorio sempre migliore grazie alla collaborazione di tutti e attraverso un mezzo importante di promozione che è la bici». «Quando c’è la sinergia tra associazionismo ed enti locali il successo è garantito. – aggiunge Angelo Giliberto, presidente Coni Puglia – Depalma e Longo sono due sindaci molto attivi sotto il profilo dell’impiantistica, non fanno eventi solo da utilizzare come vetrina di promozione ma nella direzione di una crescita del territorio».

«Con il Trittico abbiamo l’occasione per dimostrare a coloro che verranno da fuori regione che non siamo affatto da sottovalutare, – spiega Luigi Carrer, Ludobike Corato – sia sotto il profilo agonistico che sotto quello organizzativo. L’obiettivo è far conoscere i nostri territori, costruire un progetto che sia legato agli eventi di promozione della Puglia, una regione in cui il ciclismo è molto praticato e rappresenta un sicuro volano di sviluppo».

Un commento è arrivato anche da Amedeo Natale, «L’altro villaggio», Castel del Monte, location terza tappa: «Parlo a nome di tutti i Trinitari e i volontari della struttura di Castel del Monte. Partecipare a questa tappa significa tanto perché i ragazzi che seguiamo sono molto più sensibili rispetto a noi e alla gente “comune”. Hanno una dimensione molto più umana, attenta ai dettagli, mentre noi ci siamo dimenticati di ciò che accade in molte famiglie in difficoltà. È molto bello per gli altri scoprire queste situazioni un po’ difficili e ai margini della società. È meravigliosa l’idea di unire due patrimoni dell’umanità unici nel loro genere con il collante della bicicletta, emblema di fatica, sacrificio, determinazione. Il ciclista è colui che punta intensamente all’obiettivo, che ambisce a raggiungere un traguardo. Vedo che tutti insieme ci stiamo riuscendo e mi auguro che possiate tenere in considerazione la nostra realtà anche nelle prossime edizioni».

Il percorso. È il classico anello di Castel del Monte. Anzi, a voler essere geometricamente pignoli, un triangolo (quasi) isoscele. I 16,3 km del circuito che assegnerà il titolo di campione regionale pugliese interessano le tre arterie stradali principali della zona: la SS 170, la SP 174 “Tratturello” e la SP 234 con verso di percorrenza orario partendo dal centro turistico federiciano “L’Altro Villaggio”. Scollinando al bivio per il Maniero Ottagonale ci si piomba in una ripida discesa verso Andria, per poi svoltare seccamente a destra sul Tratturello vallonato che porta i ciclisti a sconfinare in territorio di Corato.

Se questo è il terreno ideale per lanciare una fuga, la successiva svolta a destra (questa sì molto più ampia della precedente) lancerà il gruppo sulla lunga ascesa al Castello dal versante di Corato (6,7 km, 150 metri di dislivello, pendenza media del 2,1% e massima del 5%) con porzione più impegnativa esattamente nel tratto centrale, dall’attraversamento dell’Acquedotto Pugliese sino al segnale di confine di provincia, in località Bagnoli. Ultimi km prettamente in ascesa (4,5%) con curva secca a destra ai -700 metri e leggero restringimento di carreggiata. Percorso particolarmente adatto allo spettacolo, ai tentativi di fuga e alle alte velocità, su fondo stradale ottimo (specialmente sulla SS 170 e sulla SP 234) e con il caldo settembrino a poter rendere complessa una salita che per la maggior parte degli atleti non è di per sé una grossa asperità.

mercoledì 9 Settembre 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 21:46)

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti