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Memorial Livrieri, buona (anche) la seconda: una festa per tutti

Roberto Ferrante
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Memorial Livrieri
Successo organizzativo e di partecipazione in ricordo di Cataldo Livrieri. Nella gara disputata domenica al Pedale. E a Massa Carrara Michele Diaferia sfiora il tricolore nel paraciclismo
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Il mezzo migliore per ricordare Cataldo Livrieri a quasi tre anni dalla sua prematura scomparsa non poteva che essere una bicicletta, con una corposa, energica pedalata sui sentieri che più amava. Così la cross country “Tenuta Pedale”, disputata domenica sulla Murgia Coratina, ha segnato il ritorno della disciplina olimpionica della mountain bike sulla collina boscata del Cecibizzo, uno storico vero e proprio parco giochi per i biker coratini (e non).

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Organizzata dalla Quarat Bike sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana, tappa numero 3 del circuito regionale Corgom Vipal Challange XCO Puglia, la gara dedicata a Livrieri ha totalizzato ben 230 atleti ai nastri di partenza, divisi in una prima batteria da 170 biker sul percorso di 13 km (2 giri per categorie agonistiche e amatoriali) e nella seconda batteria da 60 corridori sul tracciato ridotto (3 giri per le categorie giovanili).

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Con un rigido protocollo anti-contagio, che ha ammesso all’area di gara – riconosciuta dal CONI come di interesse nazionale grazie anche alla rilevanza assunta dal Corgom Vipal Challange XCO Puglia sullo scenario italiano – solo atleti e addetti ai lavori, è stata la signora Angela, moglie del compianto Livrieri, a dare il via alla gara regina. Una corsa che ha affrontato le ripide salite del Cecibizzo per fiondarsi in discese del tutto inedite per le competizioni di classe olimpica (molto note, invece, agli amanti del freeride) e imboccare il lungo sentiero panoramico immerso nella pseudo-steppa di Jazzo Tarantini, nel più autentico degli scenari murgiani. Impegnativo ma decisamente tra i più amati da Cataldo Livrieri, in vita uno dei pionieri delle ruote grasse coratine nonostante un’invalidità a un arto superiore, perfettamente messo in sicurezza dai numerosi soci e volontari della Quarat Bike, con l’assistenza sanitaria prestata dall’associazione Ali del Soccorso e con la scelta ecosostenibile di sostituire i motocross staffetta/apripista con E-bike, mountain bike con la pedalata elettricamente assistita.

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Tutte le classifiche – Con la divisione in categorie – come da regolamento delle Cross Country e del Corgom Vipal Challange XCO Puglia – il migliore degli uomini OPEN (professionisti e under 23) è stato Davide Giorgini (Il Biciclo Racing) che ha preceduto Pasquale Sirica (Città di Sarno) e Gino Masino (Team Bikers Viggiano). Tra le donne OPEN la migliore si riconferma Ilenia Matilde Fulgido (Ciclo Team Valcone) precedendo la rivale storica Chiara Mazziotta (Team Bikers Viggiano). Sfida agguerrita tra gli juniores uomini, una delle categorie su cui erano puntati tutti i riflettori: Andrea Sicuro (Scuola di Ciclismo Tugliese-Salentino) ha preceduto Ivan Schito (MTB Casarano) e Alessio Orlando (Team Fuorisoglia), che proprio sulla linea d’arrivo ha battuto in volata il coratino Dario Pisicchio (Cavallaro). Nelle categorie amatoriali svetta il brillante successo di Roberto Semeraro (ELMT – Eracle MTB), autore anche della prestazione più rapida sulla distanza di gara, chiudendo i due giri in 1h05’10” e facendo fare un balzo nella memoria a oltre una decade indietro, quando primeggiava tra gli juniores. Altri successi master per il ruvese Giacomo Scardigno tra gli M1 (Corgom All Bike), Giuseppe Belgiovine (M2, Team Eurobike Corato), Giulio Palamà (M3, Pro Racing Lecce bike Team), Andrea Diomede (M4, Team Bike Revolution Palo del Colle), Alfonso Striano (M5 della Città di Sarno), Biagio Palmisano (campione italiano ciclocross M6, precedendo il coratino Mimmo Del Vecchio), Giuseppe Di Reda (M7+, Avis Bisceglie) e Anna Ciccone (ASD Locorotondo).

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Sana battaglia agonistica anche tra le categorie giovanili, che pur disputando solo una salita hanno superato un dislivello di 110 metri a giro, concentrando gli sforzi esplosivi nella prima parte del circuito, la tecnica lungo la discesa e la velocità nel tratto guidato a valle. Sono saliti sul gradino più alto del podio Francesco Solito (AL2 – Terradipuglia), Simone Massaro (AL1 – Andriabike), Luca Bardi (ES2 – Salis Bike), Raffaele Cascione (ES1 – Andria Bike), Rebecca Lobascio (DA2 – Cavallaro), Rosmery Marco (DA1 – ASD D+), Angelica Brucoli (ES2 – Avis Bike Ruvo), Mirella Piarulli (ED1 – Andriabike).

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Tutta in chiave locale la premiazione, effettuata con prodotti tipici e tecnici offerti dai partner alla presenza di Beniamino Marcone (vicesindaco e assessore allo sport del comune di Corato) e Gaetano Nesta (presidente del comitato BARI della Federciclismo) in una cornice ritrovata dal ciclismo che conta: quella di Tenuta Pedale, infatti, ha ospitato le prime gare coratine di cross country a inizio e metà degli anni 2000, prima che gli eventi si trasferissero sull’altro versante del Cecibizzo. Un gradito ritorno, accolto a braccia aperte.

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Intanto a Ronchi di Massa, in Toscana, il coratino Michele Diaferia ha sfiorato il titolo italiano nel paraciclismo su strada. Classe 1994, tesserato per la neonata formazione neroverde Team 7zerozero33, Diaferia ha subito qualche anno fa un infortunio che gli ha ridotto le prestazioni muscolari di una gamba rispetto all’altra, pur non disdegnando mai di prendere parte (con risultati di tutto rispetto) a manifestazioni di ciclismo in fuoristrada (mountain bike e ciclocross). Inserito nella categoria MC5 dopo una prova di qualificazione e classificazione di venerdì, ha corso su un percorso di 7 km ripetuto 9 volte su un tracciato reso viscido dalla pioggia appena cessata. Numerosi i tentativi di fuga, ma alla fine si è risolto tutto allo sprint, con il coratino che ha sfiorato la maglia giungendo 5°, al fotofinish.

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martedì 13 Aprile 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:02)

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