«Molti pensano che il metal sia qualcosa di davvero duro, inascoltabile, invece non è così. È un genere con mille sfumature». Parola di Save Addario, chitarrista dei Deadly Circus Fire, gruppo prog metal londinese che a breve uscirà con un nuovo disco.n
Per capire la portata dei Deadly Circus Fire basti pensare che in dieci anni di onorata carriera, hanno calcato palchi importanti come quello dell’Hammerfest e del Bloodstock (il giorno prima dei Motorhead, uno dei gruppi di culto del rock mondiale), hanno realizzato due tour europei e registrato due album: The King and the Bishop e The Hydra’s Tailor. «È strano vedere in metro, a Londra, ragazzini indossare le tue magliette o leggere recensioni che ti citano come influenza per un giovane gruppo al primo album».n
Ma come ci è arrivato il chitarrista coratino sui palchi di mezza Europa? Dopo essersi laureato in scienze diplomatiche a Napoli, Save decide di seguire la strada della musica. Da piccolo aveva suonato il piano e imparato a suonare la chitarra da autodidatta. S’iscrive al college musicale Saint Louis di Roma e registra una demo. «Il mio professore mi disse che in Italia certa musica non l’avrebbero capita».n
Vola a Londra nel 2008 ed è lì che scopre un mondo nuovo. «In Inghilterra è nata gran parte della musica che conosciamo», racconta. Risponde all’annuncio di David, un ragazzo messicano che cerca qualcuno con cui mettere su un gruppo. Poco dopo conosce Paul Igoe, batterista e ragazzo di una collega italiana di David, «Con lui c’è sempre stata una grande affinità musicale». n
Senza David, più ispirato dalla musica pop, Paul e Save si mettono alla ricerca di un cantante ed un bassista. All’epoca Myspace dominava il mondo social musicale ed arrivano tante candidature. Al basso viene scelto Mike Enort, andriese, che lascia l’Italia e si trasferisce a Londra senza pensarci due volte. La voce è quella di Adam Grant. Nascono i Deadly Circus Fire, nome ispirato dalla storia della grande tragedia del Circo Hartford, presente in un libro che Paul aveva con sé. «All’inizio ci mascheravamo da clown zombie, poi abbiamo lasciato perdere»
Il primo album, The king and the bishop, viene pubblicato nel 2013 come inserto in Metal Hammer, una famosa rivista metal che dei DCF se ne innamora. Nel 2015 è il turno di The Hydra’s Tailor, secondo lavoro della band londinese. Il loro è un progressive metal. “Ovvero un genere dove, all’interno di una singola canzone, non seguiamo schemi ma “progrediamo”, ci evolviamo liberamente. C’è chi ci ha paragonato ai Tool, chi ai Deftones ma con il nuovo album ci saranno delle novità».
I Deadly Circus Fire si sono rimessi al lavoro per il terzo disco che sarà prodotto da Nico Regina, avvocato tranese e dal suo studio. Save fa la spola tra Corato e Londra ma è qui che compone, facendo fare alle proprie idee il giro del mondo. Uno spunto che nasce nel suo piccolo studio, viene condiviso con il resto della band che arricchisce, completa o varia la base proposta facendo nascere le canzoni che comporranno il nuovo capitolo della band londinese.