Sarà Edoardo Vianello a concludere l’edizione 2018 della festa patronale. Come ogni anno il concerto si svolgerà in piazza Cesare Battisti nella serata del martedì di San Cataldo, il 21 agosto. Insieme a Vianello si esibirà la band “Quisisona” per un concerto dal titolo “Ottantavoglia di cantare”.
Edoardo Vianello ha compiuto ottant’anni il 24 giugno scorso e, nell’estate 2017, proprio con il gruppo napoletano dei “Quisisona” ha pubblicato la canzone “Vecchio Twist”.
Nel 1962 “Pinne fucile ed occhiali” e “Guarda come dondolo” ne segnarono l’affermazione definitiva, sia come compositore che come cantante. Nel 1963 scrisse per Rita Pavone “La partita di pallone”, la canzone che la porterà al successo, e “Sul cocuzzolo della montagna”.
Nel 1963 trionfarono altri suoi due grandi successi discografici “Abbronzatissima” e “I Watussi”. Nel 1969 ha fondato con Franco Califano la casa discografica “Apollo Records”, con la quale incideranno Amedeo Minghi, Renato Zero, Wilma Goich, lo stesso Califano e i Ricchi e Poveri.
largo ai giovani !!! 80 anni !!! altro che fornero !!!
Bellissima scelta ,un immenso ringraziamento a coloro che hanno scelto di resuscitare un cantante per noi vecchi in un paese di vecchi
bravi! largo ai giovani!
Era scontato che la partecipazione di Vianello suscitasse dei commenti ironici. Infatti in un periodo di “usa e getta” esasperato, sembra curioso che si inviti un personaggio così datato. Ma fra cinquant'anni si ballerà ancora l'hully gully al suono dei “Watussi”, mentre di tanta musica moderna si perderanno le tracce. Le introduzioni delle canzoni di Vianello, credo su arrangiamenti di Ennio Moricone, e l'utilizzo del coro dei “4+4” di Nora Orlandi, fanno di tali pezzi, dei capolavori senza tempo. Infatti era proprio l'aria introduttiva (inviterei ad ascoltare quelle di “Sapore di sale”, “Il nostro concerto”, “Non sono una signora”, “Amor mio”, “La partita di pallone”, “Stai lontana da me”, “Legata ad un granello di sabbia”, “Riderà”) a decretare il successo assai duraturo di un pezzo.
Che schifo!
“Che noia, che barba, che barba che noia”. Ah, non è quel Vianello.
Ma quanta ipocrisia emerge in certe situazioni! Quelli che criticano sono gli stessi che poi si ergono a paladini difensori degli anziani. Per anziano non faccio riferimento al grande Edoardo, che decine di generazioni ha fatto cantare e ballare, e lo fara' ancora per tante! Pensate quando andate ai matrimoni: sembrate delle scimmie prese dal ballo dei Watussi, e come vi divertite! Come ha scritto qualcuno, fra 5/6 anni nessuno si ricorderà più delle canzoni insignificanti di oggi e voi, che ora polemizzate, sarete ancora li' a ballare i Watussi! Grande Ediardo e tutti gli artusti della sua generazione!
aggiustate le strade, volevo farvi veder come hanno riparato un marciapiede sotto casa mia, è ridicolo. . . finirà che comprerò un sacchetto di cemento e farò da solo, fate schifo.
Pura naftalina!!
Quanti cantanti di vecchia generazione, ci rimaranno ancora da riesumare?Sono ormai anni,che sia a Capodanno che a San Cataldo siamo costretti a sorbirci queste scelte sorprendenti! Ma chi è l'addetto a tale selezione?
comunque è vero: chi alle prime note dei watussi non comincia e sgambettare è un mostro di autocontrollo… sempre che il buon edoardo giunga ancora in vita alla performance… non so, non dico che non mi piace ma avrei dato spazio a qualche band locale di ragazzi under 80, avremmo fatto 2 cose buone , avremmo risparmiato un sacco di soldi e avremmo dato fiato ed energia a quei talenti locali che si affievoliscono anche per mancanza di liquidi.
Spiegatevi gia' in anticipo il pienone di stasera.Ci sarà poco da ridire.