Spalla

Dopo lo sdoganamento del “trimon”, arriva l’elogio del “chitevviv”

Elena Albanese
Nick Prudente abbraccia il presidente Emiliano
​«Sarebbe "te e chi ti è vivo", versione in positivo di "chi t'è muort"», hanno cercato di spiegare agli ascoltatori di tutta Italia​ Linus e Nicola Savino durante Deejay chiama Italia
1 commento 1390

La visita del governatore Michele Emiliano negli Usa ha dato innumerevoli spunti per narrare il pugliese all’estero, i suoi vizi e le sue virtù, con cui – ammettiamolo – ci piace tanto trastullarci.

Si tratti dell’emigrante che non sa trattenere l’emozione di incontrare un conterraneo o del Presidente della Regione che si lancia in improbabili elogi di “very good food” e “wonderful sea”, ci crea sempre quel confuso mix di sensazioni a cavallo tra l’imbarazzo e la commozione pura.

E se fra le eccellenze Made in Puglia abbiamo sfoggiato oltreoceano la focaccia, il pane di Altamura e la pizzica salentina – addirittura portata in corteo durante la tradizionale parata del Columbus day -, la vera tipicità nostrana che tutti hanno ammirato è stata quella di Nicola (Nick) Prudente, giovinazzese di New York (o newyorkese di Giovinazzo).

Muratore e piastrellista, negli States dagli anni ’80, il signor Prudente è l’emblema stesso del meridionale all’estero. La sua (bellissima) storia l’ha raccontata ai microfoni di GiovinazzoLive.it poco meno di due mesi fa. Sorridente e gioviale, concreto e coraggioso. Integrato ma nostalgico, tanto da aver tappezzato la sua casa di foto della città natía e aver messo su una squadra di calcio dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano.

Insomma, uno di quelli che un conterraneo, se non può invitarlo a pranzo, come minimo lo saluta con un abbraccio vigoroso, una pacca sulla spalla e un affettuoso “chitevviv”, incorniciato da una serie di altre tipiche locuzioni rigorosamente in vernacolo. Anche se si tratta del Presidente della Regione e la scena si svolge in diretta Facebook. Tant’è che l’esilarante siparietto è inevitabilmente finito sui media locali e nazionali.

Non si sono fatti sfuggire l’occasione di parlare della colorita espressione dialettale neanche Linus e Nicola Savino durante la puntata di venerdì scorso del programma Deejay chiama Italia. I due, tempo fa, avevano già dedicato ampio spazio all’etimologia di un altro termine tipicamente barese: trimon.

«Sarebbe “te e chi ti è vivo”, versione in positivo di “chi t’è muort“», hanno cercato di spiegare agli ascoltatori di tutta Italia, ripetendo la frase con discutibile accento, spunto per lanciarsi poi in un un elogio della Puglia e – soprattutto – del suo cibo. Con doverosa citazione del panificio Fiore di Bari, «dove abbiamo mangiato una delle focacce migliori», conferma il collaboratore della trasmissione Matteo Curti, fidanzato – manco a dirlo – con una ragazza pugliese.

lunedì 15 Ottobre 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 6:47)

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Lì vi è integrazione perché, fra i vari ceppi che costituiscono il popolo degli Stati Uniti, ve ne è uno dominante (come già detto in un altro commento): quello anglosassone: Al suo “stile” si allineano tutti gli altri, e posso confermare, per esserci stato diverse volte, che in tutti questi è riposto l'orgoglio di sentirsi “americani”. Da noi, dove il fenomeno, nei secoli, è stato identico, vi è invece completa disaggregazione, e non esiste (per ora) un ceppo più positivamente carismatico o più forte, che possa servire da traino per gli altri. Anzi, se apparisse all'orizzonte, sarebbe visto con diffidenza ed osteggiato duramente. In nome della libertà “assoluta”, dell'insofferenza nel “portare un guinzaglio”. Che altro poi non sarebbe, se non il voler dare un senso al concetto di “Stato”.