Spalla

Pranzi e cenoni, un paio di consigli per disintossicarsi dalle abbuffate

Elena Albanese
Frutta fresca e secca
Via libera a cibi e bevande naturali, come tè verde, frutta fresca e secca e verdura. Senza dimenticare le proprietà eupeptiche dello zenzero cantate da Elio e le Storie tese
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Le feste non sono finite, è vero, ma possiamo dire con cognizione che il peggio è passato. La tripletta Vigilia-Natale-Santo Stefano è ormai un lontano ricordo e anche gli avanzi di Capodanno sembrerebbero essere terminati, salvo rare eccezioni.

È dunque tempo di buoni propositi. Primo fra tutti rimettersi in forma dopo le abbuffate. Gli esperti sconsigliano il passaggio drastico al digiuno, ma meglio evitare anche di cominciare la giornata con l’inzuppo del panettone nel caffellatte. La colazione, si sa, è fra tutti il pasto più importante, perché serve a dare l’energia indispensabile al nostro corpo. Parola d’ordine è però detox, ovvero depurare l’organismo da tutte le tossine accumulate durante pranzi e cenoni a base di salumi, formaggi, lasagne, carne e pesce arrostiti, bevande gassate e alcoliche, dolci di ogni tipo e chi più ne ha più ne metta.

Appena svegli, per far ripartire il metabolismo e smaltire le tossine accumulate durante la notte, l’ideale è bere un bicchiere d’acqua tiepida con succo di limone, agrume disinfettante e antibatterico, ricco di vitamina C, .

Via libera poi a prodotti leggeri e naturali. Indicati tè verde, un cucchiaino di cereali integrali misti, un pugno di noci e una banana, specie se bisogna andare in ufficio e concentrarsi sul lavoro. Per chi deve invece svolgere attività fisica, meglio un infuso di finocchio, aromatizzato da un po’ di cannella e accompagnato da una fetta di pane tostato, sempre integrale, condito con olio extravergine di oliva; un centrifugato di ananas e mela, yogurt greco addolcito con un pizzico di miele e alcune mandorle.

Per gli spuntini – uno al mattino e uno al pomeriggio – ci si può affidare a frutta fresca o secca o a verdura cruda. Per pranzo e cena, spazio a riso e legumi per i primi piatti e a pesce leggero come secondo, con contorno di lattuga, carote, mais o radicchio.

«Ci resta ancora l’Epifania!», direte voi. È vero. In tal caso, se proprio non si può fare a meno dell’ultimo pasto luculliano per dire addio alle festività, è importante stare attenti a pesantezza, nausea e acidità di stomaco.

In questi casi ci sono dei rimedi facilmente reperibili anche in casa. Per la digestione difficile basta dell’acqua a temperatura ambiente, in cui sciogliere mezzo cucchiaino di bicarbonato, un quarto di limone spremuto e – se disponibile – dello zenzero grattugiato, «il cui rizoma è usato come eupeptico», come cantavano Elio e le Storie tese in tempi non sospetti. «Sapete poi cosa vuol dire eupeptico? Significa che ti fa digerire». Appunto.

Per lenire la sensazione di vomito, si possono far bollire per qualche minuto in acqua delle foglie di salvia, un rametto di rosmarino e due fettine di limone. Dopo aver filtrato e bevuto il cocktail ricostituente, per rendere più efficace l’effetto, bisogna tenere in bocca per un quarto d’ora – senza deglutirlo – un chicco di caffè.

Per il bruciore, utile può essere il fico, che ha un’azione disinfiammante grazie alle proprietà digestive degli enzimi presenti nelle gemme della pianta, che riducono l’eccessiva secrezione dei succhi gastrici.

E buon appetito!

mercoledì 3 Gennaio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 21:58)

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