Spalla

“Saluti da…”, le cartoline d’epoca viaggiano ancora

Elena Albanese
Ruvo - corso Carafa
Avete mai provato a mettere il nome della vostra città (qualunque essa sia) su ebay, il più noto sito di aste e acquisti online?
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Avete mai provato a mettere il nome della vostra città (qualunque essa sia) su ebay, il più noto sito di aste e acquisti online? Alcuni – molti – potrebbero strabuzzare gli occhi alla domanda, chiedendosi “a che pro?”, ma i curiosi come me sappiano che io l’ho fatto, non so neanche bene il perché, forse per scovare vecchi cimeli che mi aiutino a raccontare altrettanto vecchie storie, ma tant’è…

Sapete cosa ci si trova? Cartoline. Tante, tantissime cartoline d’epoca, specie in bianco e nero, a ricordare quello che nei nostri comuni non c’era ancora o che al contrario oggi non c’è più.

Vanno principalmente dagli anni ‘20 agli anni ‘60, orizzontali o verticali, e rappresentano versioni per noi inedite di luoghi a tutti cari e conosciuti. Di Ruvo di Puglia, per esempio, c’è il monumento ai caduti di piazza Bovio con la statua originale della Vittoria, poi tolta e fusa durante la Seconda guerra mondiale e recentemente riprodotta e ricollocata per volontà dei Bersaglieri. Oltre all’immancabile cattedrale, ai suoi fregi esterni e all’imponente navata centrale, si trova un quasi irriconoscibile corso Carafa, con la chiesa di San Giacomo e l’ombra degli alberi, senza auto e coi bambini che giocano nel bel mezzo della strada.

Ad Andria la fa da padrone – naturalmente – Castel del Monte. Ci sono immagini del maniero federiciano (una addirittura del 1910), della strada che conduce all’altura che lo ospita, ma anche una taverna che ne porta il nome.

Non manca la centrale piazza Catuma in colori pastello, identificata però col suo vero – quasi sconosciuto – nome di piazza Vittorio Emanuele II. Che è lo stesso nome di quella altrettanto famosa è riprodotta di Giovinazzo, cittadina che, trovandosi sulla costa, fa bella mostra di sé col mare ondoso, il lungomare (prima delle polemiche sulla riqualificazione) e il porto, oltre che con un’immagine del 1967 della stazione virata in celeste.

Due cose interessanti si trovano digitando Corato. Con 120 euro ci si può aggiudicare la foto di gruppo (chiamasi in gergo cartolina animata, cioè con la presenza di persone) sullo sfondo de “la demolizione a via Arco San Michele e pozzo di Candida”, con la metà invece “la puntellazione del palazzo nuovo a piazza del Popolo”.

A Terlizzi, il pezzo più pregiato raffigura l’arrivo dei ciclisti della XII edizione del Giro d’Italia su corso Vittorio Emanuele il 20 maggio 1924. Prezzo di partenza 111 euro. Altri scorci della città vanno via a molto meno: con 15 euro più spese di spedizione potrete godervi l’immagine in bianco e nero dell’altare maggiore della cattedrale e il panorama con la torre del Musico o – a scelta – la torre di Valle. Ma dovrete sborsarne il doppio per la chiesa del Purgatorio e del Rosario.

I risultati sono più o meno gli stessi, anche inserendo il nome di un qualsiasi altro piccolo paese della Puglia e dell’Italia. L’innumerevole quantità di materiale, adeguatamente fotografato con tanto di righello a sancirne le misure, fa pensare che ci sia un commercio fiorente di questi veri e propri pezzi da collezione. La differenza spesso la fa il fatto che la cartolina sia “viaggiata”, cioè scritta, affrancata e spedita, oppure no.

Nella prima categoria rientra una missiva inviata nel 1931 dalla superiora dell’orfanotrofio Antoniano femminile di Trani, che scrive a una famiglia di Montevideo, in Uruguay, per chiedere un obolo natalizio in favore delle povere ragazze, “che sono cresciute di numero, e perciò occorrono maggiori mezzi”. Una storia che ha il sapore agrodolce del passato, quando molte distanze sembravano insormontabili e ci voleva un piccolo rettangolo di carta vergato a mano per raccontare una condizione di vita, un viaggio, un evento. O semplicemente una città.

venerdì 10 Novembre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 1:22)

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