Non siamo a Milano o a Genova, dove i Comuni sono stati costretti a lanciare un appello sui social per reclutare presidenti di seggio e scrutatori, né nella vicina Bari costretta a rimpiazzare il 70% dei presidenti nominati dalla Corte d’Appello. Tuttavia anche Corato ha avuto non pochi problemi a comporre la squadra che dovrà gestire i seggi durante le operazioni di voto e spoglio.
Ben 26 su 44 i presidenti di seggio che hanno deciso di non accettare l’incarico, più della metà. Invece circa il 50% degli scrutatori non erano presenti ieri nelle scuole dopo aver presentato domanda di rinuncia. L’ufficio elettorale è riuscito a rimpiazzarli tutti, scorrendo nelle liste delle riserve. Ma non si escludono, come da sempre accade, altre defezioni dell’ultim’ora.
La paura del Covid e – di conseguenza – del dover gestire code e imprevisti per via della situazione emergenziale hanno sicuramente influito. C’è chi non se l’è sentita di affrontare la lunghissima ed estenuante maratona elettorale che si chiuderà verosimilmente martedì notte tra referendum, regionali e comunali.
A fronte di responsabilità più alte, alzatacce e una grande mole di lavoro, il compenso definito dal Ministero dell’Interno è di 224 euro per i presidenti di seggio e 170 euro per scrutatori e segretari. Ritenuto evidentemente non abbastanza per la metà dei designati.
che squallore! nn credete alle nuove povertà, la gente nn ha bisogno di lavorare, neanche i disoccupati. movida a go-go, lavoro protetto nei seggi no! che nn vengano a rompere i c……con il ritornello nn c'è lavoro.
Quella è “la grassa”. Ed io che aspetto da anni di essere “sorteggiato”…
ai miei tempi, eravamo studenti squattrinati, facevamo carte false per beccare una nomina. ci beccavamo anche una mole enorme di lavoro, pericoloso perchè esposto a mille problemi e mille sanzioni se le cose non fossero andate per il verso giusto, ma avevamo acquisito una pratica infallibile e per alcuni di noi era diventato una specie di gioco… adesso siamo sempre squattrinati ma siamo tutti choosy, come diceva la fornero, la fatic s'chiam k-kozz, pikk m'ngozz, pikk m'ngozz. per un aperitivo rischiamo il contagio ma per un lavoro (lavoretto) no no, mai sia!
Secondo me si poteva parlare di scarsa voglia di lavorare in una situazione normale. Non biasimo chi ha rinunciato…non dimentichiamo che ad aprile c'era il coprifuoco la sera per il covid…adesso guardandosi intorno i comportamenti scorretri ed imprudenti aumentano….inoltre molti esperti avevano sconsigliato di far votare adesso….
Per recarsi a votare tanti hanno paura del Covid, stranamente per andare al mare, nei locali super affollati o altro che abbia a che fare con la movida, la paura svanisce di colpo. Diceva bene Totò… “ma mi faccia il piacere…”
I coratini sono sempre bravi a criticare, a parlare. Quando uscirono gli elenchi, c'era chi gridava allo scandalo che erano state sorteggiate persone che già lavorano o “figli di”. Ora che la motivazione della rinuncia potrebbe essere ricercata proprio nella correttezza degli stessi eletti, si grida allo scandalo perchè non si sono presentati e che buttano all'aria i soldi. Che gente! Meritate un sindaco alla vostra altezza. Ovviamente chiedo a Coratolive di non cancellare il mio commento.