Duemila e cinquecento euro in buoni spesa affidati al Comune da un imprenditore coratino, che però «non sarebbero stati distribuiti e quindi risulterebbero inutilizzati e scaduti di validità».
La denuncia arriva dal coordinamento cittadino di Direzione Italia che questa mattina ha protocollato in Comune una lettera indirizzata al commissario straordinario Paola Schettini per chiedere spiegazioni sulla questione.
«Sin dall’inizio del periodo di grande emergenza sanitaria ed economica provocata dal coronavirus – si legge nella missiva – sono state adottate tante iniziative private a favore dei cittadini più bisognosi.
Tra queste quelle di una azienda locale che aveva affidato al Comune 2.500 euro in buoni spesa da distribuire secondo criteri di necessità da definire. Sembra superfluo sottolineare l’importanza di tale contributo in un momento di enorme difficoltà per tante famiglie, mentre gli aiuti dello Stato tardavano o mancavano del tutto.
Apprendiamo però con stupore amarezza che questi buoni non sarebbero stati distribuiti e quindi risulterebbero inutilizzati e scaduti di validità. Auspichiamo pertanto che si possa addivenire rapidamente a capire il motivo per cui questa somma possa essere stata dimenticata, non foss’altro perché è destinata a famiglie che durante lo scorso periodo di emergenza risultavano particolarmente bisognose.
È inaccettabile che possa essere accaduta una cosa del genere, con grave disappunto dello stesso imprenditore che vedrebbe frustrato il suo sforzo in favore della collettività. Rispettosamente – conclude la nota indirizzata al commissario – le chiediamo di fare chiarezza sulla questione posta».
Corato era e' sara' sempre cosi' faccio i complimenti al commissario invece di dare i buoni a persobe bisognosre li ha fatti scadere
Non ho parole per questo menefreghismo della nostra amministrazione comunale. E non mi venissero a dire che avevano tante cose da fare che i buoni possano essere stati dimenticati né tantomeno ribadire di prendere il suo posto per immedesimarsi nei problemi. Se vuole salvare la faccia il comune dovrebbe metterli di propria tasca i buoni
ho gestito qualche buono spesa nel sodalizio di cui faccio parte ed il fornitore è stato pagato all'atto della consegna noi dei buoni. mi sfugge qualcosa. di cosa si lamenta l'imprenditore? c'è qualcosa che nn torna. qualcuno spieghi, e teniamo presente che siamo già in campagna elettorale.