«Per voi le porte rimarranno sempre aperte e spalancate. Ma la politica non si fa con gli ultimatum, con gli ultimatum si fa la guerra».
È arrivata direttamente dalla piazza la risposta di Corrado De Benedittis ai tre partiti (Pd, Ape e Nuova Umanità) che gli chiedevano di dare una risposta entro il 12 febbraio sulla eventuale partecipazione alle primarie.
Un “no” scontato, secondo quanto affermato sinora dallo stesso De Benedittis e dalle forze politiche che lo sostengono, ma che non rappresenta una chiusura totale.
«Al Partito democratico dico che vi stimo e vi voglio bene e che per voi le porte rimarranno sempre aperte e spalancate» ha affermato De Benedittis nel comizio tenuto ieri sera ai piedi del Palazzo di città. «Ma la politica non si fa con gli ultimatum, con gli ultimatum si fa la guerra. Tra l’altro non hanno mai portato nulla di buono a chi li ha fatti, come quello del 1914 fatto dal gigante austroungarico alla piccola Serbia. Quattro anni dopo l’Austroungheria è scomparsa dalla carta geografica, mentre la Serbia continua ad esistere» ricorda il docente di storia e filosofia.
«La politica – ha aggiunto De Benedittis – si fa guardandosi negli occhi e con la stima personale, cosa che manca nella politica di questa città. Sulla stima e la fiducia si costruisce il bene di una città. Se si parla male per mesi, poi non serve un abbraccio on line per creare un’intesa».
In apertura del comizio anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, si era espresso sulla questione.
«Il centrosinistra la volta scorsa ha presentato troppi candidati» ha detto Abbaticchio. «A chi oggi, a poco più di due mesi dal voto, chiede le primarie come strumento di soluzione definitiva mi permetto di dire che le primarie non sono la soluzione. La soluzione è quella che ha già compiuto Italia in comune che ha rinunciato a presentare un proprio candidato sindaco per portare all’attenzione della comunità di Corato Corrado De Benedittis. E non l’abbiamo portato solo con la sua bella faccia, la sua professione cristallina e la sua reputazione su cui nessuno può dire nulla.
Si portano anche scelte su candidati che non pagano rappresentanti di lista, che non accettano fondi da aziende di grandi dimensioni che poi possono presentare il conto perché abituate a lavorare con gli appalti dei lavori pubblici del Comune di Corato».
Per il resto, nel suo lungo intervento De Benedittis ha toccato vari temi, rivolgendo anche la propria attenzione al centrodestra. «Avete un problema politico, occorre una rigenerazione, stavolta passate il turno» è stato il suo “consiglio”. «Consentite che il gioco democratico si riattivi affinché si possa giungere a una stagione nuova».
CHE PARAC***
Difficile giudicare una persona solo dai suoi programmi: quasi sempre non collimano con i risultati. Il nuovo, in politica, ha sempre destato interesse: gli ultimi arrivi sono stati la Lega, i Cinque stelle, le Sardine. Vi è sempre la speranza di un cambiamento radicale, poi però subentra, nel popolo, il desiderio di non modificare una struttura già solida e “codificata”, anche se sistematicamente contestata. E non cambia, nel medio/lungo periodo, mai alcunché. Nel caso di Corrado, essendosi egli esposto per primo, la cosa dovrebbe spingere, chi vorrebbe le primarie, a non presentare alcun candidato alternativo, pena la stessa conclusione dello scorso anno.
Facitm sta citt
Come comizio alla “Totò” è stato perfetto (ma Totò era un grande voi no). Inizia il giro di valzer. Ancora una volta i presunti Candidati Sindaci cercano di parlare di tutto tranne dei problemi della Città ormai allo sbando più totale. Sempre più convinto che questa volta non ci sarà tempo da perdere per recarsi alle urne.
Hai detto bene Corrado, abbiamo visto a Natale c'era un mortorio…una delusione
Corato vuole vivere così…nella desolazione più totale
È vacand u rizz
Bravo De Benedittis la politica è una cosa seria e non deve cedere a ricatti o ultimatum. Se noi cittadini amiamo Corato diamoci una mossa per lasciarci alle spalle uno stato di abbandono totale,
di incuria e di rassegnazione.