In merito alle notizie recentemente diffuse su alcuni organi di stampa che hanno indicato Marina Mastromauro, amministratore delegato del Pastificio Granoro, come possibile candidato di Italia Viva alle prossime elezioni Regionali pugliesi, l’imprenditrice coratina precisa la sua posizione.
«Sono onorata per questa attestazione di stima e fiducia da parte di Italia Viva a cui nella prima mattinata di lunedì 3 febbraio, pur ringraziando, ho comunicato la mia indisponibilità alla loro richiesta di candidatura» afferma.
«Pur essendo politicamente attenta e sensibile alla crescita del tessuto sociale della Puglia, anche attraverso le numerose iniziative che hanno coinvolto in prima linea il Pastificio Granoro nel sostegno della cultura, nella prevenzione delle malattie cardiovascolari tra i giovanissimi, nel sostegno alle fasce deboli e ai detenuti, al momento le mie energie sono tutte profuse nella direzione del Pastificio Granoro realtà che garantisce stabilità e lavoro a tanti, non ultimi agli agricoltori che hanno creduto in noi e nel progetto di filiera agroalimentare che siamo stati, primi in Italia nel campo pastario, a implementare.
Personalmente – continua Marina Mastromauro – ritengo che la politica richieda grandi energie e completa disponibilità, perché occuparsi della res pubblica lo ritengo un impegno serio e totale. Questo significherebbe allontanarmi dalla mia attività industriale, che non potrebbe coesistere con quella di un incarico a qualunque livello nella vita politica regionale. Queste le ragioni – conclude l’imprenditrice – che ho espresso a Italia Viva e per le quali al momento non sussistono le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni regionali».
brava Marina! non sei caduta nella “Trappola” di Renzi
Bravissima marina,porta alto il nome della vostra azienda e non sporcarti con la politica!
Gli emissari sono rimasti fregati !
Marina (stesso nome di mia figlia, chiamata da noi così per quell'aura di positività, calore, solarità, allegria, spaziosità augurale) ha fatto bene a non etichettarsi politicamente, a prescindere dai suoi impegni amministrativi. Per quelli come lei dovrebbe crearsi un partito del tutto nuovo, cosa difficile da attuare data l'estrema sedimentazione dei concetti socio politici: chi lo fa, è solitamente un fuoriuscito, e non potrà mai arrecare idee innovative alla comunità, ma solo dei frullati di concetti stantii. Oppure si viene spinti dal desiderio di nuova visibilità, di non rassegnazione all'idea di non contare più alcunché. E, per tutto ciò, sia sempre ringraziato l'ormai reso da me famoso art. 67 Cost., che è riuscito a far passare come apoteosi di libertà, atti di voltagabbaneria.
in effetti, pensandoci , perchè un imprenditore, responsabile di una grande azienda, dovrebbe perdere tempo, perchè d questo si tratta, perdere tempo appresso ad un partito politico che di concreto, di condivisibile, di nuovo, di progettuale, di visionario ed utopico, di incoraggiante, di entusiasmante, di carismatico e convincente non ha ancora detto UN CA**O???
(se non di voler dichiaratamente fare le scarpe a Zingaretti ed Emiliano?) …
nemmeno io, che pure non ho le enormi responsabilità della Sig.ra Marina, ci avrei speso neppure un attimo …
La politica attuale non è per le persone che ogni giorno dell'anno sono coese a dare contributi, impegno continuo e costante, sacrificio per il bene dell'azienda e di tutti i collaboratori e le loro famiglie. Per un imprenditore fare politica vuol dire cambiare la sua filosofia di vita, stare li a discutere, anche per giorni, per non risolvere un bel niente. Non c'è una visione comune per il servizio alla collettività.
Grande Marina……
Avrei tifato per te se mai avessi pensato di candidarti a Sindaco.
Ma poi pensandoci, è meglio lasciar stare. Facciamo mordere la coda ai soliti gatti anzi in questo caso CANI
Vorrei partire dallo scoramento espresso da Aldo: vi è un'assuefazione alla mancanza di un'amministrazione e del suo operato, e questo renderà ancora più difficile il lavoro del futuro sindaco, al quale mancherà l'entusiasmo delle gente, del tutto disamorata alle vicende della città. Gli interventi alle strade, agli alberi, sono visti con distacco: se ci sono, va bene, se non ci sono, va bene lo stesso. Altre grandi iniziative non sono attese dalla cittadinanza, alla quale sembra non dispiaccia la inaridita situazione attuale. E senza sindaco, non assiste alle squallide, giornaliere diatribe tra opposte fazioni. Analizzando bene la cosa, è la peggiore deriva verso la quale poteva essere diretta la città: un'abulia, un'apatia, una non reattività a tutto, difficili da scuotere.