La continua opposizione tra il popolo e la casta ha portato allo sviluppo del neopopulismo e del sovranismo, in un contesto in cui il popolo detta le scelte attraverso i social in assenza di principi condivisi. I complessi problemi della politica nel contesto culturale postmoderno; la diffusa diffidenza rispetto ai dinamismi del potere e ai politici di professione; l’impossibilità di dettare programmi a priori, lanciare profezie, avanzare pretese risolutorie incoraggiando speranze di paradisi in terra.
Sono questi i temi fondamentali trattati nel libro “All’ombra del principe” scritto dal professor Attilio Danese e che verrà presentato dall’autore oggi, sabato 1° febbraio, nella biblioteca comunale a partire dalle 18.30.
Attilio Danese è attualmente docente di filosofia politica all’università di Teramo, all’Unidav (L. da Vinci) e all’ITAM (Laterano, Chieti).
«Tutta la cittadinanza è invitata a questo evento – spiegano gli organizzatori dell’associazione culturale Nuova Umanità – in quanto i temi trattati interessano tutti coloro che appartengono ad una comunità organizzata quale può essere il Comune per affrontare il tema della politica a 360 gradi».
Le prime frasi, classiche di un corso di studi di Filosofia Politica (esame da me superato a suo tempo, senza entusiasmo eccessivo), possono essere reinterpretate in un paio di concetti: il contrasto fra l'essenza storico-sociale del nostro popolo ed il sistema politico forzatamente attribuitogli, e che ora si trova maldestramente a gestire; il voler ostinatamente considerare obsoleta, inadeguata ed inopportuna, per il nostro anomalo Paese, ogni forma, dalla più blanda a quella più esasperata, perché involuzione dell'altra, quando sistematicamente osteggiata e compressa, ogni forma quindi di patriottismo, chiamato con disprezzo “populismo” o “sovranismo”. E' un atteggiamento esclusivamente nostrano, che si accompagna al continuo oltraggio della lingua italiana, schiava ormai dell'inglese.