Politica

Aggressioni in città, Angela Quinto: «Scuola e istituzioni insieme per aiutare i ragazzi»

Fabio Di Gennaro
Angela Quinto
Il punto di vista della candidata sindaco sull'escalation di violenza: «Centri di ascolto per sostenere le famiglie»
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In città è escalation di violenza. Diverse, in pochi giorni, le notizie di aggressioni ai danni di giovani e anziani. Sempre per mano di gruppetti di minorenni o neo maggiorenni. Un problema sociale e di ordine pubblico che va affrontato e risolto. Il candidato sindaco Corrado De Benedittis ha subito invitato il commissario straordinario a riunire il tavolo per la sicurezza. Questo invece, il punto di vista di Angela Quinto, anch’ella aspirante primo cittadino.

Da neo candidata sindaco, come sta vivendo questo momento difficile per la città?

Sto vivendo questo momento difficile soprattutto da cittadina, perché non si sta più sereni. Si vive un clima di terrore soprattutto per noi genitori nei confronti dei i nostri figli. È una situazione di emergenza e serve una presa di coscienza. C’è la banalizzazione dei disagi dei ragazzi che, a loro volta, avvertono l’illecito con molta leggerezza. Non c’è più la paura di compiere qualcosa di illegale. Inviterei il commissario prefettizio a chiedere l’incremento del numero di unità di vigili e polizia per rafforzare la vigilanza sul territorio con azioni programmate. Ho terrore, non posso andare a casa col pensiero che mia figlia giri per la città e che non ci sia sicurezza. Corato è sempre stata considerata una città tranquilla, ma in realtà non lo è assolutamente.

Quali gli strumenti per poter redimere i giovani dalla devianza?

C’è l’istituto della messa in prova, si interessino i servizi sociali. A questi ragazzi devono essere affidati servizi di pubblica utilità e ciò estingue il reato. Non basta affidarli solo alla casa famiglia. Poi le associazioni sportive, vanno coinvolte. Bisogna sottrarre questi giovani dalle loro gang e convogliarli in un altro gruppo per sollecitare il senso di appartenenza. Io credo molto nello sport perché è disciplina, è regola. Apriamo poi il capitolo scuola. Manca l’anello scuola-territorio. Mancano progetti di educazione alla legalità che non devono essere scontati nella scuola. Il senso civico sta venendo meno. La scuola e il comune devono agire. Il Comune partecipa col Ptoff. Perché non prendere un’azione comune visto il momento e stabilire che si dà questo strumento alla scuola per il progetto di ascolto, di legalità? È fondamentale che si aprano i centri di ascolto. Il disagio è tanto. Qui i ragazzi sono allo sbando. Anche le famiglie. Perché questi ragazzi oggi sono così? Perché è venuto meno quel fondamento che è la famiglia. Se non c’è la famiglia poi c’è la devianza sociale.

Proveniamo da un periodo piuttosto lungo di vuoto amministrativo. Quanto pensa che questa situazione sia tra le cause dello sviluppo di questi crimini? Ci sono responsabilità di chi ha governato?

Sicuramente il non governo ha inciso. Quando manca un governo va tutto allo sbando, i settori non possono autogestirsi. Io non voglio fare la caccia alle streghe, non mi interessa chi c’è stato prima. Mi auguro che non si faccia più lo stesso errore. Non mi soffermerei tanto sulle responsabilità. Ci vuole una affezione, un amore che una persona esterna non può avere. Una volontà anche politica di far rinascere il nostro paese. Un commissario prefettizio non può perché si ferma all’ordinaria amministrazione. La volontà politica è diversa. Chi ama quello che sta facendo mette in moto una serie di meccanismi. Imprenditori, realtà grandi, per costruire un progetto e mettersi insieme per garantire la qualità di vita dei cittadini.

Quali sono le politiche culturali da attuare per un lavoro di sensibilizzazione a medio-lungo termine sulla cittadinanza?

In primis promuovendo le start-up. Cosi cominceremmo a far rifiorire commercio e imprese. Poi serve una fattiva iniziativa, basta poco perché vada a monte tutto. Il Comune deve trovare le modalità per far partecipare i cittadini ai bandi, convogliando anche grosse imprese. Seconda cosa: le manifestazioni, i festival, le sagre. Bisogna rilanciare un po’ tutto. E l’agricoltura. Abbiamo prodotti che ci invidia tutto il mondo e non abbiamo modo di svilupparli. Quanti talenti abbiamo, ma a loro si chiudono le porte a Corato. Abbiamo maestri, scuole di musica, maestri di canto, ma rimangono là. Magari devono andare a chiedere la sala nell’altro paese ecc. Questo non è possibile. Facendo queste cose i giovani potranno trovare modo di esprimere il loro talento. Facciamo delle manifestazioni, facciamoli suonare ed esibire. Bisogna movimentare e rendere più dinamica questa città. Io da giovane suonavo l’organo elettronico. Andavo al Cinema Impero di Trani per suonare perché non avevamo il teatro a Corato. I ragazzi tramite queste modalità di espressione hanno il modo di aprirsi.

C’è un problema distributori automatici che, a dire di molti, sarebbero ricettacolo di persone poco raccomandabili?

Ci vuole il controllo. Io sono per il vigile di prossimità. Visto che ci sono concentrate tutte queste macchinette, stabiliamo un vigile di prossimità. Già quello sarebbe un deterrente. Non dovrebbe essere erogato il vetro. Vedo due limiti: innanzitutto l’erogazione. Basta che a un minore qualcuno presti la tessera perché sia possibile acquistare la bottiglia. Questa cosa non mi sta bene, bisogna istituire dei vigilantes. Poi in prossimità del distributore ci vuole un bagno. Nel momento in cui il ragazzo beve, lo stimolo alla diuresi è immediato. Ho assistito personalmente a un episodio di tal genere in pieno centro. Così facendo elimineremmo il problema della cattiva igiene. Se c’ un vigile o una convenzione con un istituto di vigilanza, potremmo andare avanti.

A volte il cittadino si chiede se denunciare o meno perché teme che la giustizia non faccia il suo corso e per le ritorsioni che potrebbe subire. C’è qualcosa che si potrebbe fare per assistere il cittadino in un momento così delicato?

Si potrebbe istituire uno sportello a supporto. Chi subisce si trova ad aver subito il danno morale e si trova solo. Bisogna supportare il cittadino. Noi tutti dovremmo stare vicino a queste persone. Dovremmo supportarli perché come è capitato a questa persona potrebbe capitare a tutti noi. Chi subisce violenza è sempre un soggetto che va tutelato.

domenica 26 Gennaio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 7:58)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Uhm… Troppa carne al fuoco. Senz'altro è sincero ed ammirevole l'impegno di Angela, ma non leggo qualcosa di davvero innovativo, nel suo programma. Ed il motivo è semplice: si è giunti ormai ad una situazione di non ritorno, in Italia, dal punto di vista sociale ed economico, che qualunque iniziativa tendente a riportare il fiume nel suo alveo, è destinata miseramente a fallire. Molto dipende dal carattere del popolo: facile a farsi trasportare dall'andazzo pilotato innanzitutto dagli interessi economici, che non vanno mai d'accordo con l'etica e la razionalità. Per creare posti di lavoro, lo Stato ha chiuso gli occhi sulla liceità morale di molti di essi, e per sopperire alla loro mancanza, si è trasformato in “elemosiniere”. L'assuefazione del popolo al dannoso, ha fatto poi il resto.

Maurizio
Maurizio
4 anni fa

Il vigile, la vigilanza?…….con quali soldi?
………non abbiamo i soldi per tappare le buche!
I bagni……….il nostro centro storico puzza.
Ma Lei gira nei centri storici dei paesi limitrofi?……..se Lo fa, osservi e si dia una risposta.

Cittadino Deluso
Cittadino Deluso
4 anni fa

Che dire… un “Grazie Particolare” a chi ha reso possibile tutto questo “degrado”. Corato era una città quasi “modello” ed ora “grazie” alla “vecchia” classe politica che negli ultimi anni ha, diciamo… l’ha “amministrata” siamo arrivati a questo punto di non ritorno!
Olla campagna elettorale sta partendo.
Lancio un “accorato” appello ai vecchi volponi : BASTA!! Fatevi da parte, avete già fatto tanti danni. Statevene a casa e farete più bella figura!
Grazie!!

Falco
Falco
4 anni fa

Essere amministrati da una donna, se libera da burattinai , potrebbe essere benefico. Il paese ha bisogno di cose concrete e di innovazione . Ai vecchi e giovani “volponi (e) o voltagabbana ” speriamo non entrino in gioco anche i “giocherolloni” organizzatori di festicciuole e di cose passate che non hanno piu' senso se non quello di glorificare il loro ego , sento puzza di questo

carlo mazzilli
carlo mazzilli
4 anni fa

voterò per chi prometterà randellate su questa gentaglia, staffilate e randellate, l'unica efficace forma di educazione, perchè ricordate che l'uomo ha solo due maestri, la paura e il dolore. null'altro educa.

Victor
Victor
4 anni fa

Adesso dobbiamo trattare bene anche le belve??

Tutto questo buonismo non ci porta da nessuna parte.
Anzi…

Angelo R.
Angelo R.
4 anni fa

Ieri sera passeggiando mi è capitato di percorrere strade adiacenti a strade principali. Imbarazzo totale, adolescenti che fumano, bevono, urlano, bestemmiano, che si scambiano effusioni ai limiti del decoro. La nostra povera Corato è irriconoscibile, strafottenza, arroganza, inciviltà e abbandono la fanno da padrone. Le soluzioni sono tante e sono fattibili, non so perché ma manca la volontà.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Seguo distrattamente le votazioni regionali: scontatissima la vittoria del PD in Emilia, come pure il calo del M5S. Quello che ha fatto era dovuto, per l'elettorato, ed un partito senza fondamento o basato sul carisma (?) di una sola persona, non regge, alla lunga. Quello che mi sconcerta però è constatare due cose: il tripudio per la vittoria, senza aver però combinato ancora alcunché di buono (atteggiamento puerile e comune a tutti), e le battute contro Salvini. E' come il classico “sparare sulla Croce Rossa”: infierire, cioè, su uno che si era già suicidato. Ma poi, il nemico non è Matteo, ma la difficoltà sempre maggiore di gestire l'Italia. Prendersela con Salvini e gioirne, significa non aver capito proprio alcunché…

Maria P.
Maria P.
4 anni fa

I giovani non hanno più niente nel cervello? Si raccoglie quello che Si semina. E se andiamo avanti con storielle tipo ecologia, Greta, marce della pace, conversione ecologica e lezioni gender a scuola difficilmente daremo loro alternative.

CATALDO
CATALDO
4 anni fa

condivido ed approvo assai il pensiero di carlo mazzilli…..basta buonismo !!! basta,basta e basta !!!

Amedeo Strippoli
Amedeo Strippoli
4 anni fa

Non servono le randellate, come non servono psicologi e centri d'ascolto, il problema della maleducazione giovanile, si risolve solo, lo ripeterò sino alla nausea, con l'azione diretta delle famiglie, ovvero che i genitori ritornino a fare i genitori. Inutile trovare scusanti, inutile dare la colpa alla società, alla scuola, allo stato e alle istituzioni. Signori miei lo Stato, la società, la scuola siamo noi. Se si arrivati a questo punto di non ritorno la colpa è sola nostra, che presi dalle molteplici attività della vita moderna non siamo stati capaci di capire, ascoltare ed educare le nuove generazioni.