Anche “Cambiamo con Toti”, giovane partito cittadino, si è espresso sul tema sicurezza inviando una lettera al commissario prefettizio. «L’ennesimo gesto esecrabile! – è l’incipit della lettera – L’aggressione, aggravata dalla rapina avvenuta ieri pomeriggio, ai danni del notonimprenditore coratino in via San Magno, sottolinea la preoccupante situazione sociale intrisa di violenza e criminalitànche sta fagocitando la nostra (finora) tranquilla cittadina».
«Appare chiaro che – continua la nota – il prezioso e continuo impegno quotidiano posto in essere dalle forze dell’ordine, vada implementatoncon ulteriori aiuti da parte di tutti e in particolare da chi ha il privilegio di pianificare interventi volti alla sicurezza e allanstabilità di Corato.nNoi di “Cambiamo con Toti“, siamo vicini alle vittime di queste aggressioni che ha visto colpite le fasce più fragili dellansocietà (anziani, bambini diversamente abili, donne).nIncapaci, per certi versi, di difendersi da queste vili e gratuite forme di violenza e bullismo, raccogliendo i fili fin quindipanati diviene indispensabile che tali episodi non diventino un fenomeno in perenne divenire, ma la rara eccezione dinuna Corato che promuove ed educa alla non violenza e alla tolleranza: il nostro movimento, chiede fermamente unnintervento serio e deciso da parte del Commissario Prefettizio».
Queste le richieste del movimento. «Si sottolineano le problematiche zone di Corato ove sinregistrano quotidianamente problemi di varia natura, via Roma nei pressi del distributore automatico di bevande, PiazzanBuonarroti, e nella maggior parte del centro storico soprattutto nell’ormai dimenticata Piazza Abbazia.nSi chiede inoltre, di fornire urgentemente nei punti critici della città telecamere a circuito chiuso che oltre ad essere utilinad individuare i potenziali soggetti pericolosi, possono essere potenti dissuasori di eventuali crimini, soprattutto pernquei ragazzi che per noia o per gioco sono una reale minaccia per gli altri cittadini».
«Siamo certi che, per rendere la città più sicura, serva una logica di recupero e di “forza” – conclude la lettera – per saldare le crepe che si sonongenerate in questo momento di vacanza politica; la futura classe politica e chi avrà l’onere o l’onore di amministrare lencittà deve investire in questo.nAbbiamo visto che, in passato altre zone del nostro paese sono state rivalutate, Piazza di Vagno è l’esempio tangibile dinuna città aperta, accessibile, inclusiva, una città più gradevole, ma soprattutto più sicura».
“Onore ed onere”, dicono gli adepti del genovese Toti. L'onore consiste solo nella gratificazione personale di chi viene eletto; l'onere vola via al primo ostacolo, attribuendo poi la colpa dell'insuccesso agli altri o alle condizioni avverse. Continuo ad essere convinto di una cosa: il futuro sindaco dovrà essersi formato fuori Corato: l'aria di qui, intrisa di alcune aprioristiche abitudini negative, influenzerà negativamente già in partenza il suo operato.
corato una volta era una citta' temuta da tanti malavitosi anche dei paesi limitrofi, perche', le guardie giurate avevano piu' voce in capitolo. Aumentare le forze dell'ordine serve ben poco se non si da pieno potere. Comunque QUALSIASI CORPO DI SICUREZZA VA SEMPRE BENE.