Era stato eletto nel 2016 al fianco del sindaco pentastellato Appendino. Ora Aldo Curatella, consigliere comunale torinese di chiara origine coratina, ha deciso di lasciare il Movimento Cinque stelle.
«Non era questo il Movimento, non erano queste le finalità che ci si prefiggeva e non è più possibile restare all’interno di un contenitore che ha solo l’intestazione originaria ma è ormai quanto di più lontano si possa immaginare» ha spiegato Curatella che è passato al gruppo misto.
«Nel 2009, dopo anni di vuoto politico, riconobbi in un piccolo gruppo di persone una forza politica alternativa che poneva al centro delle proprie azioni le persone, indipendentemente dalla loro estrazione. Una forza politica che nel motto “uno vale uno” non voleva indicare che uno vale l’altro ma che ciascuno contava, in modo orizzontale, per portare poi avanti azioni politiche discusse e valutate nel merito e non basate su personalismi, interessi personali o, peggio ancora, privati.
Nonostante in questi ultimi periodi abbia cercato di portare avanti le tematiche che sin dalle origini hanno caratterizzato il Movimento 5 Stelle a Torino, dopo un lungo periodo di riflessione e valutazione, mi trovo a rendermi conto che alla fine quel Movimento nato da pochi nel 2009 non esiste più».
Per il consigliere «non è più possibile discutere nel merito delle problematiche dei cittadini, soprattutto se questo vuol dire mettere in evidenza le gravi mancanze e i gravi problemi creati da chi ricopre un ruolo rilevante ma intoccabile. Manca purtroppo una visione strategica di cosa si voglia far diventare la città e forse anche il Paese, o almeno questo viene mostrato esternamente».
Ma non si è dimesso da consigliere……….ah ah ah tutti uguali…………
Che sia Cullatella, Coratini o Marziani in qualunque partito dov'è l'obbligo di etica? Nessuno deve considerarsi proprietario dei suffragi ricevuti dunque : sottomettersi al gruppo di appartenenza o dimettersi dagli incarichi.
E Adesso come si fa?
Il MoVimento 5 Stelle si sta squagliando ma quello che riescono a fare sono solo accuse e mobbing 2.0 nei confronti dei fuoriusciti. Vorrebbero persino cancellare la Costituzione dove non prevede il vincolo di mandato. Un pericolo per la nostra democrazia rappresentativa, a partire dall'ingiustificato e demagogico taglio dei parlamentari.
Uno che ha capito la vacuità di un movimento che doveva rivoluzionare la politica ma è stato fagocitato dalla ignoranza dei suoi vertici e dell’intero gruppo! Insieme al governo solo per lp stipendio e la poltrona!
Falliti!
Bravo ed onesto il nostro concittadino
Carlo, purtroppo è così. Ma sembra che le sconcezze politiche, più sono tali, più piacciano ai nostri rappresentanti…
Hanno promesso al nulla di diventare qualcosa e qualcuno lo è diventato per davvero ma il popolo è rimasto fuori o ha deciso di restarne. 6 milioni di elettori 5S sono venuti meno tra le elezioni del 2018 e le europee 2019. Ora viaggiano sul 15%. Ma Casaleggio, Grillo e Di Maio si comportano come se non fosse successo nulla.