Nasce anche a Corato il partito politico “Italia Viva”, promosso da Matteo Renzi, costituito presso la Leopolda di Firenze il 20 ottobre 2019, con Coordinatori Nazionali provvisori Teresa Bellanova ed Ettore Rosato.
«Il Comitato Cittadino – si legge in una nota del partito – si richiama alla Carta dei Valori del partito che intende testimoniare e perseguire anche nella realtà politica e sociale coratina.
Ad ogni livello gli incarichi direttivi in Italia Viva sono retti da una “diarchia” rappresentativa di entrambi i sessi. Coordinatori provvisori del Circolo di Corato sono stati nominati, all’unanimità degli iscritti presenti, Grazia (detta Luciana) Tarantini e Francesco Stolfa. Gli iscritti presenti alla riunione costitutiva: Alfredo Bernocco, Giovanni Marzocca, Domenico Pisicchio, Francesco Edmondo Stolfa, Antonio Testino.
Sono ora aperte le adesioni di tutti coloro che intendano contribuire al progetto. La sede del Comitato è fissata in via Roma n. 4. Presto sarà attiva una pagina Facebook».
Questo il testo del manifesto costitutivo.
«La nostra Città merita una nuova classe dirigente, selezionata esclusivamente per competenza e per merito, che sia all’altezza della sua importanza e delle sue antiche tradizioni democratiche.
Corato è uno dei poli produttivi più importanti del Mezzogiorno, vi sono allocate alcune delle più brillanti aziende pugliesi, dà il nome alla celebre e celebrata oliva “cultivar coratina” e ha quindi bisogno di una classe dirigente in grado di affrontare seriamente (e risolvere) le sue problematiche sociali, culturali ed economiche. Ha bisogno di chiudere definitivamente la lunga stagione del paternalismo familistico, nella quale sono rimaste spesso penalizzate le idee e le menti migliori e sono rimasti di fatto esclusi da ogni concreta possibilità di partecipazione quei cittadini innamorati della propria Città che intendono la politica esclusivamente come servizio al bene comune.
Italia Viva vuole, insomma, risvegliare le tante energie positive, sopite da decenni, di questa Città: è ora che i Coratini esprimano anche in politica le qualità e le competenze che hanno saputo manifestare in tanti campi del sapere, dell’economia, della cultura.
Corato oggi è abbandonata a se’ stessa, condannata a una gestione commissariale da oltre due anni, marginalizzata in tutte le sedi regionali e nazionali che contano. I nostri professionisti, i nostri imprenditori, i nostri qualificatissimi lavoratori e artigiani sono costretti da tempo a non fare alcun affidamento sull’azione di una pubblica amministrazione che semplicemente non conosce le loro esigenze.
Le istanze culturali sono del tutto ignorate. I bisogni sociali delle fasce più deboli della popolazione completamente trascurati. Le istanze ambientalistiche semplicemente escluse dall’agenda amministrativa.
I Coratini hanno bisogno di risorgere, di alzare lo sguardo dai propri tavoli di lavoro per reimpossessarsi del proprio destino, della dimensione collettiva, comunitaria del proprio interesse individuale. Un’azione amministrativa intelligente e lungimirante, unita alla innata intraprendenza della nostra popolazione, può far compiere alla nostra Città quel salto di qualità nel panorama pugliese che merita da tanto tempo e che solo una classe politica (e quindi un sindaco, una giunta e un consiglio comunale) all’altezza della situazione possono assicurarle.
Italia Viva Corato vuol essere il volano perché questa svolta radicale si compia concretamente. E si compia presto».
Il proemio, che racchiude i motivi di questo nuovo schieramento (tassativamente ispirato ad un politico di fuori) e i suoi fini, è identico a quello di tutti gli altri: la constatazione dell'incolpevole inerzia cittadina e la speranza in un suo risveglio. Il “ridestarsi” contempla però il fatto che vi sia stata una fase precedente di coscienza sociale, assopita poi dalla cattiva politica, come se quest'ultima fosse stata imposta, o provenisse da un altro paese. Ma il cosiddetto “stato vigile”, da contrapporsi al sonno, è stato tale non per merito della cittadinanza, ma grazie ad alcuni presupposti congiunturali favorevoli, sia economici che sociali, che hanno trascinato la gente. Anche Renzi appartiene alla vasta schiera di politici non esportabili. Buoni solo, per il popolo italiano.
meno male! c'era proprio bisogno di un'altra corrente “sinistra” a Corato …
Ma come fate a parlare di “Nuova Classe Politica” che siete sempre voi e voi, di partito in partito? Non aveteneanche il buon senso di individure figure realmente nuove e vergini, con voi nel solo ruolo di collaboratori o promotori di iniziative? Invece no, vi piace primeggiare, ma tanto non vincete mai, perchè a corato ha sempre vinto chi si opponeva a voi. E pur di non dare il voto a voi, la gente preferiva darlo in cambio di un favore. E questo significa che sia l'uno che l'altro schieramento finora hanno portato solo danni a Corato, ormai morto! Serve altro, gente fresca, nuova, magari giovane, che non è mai stata finora in politica e che ha lavorato seriamente nella sua vita.
Analisi lucida!
mamma mia con questi siamo al completo ..adesioni neanche morto
L'analisi puo' essere lucida, sono le conclusioni che non tornano, nel senso che non e'che a Corato si sentisse il bisogno di una nuova formazione politica, anzi tutto il contrario! E' il momento di ricompattarsi attorno ad un nome, dargli tutto il supporto possibile e se qualche filosofo ortodosso sente l'esigenza di tapparsi il naso, faccia pure. Il bene ed il benessere della città sono prioritari.
È tempo che i Coratini si riprendono il governo della propria città, ma per fare questo il sostegno ad un SOLO candidato deve essere forte, inclusivo, totale, per non finire allo spiedo come anatra zoppa.
Il nuovo prestato alla politica. Che coraggio!!!
La politica è sempre motivo di numerosi commenti. Ho notato però, e mi permetto di farlo anche per gli studi universitari compiuti, e portati a termine, sull'argomento, la tendenza, specie al sud, di avere un atteggiamento passivo, nell'augurarsi cioè l'avvento di un Messia politico, locale o nazionale, che risolva tutti i problemi, senza contribuire però, da parte di chi nutre l'auspicio, con le proprie idee o suggerimenti. Non so se ci si ritenga non all'altezza di farlo, o sia pura pigrizia mentale. Ecco quindi il proliferare di entusiastiche adesioni a vari personaggi a cui dare cieca fiducia, senza fare lo sforzo per comprendere se sia più o meno indicato, nel ricoprire il ruolo di “trascinatore” o di “taumaturgo”. Ed apparire tale, da noi, è stato sempre molto facile. Purtroppo.