Politica

Città Nuova verso le elezioni: «Basta individualità, si parli di programmi. Ma non col centrodestra»

La Redazione
Da sinistra: Antonio Patruno e Massimo Mazzilli
Città nuova
Il movimento non ritiene possibile ipotesi politiche o programmatiche con il centrodestra a trazione Lega-Fratelli d'Italia, ma punta a stabilire relazioni con forze di matrice democratica, cristiana e progressista»
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Il movimento dell’ex sindaco Mazzilli guarda alle prossime elezioni e auspica «una nuova stagione di concordia». «Adesso è doveroso e necessario che le individualità si mettano da parte e finalmente si torni a discutere di programmi di mandato» dicono. Ma Città Nuova «non ritiene possibile alcuna ipotesi politica o programmatica con questo Centrodestra a trazione Lega-Fratelli d’Italia, ma punta a stabilire relazioni solide con forze e movimenti di matrice democratica, cristiana e progressista».

La nota

«Vogliamo partire da un elemento di chiarezza: la nostra comunità cittadina è in un momento di difficoltà che può trasformarsi in un declino inesorabile se tutti insieme – forze politiche, istituzioni, imprese e stakeholders – non individuiamo strategie e soluzioni utili a fronteggiare le difficoltà che avvertiamo.

Disoccupazione, emigrazione dei giovani, denatalità, impoverimento del tessuto economico, produttivo, culturale, crisi dell’agricoltura e del comparto edilizio sono questioni che devono stimolare le progettualità: è deleterio dividersi sui nomi di chi si affanna a sostenere la sua candidatura a Sindaco quando è invece opportuno unirsi per sostenere le soluzioni e visioni strategiche collegialmente individuate. Insomma, adesso è doveroso e necessario che le individualità si mettano da parte e finalmente si torni a discutere di programmi di mandato.

A questo proposito Città Nuova ha idee e soluzioni da porre all’attenzione della collettività e intende confrontarsi con altre forze politiche, con i portatori di interesse, con tutti i cittadini. Nel nostro percorso, avviato oltre 5 anni fa, sentiamo però l’esigenza di porre con chiarezza un punto fermo: Città Nuova non ritiene possibile alcuna ipotesi politica o programmatica con questo Centrodestra a trazione Lega-Fratelli d’Italia, ma punta a stabilire relazioni solide con forze e movimenti di matrice democratica, cristiana e progressista.

Un progetto in grado di attirare alla politica attiva personalità capaci e cittadini attivi che abbiano a cuore le sorti e il futuro della nostra Corato e dei nostri giovani. Continueremo a dare il nostro contributo di moderati, in un rinnovato quadro di alleanze e convergenze, nella certezza che nel 2020 – con le prossime elezioni amministrative – Corato si giocherà un pezzo importante del suo futuro: noi auspichiamo solo che persone capaci e volenterose possano farsi strada tra le difficoltà e i cocci rotti che gli amanti “del potere per il potere” hanno sparso a piene mani ovunque».

mercoledì 4 Dicembre 2019

(modifica il 18 Novembre 2022, 10:54)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Corato è politicamente abbandonata proprio perché alla cittadinanza non fa né caldo né freddo del fatto che non ci sia un'amministrazione, essendo ormai rassegnata ed abituata a questa “stravaganza”. Quindi, fare appello al senso di riscossa del popolo, è la cosa meno indicata. La città, o una certa parte di essa, si sente ancora orfana di Luigi (parlo non da fazioso), ed avrebbe accolto con entusiasmo un suo rientro in prima persona. Ma se ciò dovesse accadere, gli suggerisco di circondarsi di validi e di non solo servili consiglieri. Qua, senza la persona molto carismatica e calamitante al potere (e attualmente non ne vedo altre), ogni tipo di coalizione è destinata inesorabilmente a fallire. Noto “messo bene” Corrado, ma ha bisogno di alleati. Ed è qui, che poi crolla tutto il castello.

Franco Angeli
Franco Angeli
4 anni fa

ancora tu, ma non dovevamo vederci più?

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Franco menziona una frase di Battisti, le cui parole sono un errore di costruzione, più che una licenza poetica. “Ma non dovevamo vederci più?” non significa infatti alcunché, dato che la forma corretta è: “ma dovevamo NON vederci più?”. Meglio, comunque, del: “ma non vorrei che tu, a mezzanotte e tre, STAI già pensando a un altro uomo…”, di celentana memoria… Tornando all'articolo, il mio non vuol essere un panegirico di Gino, ma la constatazione attuale della richiesta, da parte della popolazione, e forse dei politici stessi, di un uomo “forte”. Andreotti, Craxi, Berlusconi hanno avuto, a livello nazionale e con sfaccettature diverse, questa caratteristica. Ed hanno ottenuto successo. Che poi siano finiti come sappiamo, è solo perché esso ha dato loro alla testa…

Anti Voltagabbana
Anti Voltagabbana
4 anni fa

Tutto deve essere messo in opera affinché i voltagabbana coratini che adesso aderiscono alla lega e fratelli…. siano mandati al diav….