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Allagamenti del 12 novembre, M5S a Ferrotramviaria: «Piove sul bagnato»

La Redazione
Il sottopasso di via Lama di Grazia
L'ex consigliere comunale di Corato, Nico Longo,​ e la consigliera regionale, Grazia di Bari replicano a Ferrotramviaria che nei giorni scorsi ha fornito la propria versione dei fatti in merito agli allagamenti dei sottopassi
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L’ex consigliere comunale di Corato, Nico Longo, e la consigliera regionale, Grazia di Bari – entrambi del M5S – replicano a Ferrotramviaria che nei giorni scorsi ha fornito la propria versione dei fatti dopo gli allagamenti del 12 novembre scorso. I due pentastellati pongono anche una serie di domande sulle opere realizzate dalla società di trasporti.

Di seguito la nota.

«Abbiamo letto con attenzione il sorprendente comunicato della società Ferrotramviaria in risposta ai nostri post di denuncia del 12 novembre 2019» scrivono Longo e Di Bari.

«È vero, in quel giorno Matera e Venezia, come tante altre città, sono state travolte da una bomba d’acqua particolarmente significativa. Ma a Corato, come riportato da tutte le stazioni meteorologiche nazionali, le precipitazioni hanno raggiunto solo 4 centimetri e mezzo nel corso dell’intera giornata e le immagini del video si riferiscono alla situazione di metà mattinata.

Pertanto quando Ferrotramviaria sostiene che il livello dell’acqua nel sottopassaggio era “al massimo 20 centimetri” non fa che confermare la particolare attitudine di quell’area ad imbarcare acqua. Quando poi ritiene che l’allargamento del ponte abbia notevolmente agevolato il deflusso dell’acqua fa sorridere, atteso che, l’acqua va a finire direttamente nel terreno difronte, ed è bene ricordare che il Comune di Corato ha già pagato (con i soldi dei contribuenti) per i danni subiti dai proprietari di quei terreni.

È sorprendente anche che Ferrotramviaria ci chieda di collaborare in sinergia per risolvere i problemi. Ma allora i problemi ci sono? E soprattutto a cose fatte, che tipo di “collaborazione” dovremmo fornire? Che si vada con i secchi a svuotare il sottopasso? Oppure che ad opera conclusa si “collabori” accettando le cose così come sono senza sollevare polveroni?

Nel comunicato, Ferrotramviaria cita anche l’amministrazione comunale che avrebbe preso in consegna l’opera contestando solo “alcuni lievi ristagni d’acqua… tempestivamente risolti dall’impresa appaltatrice”. A tal proposito attendiamo fiduciosi la risposta del Commissario Prefettizio alla richiesta di informazioni protocollata il 28 ottobre (a firma di due parlamentari, due consiglieri regionali e un eurodeputato del M5S) riguardo le opere realizzate a Corato dalla società Ferrotramviaria.

Chi ha controllato e controlla le opere realizzate da Ferrotramviaria a Corato? Perché l’altezza del sottopasso è cambiata? Chi sta monitorando le condizioni del ponte di via Ruvo? Chi vigila sulla realizzazione del sottopasso di via Trani? La Protezione Civile che pareri ha espresso riguardo la funzionalità delle opere? Perché il parcheggio della stazione non può essere realizzato immediatamente nell’attuale area di manutenzione adiacente alla stazione?

Risibile ci appare altresì il maldestro tentativo di un ex amministratore di celare le proprie responsabilità ritenendo evento atmosferico eccezionale la caduta di quattro centimetri di pioggia. È un peccato che le forze politiche continuino a non essere compatte quando si tratta di difendere gli interessi della comunità. Evidentemente alla vecchia politica non interessano i disagi causati da questa società. Ne abbiamo preso atto nel corso della raccolta firme per la petizione promossa per tutelare i diritti del passeggero della Ferrotramviaria, petizione che ricordo è stata volontariamente presentata senza bandiere ma che nessuno della “vecchia politica” ha sottoscritto.

Consiglio di dare un’occhiata al gruppo facebook “Disservizi Ferrotramviaria Bari Nord”, magari si renderanno conto che non si tratta di una battaglia “grillina” per il bieco scopo di alimentare i consensi, ma invece di tutelare i cittadini penalizzati dai disservizi della società Ferrotramviaria. Tutela che, a leggere tutti quei commenti, evidentemente non ha sortito grandi risultati fino ad oggi da parte di chi ha amministrato. Noi andiamo avanti e non molliamo».

lunedì 25 Novembre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 9:57)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

E' difficile, per un profano, comprendere se ciò che afferma l'Azienda corrisponda al vero. Troppi particolari tecnici, la cui portata sfugge alla persona normale. Ho notato però che vi è sempre la tendenza, nella gente, a massimizzare ciò che si è fatto di buono e minimizzare quello di sbagliato, cercando di scaricare, quando è possibile, la responsabilità sugli altri. Probabilmente è anche questo un aspetto di quel famoso “istinto di conservazione”, del quale parlo spesso, un po' ostico da controllare, quale afflato più forte “donatoci” dalla Natura..

filippo piccolomo
filippo piccolomo
4 anni fa

Se si fa una passeggiata nel posto in questione ci si accorge che il problema nasce dalla posizione errata delle caditoie dell'acqua( i tombini) posizionati a monte e non nel punto di massima (diciamo così) profondità del piano stradale. Non ci vuole Einstein a capire che l'acqua è difficile che vada in salita^