Politica

Attilio Di Girolamo nuovo segretario del Pd: «Ripartiamo dalla gente»

La Redazione
Il nuovo segretario del Pd
«Le nostre priorità devono essere i giovani e il lavoro. ​Invito chi fa parte e chi si sente parte del centrosinistra a partecipare attivamente e in maniera unita alla costruzione di un futuro realmente alternativo»
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Attilio Di Girolamo è il nuovo segretario del Partito Democratico di Corato. Subentra a Natalino Petrone che per anni ha ricoperto lo stesso ruolo.

Già vicesegretario dal 2017, Di Girolamo – professione medico, 33 anni – è stato designato alla guida del partito nell’assemblea svolta ieri. Queste le sue parole.

«Innanzitutto – dice Di Girolamo – mi preme ringraziare il Segretario uscente Natalino Petrone, il quale già dal congresso del 2017 aveva caldeggiato un ricambio generazionale, avvenuto a metà del suo mandato. Ringrazio anche il direttivo, coloro che si sono riuniti con me, una o più volte a settimana per decidere le sorti di questo partito e cercando di lavorare al meglio delle nostre capacità in ogni circostanza. Ringrazio tutti, indistintamente, anche chi non era d’accordo con le scelte della maggioranza perché è importante in politica anche saper reggere un confronto sul dissenso. Il fatto che il PD racchiuda tante anime deve essere sempre e comunque la nostra forza, mai il nostro tallone d’Achille. Ringrazio i nuovi tesserati, promotori di quest’Assemblea e che con il loro ingresso hanno dato una nuova spinta propulsiva al Partito.

Mi chiamo Attilio Di Girolamo, sono stato vicesegretario dal 2017, ho partecipato con entusiasmo, come sostenitore di Emiliano, alle primarie per le Regionali del 2014 e già da allora si parlava di unità del centrosinistra coratino. L’unità rimane uno dei temi principali del nostro Partito e a Corato ha rappresentato la chiave di volta delle nostre vittorie. Si dice in comunicazione che se il messaggio non arriva al “target” la colpa sia 100% del comunicatore. Non si può negare che il PD in questi anni abbia avuto, assieme a tutto il centrosinistra, una serie di responsabilità, a vari livelli e ciò è evidente anche alla luce dei recenti risultati elettorali. A mio avviso abbiamo la necessità di ripartire da dove siamo nati, ossia dalla gente, dobbiamo uscire dalle nostre quattro mura, scendere in piazza e capire i problemi delle persone e della città.

Oggi viviamo in un’epoca buia per la politica e mentre noi discutiamo sulle 50 sfumature di rosso che possiamo o avremmo potuto incarnare, fuori c’è un buio pesto, più nero della pece che avanza pericolosamente. C’è un quadro di Goya dal titolo “Il sonno della ragione genera mostri” e in questo momento credo che l’Italia si trovi in una condizione di dormiveglia. Corato non fa eccezione. Dobbiamo svegliarci. È necessario iniziare a parlare di politica e di metodo con cui avviare determinati percorsi a livello comunale. Spesso mi si chiede “Ma voi con chi state?”

La mia risposta è “noi stiamo con i cittadini”. Chi sta con chi e chi sta con cosa è un discorso troppo riduttivo per una città come Corato che ad oggi langue, in cui più di 40 aziende sono destinate alla chiusura (stima probabilmente al ribasso). Le nostre priorità devono essere i giovani e il lavoro. Corato vive una preoccupante emorragia ed è quella dei miei coetanei che prendono le valige e trovano lavoro fuori. Lavorare fuori dalla propria città deve essere un’opportunità, non l’unica alternativa alla disoccupazione. È paradossale che la Regione più bella secondo il New York Times e National Geographic si debba spopolare. È necessario riscoprire la nostra ricchezza, le nostre idee e le nostre radici. Abbiamo tutte le potenzialità per rendere Corato un’eccellenza nel campo dell’agricoltura, nel campo dell’imprenditoria e nel welfare.

Sicuramente tali opportunità non possono essere colte in una città rimasta immobile da 20 anni. La crisi amministrativa a cui abbiamo assistito ultimamente è uno scempio senza precedenti, dettato da un misto fra l’incapacità governativa e la ricerca di interessi particolaristici. Pertanto invito gli amici che ci sono oggi, chi fa parte e chi si sente parte del centrosinistra, nonché tutta la cittadinanza, a partecipare attivamente e in maniera unita alla costruzione di un futuro, che a Corato sia realmente alternativo rispetto a tutto ciò che è accaduto finora».

lunedì 11 Novembre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 10:50)

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