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I Cinque stelle firmano una petizione: «Ferrotramviaria rispetti i diritti dei cittadini»

La Redazione
I Cinque stelle firmano una petizione: «Ferrotramviaria rispetti i diritti dei cittadini»
A passare sotto la lente di ingrandimento del Cinque stelle sono stati i progetti relativi al parcheggio della stazione, al ponte di via Ruvo realizzato pochi anni fa, al sottopasso di via Trani e quello di via Lama di Grazia
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Il Movimento 5 stelle di Corato si è posto un obiettivo preciso: fare chiarezza sullo stato dei lavori di Ferrotramviaria e sistemare la progettazione delle infrastrutture affinché rispondano alle esigenze dei cittadini.

Per raggiungere questo scopo, dopo aver acquisito e studiato diversi atti e numerose comunicazioni intercorse fra i vari uffici, l’ex candidato sindaco Nico Longo ha proposto ai suoi rappresentati al Governo di sottoscrivere un documento che verrà presto diffuso e messo a disposizione dei cittadini perché possano a loro volta firmarlo.

Ieri sera, nella sala conferenze della Regeneration home, insieme a Longo al tavolo dei relatori sedevano anche i consiglieri regionali Antonella Laricchia e Grazia Di Bari, la senatrice Angela Bruna Piarulli, il parlamentare europeo Mario Furore e il deputato Giuseppe D’Ambrosio.

Lunga la parentesi relativa alle infrastrutture inserite al progetto di raddoppio del binario che collega Corato con Ruvo e con Andria. A passare sotto la lente di ingrandimento dei Cinque stelle sono stati i progetti relativi al parcheggio della stazione, al ponte di via Ruvo realizzato pochi anni fa, al sottopasso di via Trani e quello di via Lama di Grazia.

«Ognuna di queste infrastrutture presenta delle problematiche e in primis ci chiediamo chi del Comune ha sorvegliato su di esse.

Il ponte di via Ruvo per esempio presenta una serie di criticità, basti pensare alla larghezza o alla facilità con cui si allaga. Il tombino di via Lama di Grazia, più noto come il sottopasso per raggiungere l’Asipu, doveva essere alto 4.55 metri invece è stato realizzato di 4 metri. Ferrotramviaria continua a scavare quando fa questo genere di costruzioni e poi il Comune di Corato si ritrova a pagare grosse somme per danni da inondazioni: proprio nei giorni scorsi ho visto una delibera da 21mila euro per un danno di quel tipo.

Ci preoccupano gli effetti che derivano dalla costruzione del sottopasso di via Trani. Se fosse bloccato per un motivo qualsiasi (dalle condizioni meteo ad un qualunque incidente) sarebbe un problema per le ambulanze. Bisogna poter garantire sempre l’attraversamento di quella strada, considerando anche la vicinanza del centro per le dialisi.

In ultimo, non per importanza, c’è la questione del parcheggio della stazione: attualmente chi vuole prendere il treno non sa dove lasciare in sosta la propria auto. Lo spazio a sinistra della stazione che adesso viene utilizzato per parcheggiare gli autobus non appartiene a Ferrotramviaria, è del Comune che dovrebbe di volta in volta definirne l’uso.

Il commissario Riflesso ha perorato la causa mandando una mail a Ferrotramviaria senza ottenere una risposta positiva.

Nel documento che questa sera stiamo firmando chiediamo con forza che il parcheggio per i cittadini si faccia proprio in quello spazio. Depositeremo la petizione nelle mani del Commissario prefettizio Schettini e chiederemo al Comune quale è il “piano B” per le altre opere. Allargheremo a tutte le forze politiche la possibilità di firmare il documento perché su questi temi vorremmo che si fosse compatti».

«Questo incontro è nato dalle esigenze dei pendolari – ha esordito Angela Bruna Piarulli – La ferrovia è utilizzata dai lavoratori ma anche da tantissimi studenti, permette in particolare di raggiungere il centro di Bari ma anche di Barletta senza dover utilizzare l’auto. La tragedia del 2016 ci ha fatto capire tante cose. Io stessa ho fatto un sopralluogo per rendermi conto ancora meglio delle reali problematiche ancora in essere».

«Il documento della Procura di Trani parla di “colpa, negligenza, imperizia…” per classificare Ferrotramviaria che, secondo il parere dei tecnici, avrebbe potuto evitare il disastro. Intanto però la Regione conferma la concessione» ha detto Nico Longo.

«Eppure – ha aggiunto D’Ambrosio – sono passati tre anni e ci troviamo ancora a parlare di Ferrotramviaria come di un enorme problema, con la situazione notevolmente peggiorata e con delle vittime di cui resta solo il ricordo.

Quei treni erano la sicurezza per tutti, li si preferiva all’auto. Quel servizio è essenziale nel nostro territorio, era tra le più redditizie d’Italia. Il rinnovo della concessione a Ferrotramviaria nonostante tutto fa capire tante cose». E non è mancato nell’arringa di D’Ambrosio il collegamento con le scelte politiche dei cittadini: «la colpa principale è la nostra. Nel 2013 io scrivevo che quella tratta non era sicura. A Corato abbiamo rivotato chi ha amministrato così un bene pubblico. Non ci si spiega perché nessuno faccia nulla per cambiare le cose. La questione da risolvere a monte però è duplice: qualcuno deve pagare perché sono morte 23 persone e la politica deve pagare per aver dato quella concessione».

«Se quelle persone sono morte è perché non c’era il sistema di sicurezza marcia-treno. È vero, non c’è ancora una sentenza. Ma io – ha aggiunto Grazia Di Bari – mi sarei aspettata dei servizi aggiuntivi e sostitutivi su gomma. Invece si viaggia ancora in piedi, scomodi. Se la Regione continua a concedere la concessione, non c’è interesse a migliorare il servizio. Dobbiamo pretendere che ci siano i servizi che meritiamo, noi siamo cittadini e non sudditi». Una affermazione che ha servito sul piatto d’argento ad Antonella Laricchia l’occasione per dire che «se l’anno prossimo andiamo a governare in Regione quella concessione a Ferrotramviaria la toglieremo. Siamo in tanti a voler firmare questo documento perché qui in Puglia l’attenzione sui trasporti deve essere massima. Dovremmo occuparci di tante altre sfide invece stiamo ancora a parlare si sicurezza».

«L’Europa sui diritti dei pendolari è molto avanti – ha affermato Mario Furore – Voglio portare lì questa petizione, magari chi governa oggi la Regione si sentirà più incalzato. I fondi Fesr passano dalla Regione perciò è lì che dobbiamo far sentire la nostra voce. Facciamo sì che la commissione europea apra una procedura nei confronti della Regione Puglia».

sabato 26 Ottobre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 11:46)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Un insieme sterile e querulo, che evidenzia una sola cosa: quando un certo popolo, per indole, sta solamente, per decenni, a guardare, i responsabili di un qualcosa fanno quello che vogliono.

carlo mazzilli
carlo mazzilli
4 anni fa

ma il ministro dei trasposrti Toninelli, non è un cinquestelle? perchè non revoca la concessione a ferrotramviaria? così magari cominciano a prendere le cose un pò più sul serio? capisco la voglia di fare chiarezza, ma quando si agisce? quando ?

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Cambiando argomento, domani il M5S e, specie il PD, otterranno un successo elettorale, in Umbria. E' la forza della novità, e le riforme che stanno (faticosamente) studiando i due partiti sono più che scontate: peggio di prima, è difficile comportarsi. Salvini si è giocato male le sue carte, ma d'altronde era quello che sapeva fare, non avendo una preparazione adeguata e dimostrando ingenuità politica. Berlusconi è un ectoplasma, e purtroppo non se ne è ancora accorto. Comunque, per una continuità che non sfoci nell'ingovernabilità, è necessario il bipartitismo. E, per combattere ogni forma di illegalità occorre, come da diversi anni vo' predicando, l'abolizione della carta moneta. Tanto per cominciare…

Franco
Franco
4 anni fa

Vorrei chiedere anch'io di firmare qualcosa: il referendum sul taglio dei parlamentari. Taglio voluto proprio dai 5stelle che parlano di “diritti dei cittadini” per la Ferrotramviaria ma riducono il diritto dei cittadini pugliesi ad essere rappresentati in Parlamento.

Aldo Fiore
Aldo Fiore
4 anni fa

Interessante serata,ben organizzata. Firmiamo la petizione in rispetto delle ignare vittime.

Franco
Franco
4 anni fa

i 5 Stelle devono comprendere che tra i “diritti dei cittadini” c'è anche quello di essere rappresentati in Parlamento dai propri rappresentanti, cosa che a loro garba poco visto il taglio dei parlamentari che intendono fare. Ma di mezzo c'è un referendum popolare.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Toppato in pieno: non mi aspettavo affatto il successo umbro di Salvini. Ma questo spingerà ancor più i due partiti al governo a far bene, pena il loro crollo a livello nazionale. Comunque gli elettori del M5S hanno dimostrato di non approvare l'alleanza con il PD: ma un partito sempre all'opposizione, non va da nessuna parte.