Favorevoli al cambiamento, ma senza firme davanti al notaio. I commenti di Vito Bovino e Corrado De Benedittis, esponenti di opposizione che non hanno inteso far parte del gruppo dei consiglieri dimissionari.
«Alla città serve una svolta, netta, chiara. Quello che è successo in questi ultimi mesi ha dimostrato cosa bisogna cambiare. Diamo a Corato la possibilità di tornare ad essere una città sana» ha commentato Bovino sui social.
«Sì! Serve una Liberazione della città: dai tatticismi, dai veleni, dalle congiure, dalle vendette, dalla grettezza. Diversamente, è solo lotta per il potere: ne togli uno e ne metti un altro. No, grazie!» è invece il pensiero di De Benedittis, che poi ha aggiunto di essere stato interpellato per la firma, ma di non aver accettato: «No ribaltone, no dimissioni. Non ero io che dovevo dimettermi. Tutt’altro».
Almeno quei 14 una decisione giusta o sbagliata che sia l'hanno presa.
Tutta l'opposizione avrebbe dovuto firmare per DIGNITA PERSONALE E DEI CORATINI