«Ribadiamo l’urgenza che Corato venga governata nel pieno rispetto del risultato elettorale. Prendiamo atto, però, che non c’è maggioranza e dunque l’alternativa drammatica è l’immediato ritorno al voto con la piena responsabilità del Sindaco e della sua coalizione di centrodestra».
Corrado De Benedittis, consigliere comunale di Demos – Democrazia Solidale e Rimettiamo in moto la città, torna sulla crisi dell’amministrazione D’Introno e ribadisce la sua posizione già espressa in consiglio comunale: la maggioranza governi oppure si torni al voto.
«Sei consigli comunali senza esito, una coalizione di centrodestra che non decide. Il costo per la Città sarà alto» afferma De Benedittis.
«Lo pagheremo tutti, cittadini e cittadine, famiglie, imprese, artigiani, commercianti e soprattutto i giovani e le giovani vittime di un inesorabile declino cittadino che non dà prospettive e che spalanca loro la strada dell’emigrazione.
L’attuale paralisi politico-amministrativa danneggia Corato dal punto di vista economico, sociale e culturale. Si assiste gradualmente alla crisi delle istituzioni democratiche vilipese dall’assenteismo e dalla diserzione. Non condividiamo politicamente ed eticamente questo comportamento che segna lo sgretolarsi del rispetto per le cariche istituzionali: si è eletti per presidiare e difendere le istituzioni democratiche, non certo per disertarle o abbandonarle.
Con fermezza, ribadiamo l’urgenza che Corato venga governata nel pieno rispetto del risultato elettorale. Prendiamo atto, però, che non c’è maggioranza e dunque l’alternativa drammatica è l’immediato ritorno al voto con la piena responsabilità del Sindaco e della sua coalizione di centrodestra.
Con passione civile, siamo e saremo sempre dalla parte della nostra amata Corato e della sua gente. Siamo e saremo sempre per la difesa e il rigoroso rispetto delle istituzioni democratiche di cui ne garantiremo, ad ogni costo, l’agibilità. Dialogo sempre, ma nessun trasformismo, nessun ribaltone, nessun inquinamento del dibattito e della dialettica politica».
Chiedo a voi Consiglieri della maggioranza il motivo per cui non si riesce a raggiungere un accordo. Il Sindaco dovrebbe spiegare a noi cittadini cosa succede. Purtroppo noi tutti ne paghiamo le conseguenze con uno spreco di tempo e non aggiungo altro.
Come ho detto in un'altra occasione, le alleanze, se non supportate dal desiderio di collaborare e di rinunciare, ogni parte di esse, a qualcosa, sono destinate a fallire. Per la verità ci dovrebbe essere un'altra condizione, la più importante: la capacità umana. Ma non si può acquistarla in farmacia, e quindi diamo per scontato che se ne possa fare a meno. Impelagarsi in un ginepraio come quello di Corato, da parte di chi si è candidato sindaco in una coalizione, comportava la necessità di immaginarsi di dover scendere a continui compromessi. Pensare ora di decidere in modo monocratico, è un'assurda illusione. Dietro a tutto ciò, lo ripeto per l'ennesima volta, c'è la certezza di una completa mancanza di reazione da parte della cittadinanza. E la cosa, non fa affatto onore.
ma eventuali (altre) votazioni comunali ( dopo così poco tempo) le paga lui ???
a proposito della mancanza di reazione da parte dell cittadinanza…. adesso nn possiamo perché siamo in ferie… ma promettiamo che dopo s. cataldo mettiamo a ferro e fuoco la città…. come hanno fatto ad hong kong. le ferie sono sacre!!!
Sono sicuro che qualcuno sa, ma non parla,il perché di tutto questo.Si può solo immaginare,promesse non mantenute,favori che sono saltati,ecc,ecc,ecc.Questo è il bene che volete alla città e di chi vi ha votato.Grazie di cuore a tutti voi gli ELETTI.sciatavinn sciat.
I problemi della città sono tanti,ma quello ambientale non può aspettare. Elettrodotto Depuratote, Viabilità ecc
San Cataldo liberaci da questi nuovi barbari.
DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE TUTTI SI TOCCAVANO IL CUORE PERCHè AFFERMAVANO DI AMARE CORATO MA PENSO CHE LA POLITICA FACCIA DIMENTICARE ANCHE L'AMORE PIù GRANDE,VEDO DA ANNI LE SOLITE STORIE NON SO SE VALGA LA PENA PIù PARTECIPARE AL VOTO TANTO POI OGNIUNO FA I CAVOLI PROPRI,ALTRO CHE DEMOCRAZIA,ALTRO NELLE MANI DEL POPOLO,IL POPOLO NON COMANDA NIENTE.