Durante il prossimo fine settimana a Torino si festeggerà San Cataldo, patrono di Corato. Ad organizzare le celebrazioni sarà, come sempre, l’associazione “Quattro torri”. Per l’occasione, sarà nel capoluogo piemontese anche l’ex candidato sindaco e neo consigliere comunale, Corrado De Benedittis «per attestare la vicinanza mia e per il mio tramite delle Istituzioni locali ai concittadini e alle concittadine di Corato che vivono a Torino».
La nota di De Benedittis.
«Sabato 15 e domenica 16 giugno mi recherò a Torino, nella mia nuova veste di rappresentante del popolo, eletto democraticamente nel Consiglio comunale, per attestare la vicinanza mia e per il mio tramite delle Istituzioni locali ai concittadini e alle concittadine di Corato che vivono a Torino.
L’occasione è la festa di San Cataldo 2019 organizzata dall’Associazione Quattro Torri di Torino.
Come già detto in campagna elettorale, mi mobiliterò, insieme alla cittadinanza e con il supporto delle forze politiche “Rimettiamo in moto la Città” e “Demos-Democrazia solidale”, per dare un nuovo impulso alla politica locale.
È necessario fare attenzione ai tantissimi e alle tantissime giovani che vanno via da Corato, per la grave mancanza di prospettive culturali e di opportunità lavorative. Al contempo, è opportuno rinsaldare i rapporti con chi vive fuori Corato, da molti anni, al fine di ricercare, insieme, nuove strade che possano portare la nostra città al di fuori della grave situazione di ripiegamento e stallo in cui di fatto si trova. Darò al Consiglio Comunale ruolo e soggettività politica.
Colgo, infine, l’occasione per invitare tutti i concittadini e tutte le concittadine, che tra sabato e domenica fossero a Torino, anche chi è più giovane, a ritrovarci tutti e tutte insieme, secondo il programma stabilito dall’Associazione “Quattro Torri”, per salutarci e per rinsaldare un rapporto di amicizia collettiva, fondamentale per confermare slancio e fiducia».
Benvenuto tra noi Corrado. La Festa di San Cataldo a Torino è ormai una ricorrenza consolidata, peccato, che non ci sia il ricambio generazionale, ma noi non demordiamo.