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Festa in piazza per Vito Bovino: «Alla richiesta di coraggio io rispondo “presente”»

La Redazione
Festa in piazza per Vito Bovino: «Alla richiesta di coraggio io rispondo “presente”»
Ieri sera in piazza Sedile il candidato sindaco - sostenuto dalle liste di Nuova Umanità, Partito democratico e Bovino sindaco - ha guardato con grande speranza tutte le persone radunate sotto il palco
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Piazza gremita e cittadini in festa per la chiusura della campagna elettorale di Vito Bovino. Ieri sera in piazza Sedile il candidato sindaco – sostenuto dalle liste di Nuova Umanità, Partito democratico e Bovino sindaco – ha guardato con grande speranza tutte le persone radunate sotto il palco: «siete meravigliosi – ha detto – e mi date la forza di dire che la vittoria è quasi vicina».

A “preparargli la strada” sul palco sono stati in tre, tutti candidati, ognuno significativo a suo modo. Michele Lotito, tra i fondatori di Nuova Umanità: «la voglia, la caparbietà e la capacità di Vito Bovino di mettere insieme le persone ha permesso la nascita della Nuova Umanitá, un modo di fare politica che mette al centro l’uomo. Siamo rimasti in silenzio rispetto alle polemiche: le nostre porte sono spalancate, sempre».

Matilde Paparella, la più giovane tra i candidati che sostengono Vito Bovino: «mi si può dire che non ho esperienza – ha esordito – ma di certo posso mettere a disposizione l’intelligenza, l’entusiasmo e quello che ho capito vivendo per quattro mesi in Spagna. Se vogliamo vedere Corato cambiare dobbiamo partire da noi stessi, dal modo di essere e di comportarci di ognuno dei cittadini».

Emozionato ed appassionato Tommaso Loiodice, compagno di banco di Vito Bovino per ultimi cinque anni di consiglio comunale e volto noto del Partito Democratico: «noi non lasceremo mai Vito solo, saremo con lui. Il nostro segretario, Natalino Petrone, ha scelto puntando sulla bontà delle persone: la sua è stata una decisione ponderata. Ha puntato su una persona che può provare a risolvere i problemi di questa città. Non ereditiamo una situazione idilliaca, basti pensare al Palazzo Gioia o alla situazione di via Grossi e delle strade pubbliche ad uso pubblico: affronteremo tutto con il buon senso, quello dei bravi padri di famiglia». E Loiodice non ha perso l’occasione per ricordare che domenica nei seggi verranno date due schede: «potremo votare anche per in nostri rappresentanti in Europa, è un’occasione che non possiamo perdere. L’Italia senza l’Europa non può andare da nessuna parte, non possiamo fare a meno dei fondi strutturali».

Tutte risorse che Vito Bovino punta ad intercettare grazie anche alla collaborazione del personale del Palazzo di città: «solo con le nuove assunzioni in grado di rafforzare l’organico dei Comune si potrà dare risposte ai cittadini in maniera più rapida. La cartella clinica del nostro paese è piuttosto ampia, come se Corato fosse in terapia intensiva. In questi tre mesi ho camminato in lungo e in largo, nelle aziende e nelle case, tutti mi avete raccontato una città spenta e rassegnata. Le sfide sono tante, la concentrazione deve essere sempre al massimo. Nel 2008 si parlava di Pug, Palazzetto dello sport e tanto altro: tutte cose mai realizzate.

L’economia è ferma, il Pug serve per farla ripartire. Per troppo tempo le aziende, come anche tutto il mondo dello sport, non hanno avuto le risposte che meritano. Abbiamo la percezione di vivere in un paese che non è sicuro: dobbiamo potenziare la video sorveglianza ma anche il corpo della polizia municipale, una divisa a cui sono molto affezionato. L’anno scorso in piazza Abbazia è stato commesso un omicidio: i provvedimenti vanno anticipati, non si deve aspettare che l’emergenza arrivi a livelli alti. E alla gente che a gran voce chiedere il rifacimento del manto stradale cosa rispondiamo? Ho sentito i candidati che hanno pensato di andare con la carriola a sistemare le strade: Corato ha diritto a tutt’altro. Per questo, e per ogni settore di competenza dell’amministrazione, serve un piano preciso e oculato».

Pensando a domenica, al momento in cui ci si ritroverà nelle scuole per esercitare il proprio diritto di voto, Vito Bovino ha detto: «guardatevi intorno, tutto è una richiesta di coraggio, di rinnovamento, di speranza per il futuro. A quella richiesta io voglio rispondere “presente”».

venerdì 24 Maggio 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 18:46)

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carlo mazzilli
carlo mazzilli
4 anni fa

è nella battaglia che si vede il soldato, prima, tutti sono bravi, coraggiosi e pronti alla morte…ma poi nella prima linea…

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Denota mancanza di tatto, irridere chi si offre di andare personalmente a risolvere un problema. In un'Italia nella quale si è sempre affermato: “non è compito mio”, aspettando inutilmente che tale incombenza venga svolta da chi di dovere, trovare qualcuno che surroghi le varie inadeguatezze, è ammirevole e degno di emulazione. Spesso, la mancanza del “senso della comunità”, le cui cause molte volte ho elencato (eterogeneità estrema dei ceppi costitutivi il popolo italiano; Nord Italia a contatto con l'Europa, Sud influenzato da bizantinismi e spagnolismi, con lo Stato della Chiesa a fare da impenetrabile cuscinetto tra le due culture, incidendo molto sulla seconda; chiusura caratteriale, dinanzi agli eventi, del popolo meridionale) deve spingere i singoli a prendere l'iniziativa.