La prova dei 9

Priorità, differenze, visione. La “Corato che sarà” di Amorese, Bovino e D’Introno

La Redazione
I candidati Claudio Amorese
​Brevi schede personali, le priorità dei programmi, le differenze tra un candidato e l'altro e l'idea della Corato che sarà fra cinque anni dei 9 aspiranti sindaci in lizza per guidare la città
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Brevi schede personali, le priorità dei programmi, le differenze tra un candidato e l’altro e l’idea della Corato che sarà fra cinque anni.

È ciò che abbiamo chiesto a ciascuno dei 9 candidati sindaco in lizza per guidare la città. Da oggi e fino venerdì su queste pagine verranno pubblicate le risposte di tre candidati per volta.

Procedendo in ordine alfabetico, oggi iniziamo con Claudio Amorese (Udc, Sud al centro, Nuova Democrazia Cristiana Europea, Puglia Popolare, Corato nel cuore), Vito Bovino (Nuova Umanità, Partito Democratico, Bovino Sindaco) e Pasquale D’Introno (Direzione Italia, Fratelli d’Italia, Idea).


CLAUDIO AMORESE

Professione: imprenditore
Età: 48 anni
Composizione della famiglia: sposato e padre di una figlia
Titolo di studio: laurea in ingegneria meccanica
Politico di riferimento: Aldo Moro

Quali sono le tre priorità del suo programma?
La manutenzione e la realizzazione di infrastrutture strategiche come strade, scuole e impianti, aumenterà la sicurezza e migliorerà la competitività delle nostre attività produttive; la sicurezza da migliorare, rinforzando la polizia locale e favorendo un coordinamento efficace fra gli organi di polizia pubblici, privati e tutto il mondo del volontariato. L’ambiente e la salute da tutelare, monitorando tutte le fonti di inquinamento: la qualità dell’aria, il livello dei campi elettromagnetici e l’inquinamento nei pressi delle vecchie discariche abbandonate sono alcuni degli aspetti da approfondire.

Cosa la differenzia dagli altri candidati?
La mia formazione scientifica e ingegneristica che mi ha insegnato il rigore nell’affrontare i problemi e nel progettare soluzioni semplici, economiche, realizzabili in tempi certi e programmabili. La visione internazionale, che quotidianamente il mio lavoro offre e che mi fa immaginare una Corato “glocal”, ovvero locale ed al tempo stesso globale. La mia esperienza nel mondo della ricerca che mi ha abituato a pensare costantemente a soluzioni nuove e migliori e a guardare al futuro con ottimismo e fiducia.

Come immagina la città tra cinque anni?
Immagino Corato una città smart, cioè intelligente, brillante e veloce. Una città che programma e finanzia gli investimenti. Famosa in tutto il mondo per le sue eccellenze agroalimentari, dove i nostri ragazzi vogliono restare a vivere perché è facile avviare nuove imprese o trovare opportunità di lavoro gratificanti. Una città sicura, dove è bello passeggiare per strada non solo nel centro, ma anche nei quartieri più esterni. Una città solidale, che interviene nelle situazioni di disagio o di emergenza, capace di stare al fianco degli agricoltori nei momenti difficili e che li aiuti a valorizzare i loro prodotti. Una città che dà futuro al presente.

VITO BOVINO

Professione: Maresciallo della Polizia municipale nel Comune di Terlizzi
Età: 41 anni
Composizione della famiglia: sposato e padre di due figlie
Titolo di studio: laurea in Scienze giuridiche “Operatore della Pubblica amministrazione”
Politico di riferimento: Giorgio La Pira (Sindaco di Firenze)

Quali sono le tre priorità del suo programma?
Innanzitutto senza soldati non si vince la guerra, quindi Il nostro primo intervento sarà focalizzato all’assunzione di nuove figure dirigenziali e professionali all’interno dei vari uffici comunali e nelle forze di polizia locale con un investimento pari al 100% della spesa del personale cessato nell’anno precedente. Procederemo di pari passo ad una seria manutenzione straordinaria di scuole, impianti sportivi e soprattutto delle strade, avvalendoci se necessario di un mutuo che verrà ripagato anche dal risparmio della richiesta di risarcimenti per i danni procurati dalle buche. Elimineremo le barriere architettoniche per rendere la città accessibile a tutti. Istituiremo finalmente l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp). Elimineremo la delinquenza oltre che con il potenziamento dell’organico di polizia municipale, aumentando la videosorveglianza, potenziando l’illuminazione dei quartieri e chiedendo a gran voce presidi fissi da parte delle forze dell’ordine. Creeremo nella zona industriale e artigianale una rete viaria decente, funzionale e illuminata. Renderemo facile l’apertura di nuove attività commerciali. Faremo uno studio di fattibilità della riallocazione del mercato settimanale nel centro. Potenzieremo la raccolta differenziata affiancando al porta a porta delle mini isole ecologiche a scomparsa poste nei pressi di luoghi pubblici, premiando i cittadini virtuosi.

Cosa la differenzia dagli altri candidati?
La differenza sostanziale è avere una coalizione omogenea e coesa con l’obiettivo di amministrare 5 anni; non abbiamo altri interessi. Il nostro pregio è non avere nessuno dietro che decide per noi.

Come immagina la città fra 5 anni?
Immagino una Corato sicuramente migliore di come ce la stanno consegnando.

PASQUALE D’INTRONO

Professione: consulente aziendale
Età: 48 anni
Composizione familiare: sposato e padre di tre figli
Titolo di studio: laurea in economia e commercio
Politico di riferimento: tutti coloro a destra, centro e sinistra, hanno fatto cose buone per il mio territorio

Quali sono le tre priorità del suo programma?
Riqualificare il centro antico. Si ha necessità di riportare in questa zona tranquillità, sicurezza e nuove attenzioni. Bisogna ripartire da botteghe, famiglie e bambini. Voglio sentire nuovamente il rumore delle saracinesche dei negozi che si riaprono. I locali chiusi e sfitti devono tornare ad ospitare artigiani, bottegai e piccoli negozi alimentari. Bisogna ricostruire un tessuto sociale che stimoli i cittadini, e le giovani coppie, a ritornare a vivere qui. Oggi si assiste ad un abbandono di questa zona e ad un deperimento strutturale dei suoi palazzi con una svalutazione del valore degli immobili.

Bisogna invertire questa tendenza e dare nuovi stimoli all’economia attraverso le ristrutturazione e ogni altra attività che punti a far emergere la bellezza. Mi adopererò per lo snellimento burocratico e la revisione dei regolamenti comunali, in primis dehors e Ztl. Costruire una città a misura di bambino. Ci sarà un piano di implementazione dei servizi destinati ai bambini. In ogni quartiere e nelle piazze più importanti saranno posizionati dei giochi per l’infanzia, si svolgeranno attività ricreative all’aria aperta e si opererà con attenzione sulla mensa scolastica introducendo cibi a km zero e biologici, eliminando l’utilizzo della plastica e della carta. Creare le condizioni affinché ritorni ad essere una città vivibile, sicura e culturalmente stimolante.

Cosa la differenzia dagli altri candidati?
Sono stato scelto dai cittadini con le primarie e sarò il “sindaco di tutti” che farà il bene dell’intera città senza favoritismi o egoismi.

Come immagina la città fra 5 anni?
Mi impegnerò per trasformarla in una città “normale” dove sarà normale avere servizi eccellenti, scuole sicure, strade pulite e migliori condizioni per tutti.

mercoledì 22 Maggio 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 18:50)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Avere come punti di riferimento due vecchi politici in “odore di santità” fa intendere che si è rimasti emotivamente ancorati a momenti storici ormai superati, se rapportati alla frenesia, alla follia, all'isterismo dei giorni nostri. Allora (fino a poco più di una cinquantina di anni fa) era, oltretutto, molto più facile governare un Paese in fin dei conti tranquillo e sempliciotto come il nostro, dove nessuno in Europa avrebbe contestato la nostra allegra futura politica finanziaria, tale da etichettarci come “assistenziali” (specie verso i politici stessi), ed il Vaticano condizionava ancor più pesantemente le nostre coscienze. Decisamente curioso e positivo invece il politico di riferimento di Pasquale: egli non è settario, riconoscendo i meriti a chiunque si sia prodigato nel meglio.

Nunzio Del Centro
Nunzio Del Centro
4 anni fa

Per il candidato di gino” Bisogna ripartire da botteghe, famiglie e bambini. Voglio sentire nuovamente il rumore delle saracinesche dei negozi che si riaprono. I locali chiusi e sfitti devono tornare ad ospitare artigiani, bottegai e piccoli negozi alimentari” tutto questo era già presente nel centro storico, probabilmente bisognava solo dare più servizi a quelle “botteghe”. Chiedi a gino come mai non ci sono più.. Zero credibilità

Aldo da Milano
Aldo da Milano
4 anni fa

Programmi interessanti, anche perché sono argomenti che corato necessita da anni per essere una città vivibile. ..dopo di che credo che per i negozianti del centro serva una grande zona pedonale partendo da via duomo…..poi fare un investimento su una nuova illuminazione pubblica a led….e fare usare il meno possibile le macchine in tutto il centro. ….

GINO
GINO
4 anni fa

Salvatore scriv alla fmnin, tropp difficile la fai . Ma quando ve o ptghin parli così?