Politica

“A carte scoperte”. Paolo Loizzo presenta la candidatura alla città

La Redazione
Paolo Loizzo
​Doppio appuntamento con il candidato sindaco riformista: «Mi presento alla città, presento il nostro metodo e le linee guida del programma che ci sta a cuore»
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Primanla conferenza stampa di sabato 13 aprile, alle 10, poinl’appuntamento con la città di domenica 14 in piazza Sedile, alle 19,30. Paolo Loizzo presenta la sua candidatura a sindaco di Corato per l’areanriformista in un doppio appuntamento.

Il primo con il medico 55enne, sostenutonnella sua corsa a Palazzo San Cataldo da quattro fra partiti e movimentincivici, è per il 13 aprile, alle 10, nella sede dell’Associazione progressonetico (Ape), in via Roma 4, a Corato.

«Noingiochiamo a carte scoperte, senza infingimenti né prestanome. E quella dinsabato – dice Loizzo – sarà un’occasione per spiegare perché ho voluto metterminin gioco e al servizio di una comunità, come ho fatto negli ultimi quattro annine mezzo dai banchi dell’opposizione, senza risparmiarmi».

Allanconferenza parteciperanno anche i referenti delle forze politiche che hannoncreduto nella figura di Loizzo. Per Ape interverrà l’avvocato EttorenQuinto, componente del direttivo dell’associazione; Italia in Comune sarànrappresentata dalla segretaria cittadina Valeria Mazzone, anche leinconsigliera uscente, nonché coordinatrice provinciale per la Bat dello stessonpartito; per Presenza Democratica ci sarà l’avvocato FrancesconEdmondo Stolfa; Giuseppe “Pino” Caldara, invece, per SinistranDemocratica.

Sulntavolo della conferenza i principali temi del primo appuntamento di piazza dinLoizzo, in calendario per domenica 14 aprile, alle 19.30, in piazza Sedile: «Lìnvoglio portare i temi principali del nostro programma e il metodo che cincontraddistingue. Non è un caso – aggiunge il candidato – che abbiamo volutonchiamare l’appuntamento così: A carte scoperte».

venerdì 12 Aprile 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 21:46)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Sincero rispetto per chi si presenta. Ho sempre detto che, anche se il vero “riformista” (troppo abusata, questa parola!) solitamente lavora nell'ombra constatando che, alla luce della realtà attuale, non è possibile apportare in Italia alcunché di veramente innovativo a causa anche della refrattarietà della gente ad accettare il nuovo, è sempre più degno di stima chi si espone piuttosto di chi si limita a criticare. “Giocare a carte scoperte” significa però anche svelare i propri progetti: e quando non sarà possibile attuarne alcuni, a chi o a che cosa si darà la colpa? Mai, mi raccomando, a se stessi. Il dottore ha passato quattro anni all'opposizione: è servito a qualcosa (non parliamo, per favore, di “critica costruttiva”) o, così come è articolata ora, non serve ad alcunché?