Politica

“Nuove Strade per Corato”, nasce una lista civica a sostegno di Lenoci

La Redazione
Elezioni comunali
Fa capo ad Antonio Vangi. Si definisce «una lista di scopo» e si prefissa «a titolo di progetto pilota, di contribuire a migliorare la qualità delle nostre strade»​
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Nasce una nuova lista civica in vista delle prossime amministrative. Si chiama “Nuove Strade per Corato”, fa capo ad Antonio Vangi e si definisce «una lista di scopo» che si prefissa, «a titolo di progetto pilota, di contribuire a migliorare la qualità delle nostre strade».

La lista entra a far parte della coalizione a sostegno del candidato sindaco Emanuele Lenoci. «Inizialmente la volontà del gruppo era orientata a partecipare con un proprio candidato sindaco – spiegano – ma in seconda battuta gli incontri intercorsi con il dott. Emanuele Lenoci e le forze di coalizione che sostengono la sua candidatura a sindaco della città hanno determinato un affidamento tale per cui abbiamo ritenuto di poter dar vita alle progettualità a noi tanto care in assoluta autonomia e libertà nella coalizione denominata “Innovazione civica”».

La nota integrale

«Pur avendo in animo la preoccupazione di essere percepiti come un ulteriore motivo di confusione nel variegato e ricco scenario di liste e coalizioni in corsa per le prossime amministrative, la voglia di suggerire ai nostri concittadini un’alternativa ah fatto si che il timore se pur giustificato non ci fermasse.

In cosa consiste l’innovativa proposta della nostra lista? Innanzitutto di essere determinati a migliorare la qualità della viabilità cittadina e non perché il nostro programma si limiti solo a questo ma piuttosto per dare prova alla collettività di come, adottando nuove logiche e metodologie di governo basate su soluzioni aperte, si possa risolvere un problema così sentito, come il degrado delle nostre strade; nel mondo esistono comunità di persone che a titolo gratuito o prevalentemente gratuito producono o socializzano soluzioni che vengono, appunto, semplicemente condivise. In questo periodo, spesso difficile, la condivisione aiuta a sopravvivere, ma anche a produrre soluzioni valide a costi sostenibili.

Dicevamo che la nostra è una lista di scopo per il fatto di esserci prefissati, a titolo di progetto pilota, di contribuire a migliorare la qualità delle nostre strade, impegnando soluzioni innovative concrete ricorrendo a metodologie di gestione della Cosa Pubblica all’insegna del buon senso e della reale, non retorica o demagogica, partecipazione delle persone e/o delle realtà associative.

Tradotto in parole comuni, reinventare la vita urbana rendendo più vivibile e fruibile la nostra Città, sfruttando la tecnologia aperta, disponibile e modificabile, il cui unico scopo non è il guadagno ma la funzionalità, l’utilità concreta e replicabile.

Abbiamo fatto di tutto ciò una missione, certi come siamo che questa sia l’unica soluzione possibile alternativa alla consolidata prassi dell’acquisto ed al ricorso indistinto alla terzializzazione ed alla esternalizzazione. Riteniamo che il vero nemico da combattere sia la presunzione di ritenere di possedere le soluzioni pronte per tutto perché le stesse vengono acquistate, noi abbiamo “solo” indicato un metodo. Il metodo a cui ci riferiamo è quello di ricercare all’interno delle comunità mondiali progetti condivisi dedicati alle risoluzioni di problematiche importanti, significative per gli uomini e le donne della nostra città.

Ribadiamo con forza che ci riferiamo a logiche differenti dal passato e per non rimanere nella generalizzazione diffusa, vi specifichiamo i principi a cui ci ispiriamo:

1) Distribuzione orizzontale delle responsabilità, non vi è ormai chi non veda il fallimento delle logiche verticistiche per le quali chi “comanda” deve avere la responsabilità, perché semplicemente non ha più senso pensare di poter “comandare”.

Ha senso piuttosto produrre, indirizzare, orientare, modificare, di fatto una decisione dovrà essere allevata, coltivata, partecipata, verificata, sperimentata, supportata da modelli di sviluppo sostenibili ed infine ratificata.

2) Diffusione della tecnologia auto-prodotta di cui si conosca la natura e la struttura affinché sia agevolata la manutenzione, l’implementazione e come si suol dire la massima integrazione possibile. Dalla integrazione della tecnologia derivano molteplici vantaggi, uno su tutti il risparmio, ma anche l’aggiunta di nuove soluzioni per la ovvia considerazione che un unico sistema diffuso è necessariamente più semplice da gestire piuttosto che diversi e differenti sistemi proprietari che non dialogano fra loro.

3) Trasparenza diretta sulle procedure, ottenibile adottando protocolli ed iter standard, anche qui coadiuvati dai recenti sviluppi della tecnologia web, che da un lato garantisce l’individuazione dei cittadini e dall’altra consente l’erogazione di moltissimi servizi.

Siamo consapevoli che la nostra è una scelta coraggiosa, difficile, apparentemente non immediata, ma se si vuole innovare il cambiamento nel momento contingente in cui ci rivolgiamo a voi, occorre il coraggio di innovare le fallimentari logiche incentrate sulle rendite di posizione, sul potere di incidere sulla sfera sostanziale dei cittadini per la “prassi” di dover concedere, anziché riconoscere.

Concludendo rimarchiamo l’aspetto che avrebbe dovuto in realtà precedere il tutto e che è ascrivibile alla condizione, ormai cronica, di carenza delle risorse umane impiegate negli uffici comunali, dalle quali mai si potrà pretendere, tantomeno nei primi cento giorni, una efficacia, una efficienza ed una produttività, quale sventolata da altri schieramenti politici. Certi come siamo che anche l’apporto tecnologico, in fase di sviluppo, possa consentire di poter fare miracoli, è per questa ragione che riteniamo di dover sostenere la riforma della regolamentazione dei rapporti tral’ente Comune e le realtà associative, prevedendo la possibilità di maturare un “credito sociale” per attività svolte al servizio della cittadinanza, liquidabile dal Comune scomputando in differenti metodi gli stessi, ad esempio esonerando da oneri di competenza comunale a individuarsi.

Inizialmente la volontà del gruppo era orientata a partecipare con un proprio candidato Sindaco ma in seconda battuta gli incontri intercorsi con il Dott. Emanuele Lenoci e le forze di coalizione che sostengono la sua candidatura a Sindaco della Città hanno determinato un affidamento tale per cui abbiamo ritenuto di poter dar vita alle progettualità a noi tanto care in assoluta autonomia e libertà nella coalizione denominata “Innovazione civica”.

Infine ed in ossequio ai summenzionati principi eviteremo quanto più possibile di spendere denaro nelle tradizionali forme di comunicazione, santini, gigantografie pubblicitarie e destineremo l’importo di € 200,00 per le mensilità di aprile, maggio e giugno a chi volesse dedicarsi allo sviluppo delle ridette innovazioni tecnologiche, ovviamente si ritiene necessario un percorso professionale coerente da parte del candidato la cui selezione avverrà in base a criteri che pubblicheremo prossimamente.

Ringraziando il lettore per aver dedicato alla lettura della presente il proprio tempo porgiamo un caloroso saluto alla cittadinanza».

giovedì 21 Marzo 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 23:14)

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un cittadino
un cittadino
5 anni fa

Messaggi chilometrici sono controproducenti: oltre che a far perdere il filo del discorso e a stancare chi legge, fanno subodorare anche l'incapacità, da parte dell'autore dello scritto o del progetto contenuto in esso, di giungere immediatamente al “dunque”, e quindi all'ipotesi di una non lenta fattibilità nella ricerca della soluzione del problema (…insomma, è il classico: “…se tanto mi dà tanto…”). Di positivo però c'è un fatto: la focalizzazione in un solo punto del programma che, anche se cozza con la lunghezza dell'esposizione, non si dilunga però in una miriade di obiettivi irraggiungibili.