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​Elezioni, Città Nuova: «Né con il centrodestra, né con il Polo di centro, ma ci saremo»

La Redazione
L'inaugurazione della nuova sede di Città Nuova
Il movimento politico Città Nuova, con una nota a firma del presidente e del direttivo, ribadisce la volontà di essere presente alla competizione elettorale delle amministrative
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Il movimento politico Città Nuova, con una nota a firma del presidente e del direttivo, ribadisce la volontà di essere presente alla competizione elettorale delle amministrative, precisando che non si schiererà né con il centrodestra, né con il polo di centro.

Di seguito la nota integrale.

«In seguito agli incontri politici esplorativi, utili per definire le strategie operative della prossima tornata elettorale coratina, il movimento civico “Città Nuova” è pronto a fare sintesi e a spiegare quale ruolo interpretare nella prossima competizione cittadina.

Le note vicende della recente amministrazione Mazzilli, sfociate nelle “forzate” dimissioni del Sindaco, hanno determinato, nei simpatizzanti e negli aderenti al Movimento, una profonda e attenta riflessione sul diverso e ambiguo modo di pensare e di agire degli attuali apparati di potere del Centrodestra locale: un modo di intendere la politica che, ormai, ha stancato la collettività.

Città Nuova, è bene precisarlo, nella prossima competizione elettorale, ci sarà ma, ovviamente, non potrà affiancarsi, neanche, al “Polo di Centro”, sia per l’assoluta mancanza di convergenza di principi e intenti, sia per la presenza, al suo interno, di una forza politica che, nella scorsa amministrazione, ha, prima di altri, fatto mancare il sostegno al Sindaco. La preminente necessità di mettersi al servizio della cittadinanza deve sposarsi, assolutamente, con una visione a medio e lungo termine che si coniughi con soggetti trasparenti, concreti e scevri da condizionamenti provenienti dall’alto e dalle opache stanze delle segreterie di partito.

Un simile quadro spinge Città Nuova a ricercare percorsi alternativi che rifuggano da calcoli elettoralistici di breve termine e all’insegna del proprio tornaconto esclusivamente elettorale. Senza alcuna presunzione, possiamo affermare di essere in possesso di un patrimonio di doti umane e di capacità amministrativa che non può essere disperso e che deve, necessariamente, costituire un valido punto di partenza per un nuovo e strategico slancio amministrativo di Corato. Continueremo il nostro dialogo, esclusivamente, con quelle forze politiche con le quali si possa creare unità di intenti, al solo fine di poter dare il nostro robusto e disinteressato contributo alla Città e riallacciare il filo con ciò che si poteva, e può, realizzare e che non ci è stato consentito di fare».

domenica 17 Marzo 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 23:30)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Tommaso Campanella, precursore della “Città nuova”, era un teocratico. Aveva quindi un punto di riferimento. Qual è il “sublime” dell'omonima compagine coratina? E riusciranno, persone già con una esperienza sulle spalle, a fare il miracolo di trasformare in nuovo, ciò che è assai datato? A me, che ho altissimo il senso della responsabilità personale sulle mie azioni, suona un po' strano però leggere le ultime parole dell'articolo, che recitano: “non ci è stato consentito di fare”. Ancora si delinea il facile fantasma della “congiura”, non la possibilità di aver fatto degli errori. Riconoscere i propri sbagli è il miglior viatico per non commetterne più, e tentare di convincere di ciò la gente. Auguri anche a loro, senz'altro più meritevoli di chi, come me, non se l'è sentita di esporsi.

Pino Lamesta
Pino Lamesta
5 anni fa

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