Politica

Elezioni, il centrodestra ha deciso: primarie il 24 marzo

La Redazione
Elezioni comunali
Le candidature dovranno essere presentate entro il 24 febbraio
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Il dado è tratto.Nella riunione di delegazione tenuta ieri sera, i partiti della coalizione di centrodestra – Direzione Italia, Forza Italia, Fratelli d’Italia, IDeA Popolo e Libertà e Lega Salvini Premier – in vista delle prossime amministrative hanno deciso di indire le primarie per individuare il candidato sindaco. Le candidature dovranno essere presentate entro il 24 febbraio.

«Abbiamo intrapreso da tempo, per una lunga esperienza politica di centrodestra, un percorso condiviso costituendo una coalizione che, comunque, resta disponibile all’ingresso di altri soggetti politici, liste civiche e associazioni così da allargare i propri orizzonti politici e programmatici» affermano le forze politiche della coalizione.

«Avendo preferito coinvolgere nella scelta i cittadini di Corato, abbiamo inteso promuovere libere consultazioni Primarie che portino ad individuare il candidato Sindaco dalla base. Fino alle ore 12 del 24 febbraio sarà possibile presentare le candidature.

Le elezioni primarie si svolgeranno il giorno 24 marzo dalle ore 8.00 alle ore 21.00 presso una sede che sarà successivamente individuata».

martedì 12 Febbraio 2019

(modifica il 22 Luglio 2022, 0:50)

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maria
maria
5 anni fa

“—-resta disponibile all'ingresso di altri soggetti politici, liste civiche e associazioni così da allargare i propri orizzonti politici e programmatici» ” ossia per incamerare altri voti così da poter aumentare la probabilità di vittoria! Che schifo ! E la gente che ancora ci casca!

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Maria è rimasta negativamente colpita dalla varietà di alleanze, attuali e futuribili, di questa compagine. E' purtroppo adesso una generale necessità, quella di “imparentarsi” in modo ampio, e per un paio di motivi: 1) l'inesistenza di un capo carismatico che faccia convergere su di lui i voti, senza che ci siano intermediari; 2) la mancanza di una ideologia, caratteristica di un particolare partito. Quando i due fattori si univano al meglio, era il massimo. Parlare del primo punto, è superfluo: defilatosi Grillo, ultimo “singolo” esponente capace di attirare consensi e senza il quale il M5S non sarebbe esistito, gli altri navigano nell'anonimato. Per il secondo punto, basti ricordare la lotta al comunismo e la prodigalità della DC; l'esaltazione estrema del proletariato, nel PCI.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Continuando il discorso, con la speranza di non annoiare, sono proprio le “primarie” che danno senso al mio commento: era infatti inimmaginabile che con un Andreotti o un Berlinguer si fosse sentita la necessità di svolgerle, dato bastava il simbolo a coprire chiunque, anche se incapace, si presentasse localmente. Comunque tutto ci fa capire che un popolo impreparato, e non per colpa sua, alla democrazia, cerca sempre poi un personaggio come punto di riferimento, e quando non c'è (e da noi tali persone sono scomparse solamente poco dopo l'ingresso nell'euro, dato che non potevano più fare o raccontare quello che volevano o quello che la gente voleva sentire), quando quindi egli non c'è, non esiste nemmeno più una politica, più, o ancor più, meno corretta, coerente ed adeguata al momento.