Politica

Amministrative 2019, domenica apre i battenti Lega Corato

La Redazione
Salvini in piazza tra le contestazioni
Doppio appuntamento: alle 10.30 un incontro presso il Cinema Alfieri con i Deputati Rossano Sasso e Anna Rita Tateo. A seguire, il taglio del nastro in via Duomo
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Domenica 18 novembre la Lega – Salvini Premier apre ufficialmente i battenti e dà il via alla sua attività nella nuova sede di Corato.

Per l’occasione è in programma un doppio appuntamento: alle 10.30 un incontro presso il Cinema Alfieri con i Deputati Rossano Sasso e Anna Rita Tateo. A seguire, il taglio del nastro in via Duomo: le porte saranno aperte per l’intera mattinata a tutti i cittadini. Per la manifestazione è stato scelto il titolo: “Da qui si parte!”, che punta a coinvolgere la città e segnare l’inizio di un nuovo percorso condiviso.

Sarà l’occasione per stendere gli intenti programmatici e inaugurare un cammino nuovo per Corato, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Sarà presente anche l’ex assessore alle politiche giovanili, Luigi Menduni, in qualità di neo vicesegretario della Lega Salvini Premier – Corato insieme a Marcello Mastromauro. In apertura, i saluti del vice-coordinatore provinciale Giuseppe Monaco e, a seguire, gli interventi del segretario regionale Andrea Caroppo e del segretario provinciale Enrico Balducci.

«Questo è un cammino che intraprendiamo insieme a tanti giovani entusiasti e appassionati – spiega Menduni – che hanno accolto con favore il vento del cambiamento che si respira nel Paese, a livello nazionale, e vogliono darsi la possibilità di portare uno spirito positivo e propositivo anche nel proprio piccolo, nell’impegno civico quotidiano.

Crediamo che quella sia la direzione da seguire: una rivoluzione “del buon senso” che guarda al futuro ancorandosi a valori importanti come la sicurezza, la famiglia, il lavoro. Ecco perché, da qui si parte: con un programma per il futuro tutto da scrivere, e lo facciamo insieme alla gente.

Domenica daremo il benvenuto a tutti nella nuova sede di via Duomo – conclude il vicesegretario Menduni – che vogliamo sia dall’indomani qualcosa che non c’è mai stato, la casa di tutti. Un punto di riferimento per chiunque voglia venire a raccontarci la sua visione del domani: proposte, idee, progetti per la Città».

mercoledì 14 Novembre 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 5:11)

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ANONIMO
ANONIMO
5 anni fa

MA CHE CI AZZECCA Luigi Menduni CON LA LEGA DI SALVINI? A CORATO SUCCEDONO COSE CHE VOI UMANI….

Maurizio
Maurizio
5 anni fa

Nella foto non vedo contestazioni. Ricordo, per esserci stato ,che c’erano 6 (sei) contestatori tendenzialmente di sinistra in largo abbazia ed era in occasione del referendum dove alcuni esponenti di sinistra nazionali avevano detto che si sarebbero ritirati in caso di sconfitta. Giusto per ricordarlo.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Allacciandomi all'intervento di Maurizio, c'ero anch'io in largo Abbazia, quando venne Salvini. Ero andato lì più che altro per sostenere, con la mia presenza, un mio concittadino, dato che una parte importante del cuore rimane dove si nasce e si è passata la gioventù. A Milano furono vissute le famose “Cinque giornate”, ed un po' (troppo) di quello spirito ribelle mi è entrato dritto nel sangue. Era scontato che ci fosse contestazione da parte di alcuni: un po' per tracotanza degli stessi, retaggio forse degli anni '70, un po' per la foga di Salvini, che molte volte si è espresso in modo poco felice ed indovinato. Penso che gli stessi, lo attenderanno ancora al varco. Spero di poterlo salutare (sempre da concittadino).

Amedeo Strippoli
Amedeo Strippoli
5 anni fa

Certo che noi meridionali siamo proprio strani, come facciamo a votare un partito, pardon movimento, che per anni ci ha infangato, dicendocene di tutti i colori.

CATALDO
CATALDO
5 anni fa

meglio la lega e salvini, che i comunisti finti..

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Salvini, come già accennato, è un istintivo, ed essendo un nordico puro, vedeva la situazione con i suoi occhi. Prendersela con i meridionali è troppo facile: significa non conoscere la Storia, non sapere come si forma il carattere di un popolo, le vicissitudini che ha attraversato per reagire alle varie avversità. Un politico vero comprende benissimo com'è fatta la sua nazione, ed interviene in modo adeguato. Alimentare inutilmente polemiche, significa permettere che poi si sfoghino i malumori di chi viene attaccato. Purtroppo le politiche nei confronti del sud sono state o assistenziali (vi è il record di pensioni d'invalidità) o errate dal punto di vista strutturale, favorendo molte iniziative infelici, piuttosto che esaltare il turismo e l'arte.

Luigi
Luigi
5 anni fa

Per cavalcare l'onda in cerca di poltrona vediamo chi lo vota