Politica

Accuse, veleni, sospetti. Ecco il Consiglio comunale della (non) sfiducia

Vincenzo Pastore
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Corato. Bocciata la mozione di sfiducia
Entro fine mese il sindaco dovrà sciogliere la riserva sulle sue dimissioni. Intanto, la maggioranza di centrodestra non c'è più
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Le lancette scorrono, a voler usare una metafora utilizzata dal sindaco in aula. In questo momento segnano meno tredici, come i giorni che lo separano dal ritiro o dalla conferma delle dimissioni presentate una settimana fa. Ma tredici è anche il numero dei voti che sarebbero serviti per approvare la mozione di sfiducia firmata dalle opposizioni, vecchie e nuove (Movimento Schittulli).

Ci si è fermati a dodici: il discusso passo indietro di Fabrizio Ventura (Io e Renato) unito all’astensione scelta da Franco Caputo (indipendente) salvano, almeno per il momento, Massimo Mazzilli. Il primo cittadino resta in sella, ma senza una maggioranza numerica: una nuova “anatra zoppa” a cui Mazzilli dovrà restituire l’uso delle zampe (ricucendo lo strappo con gli schittulliani o pescando nell’opposizione) se vorrà arrivare alla scadenza naturale della consiliatura tra un anno. In caso contrario, il Comune sarebbe commissariato prima di nuove elezioni già nella prossima primavera.n

Un rischio o un’opportunità, a seconda delle posizioni in campo in un consiglio comunale fuori dalle righe. Cinque ore e mezzo di accuse, sospetti, veleni, silenzi e citazioni di un certo livello (dalla prostituzione intellettuale di Josè Mourinho al significato di politica secondo Aristotele, passando per il superuomo di Nietzsche). Uno “spettacolo” apprezzato dagli spettatori presenti in aula e sui social, visto che lo share è stato costantemente elevato fin dopo le 23.n

Lo show si consuma soprattutto tra i banchi dell’opposizione mentre la maggioranza, o quel che ne resta, rimane impassibile al proprio posto. L’imputato numero uno è Fabrizio Ventura, ex fedelissimo di Renato Bucci e del Cantiere, che pochi giorni fa ha annunciato il suo dietrofront rispetto alla mozione di sfiducia firmata meno di un mese fa. «Una scelta libera», rivendica in aula, che porti ad accordi di programma per evitare una paralisi amministrativa con il commissariamento.

Ventura invoca quindi, sulla scorta di quanto accaduto a livello nazionale, un governo di larghe intese in modo da avvicinare la consiliatura alla sua scadenza naturale nel 2019. Scenari e motivazioni che appaiono abbastanza deboli, visto che il commissario prefettizio resterebbe in carica per pochi mesi prima del ritorno alle urne. E soprattutto perché provengono da uno degli acerrimi nemici, così come testimoniato in questi anni sui social e in piazza, dell’attuale amministrazione, nonostante Ventura resti uomo di destra, orientamento più volte ribadito.n

La sua porta sbattuta in faccia alla mozione alimenta sospetti inquietanti: Renato Bucci parla apertamente di «ricatto o compravendita», arrivando a non riconoscere la legittimità democratica del voto in aula. Accuse gravissime che, se sostenute da elementi fondanti, suggerirebbero una segnalazione alla Procura, dopo averle già denunciate all’assise comunale. Ma l’ex sindaco dovrebbe anche riflettere sulla tanto sbandierata trasversalità, elemento cardine del suo Cantiere. Può forse servire a vincere le elezioni, difficilmente è sufficiente per governare: Ventura è solo l’ultimo di una lunga lista di fuoriusciti da quel movimento che vinse le elezioni nel 2013.n

La dialettica, impeccabile, di Bucci sfocia poi sul piano personale, inserendo nel dibattito politico coloro che oggi non hanno il diritto di replica (Mariangela Mosca, tra le fondatrici del Cantiere e legata sentimentalmente a Ventura fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2015). Un modo di agire condiviso anche da Valeria Mazzone, una caduta di stile che non fa bene a loro e neanche alla città. Le critiche che si trasformano in odio, la resa dei conti interna colma di rancori personali, le bacheche di facebook date in pasto ai leoni da tastiera avvelenano il normale confronto democratico di una comunità.n

Se l’opposizione sbraita, la maggioranza resta guardinga. Un catenaccio silenzioso in cui fa rumore il silenzio di Pasquale Pomodoro, solitamente scudo umano pronto a rispedire al mittente le stoccate alla giunta, ieri rimasto invece con la bocca cucita per tutta la durata del Consiglio, al pari del senatore-assessore Perrone.n

Parla solo il sindaco: 75 minuti di intervento che tanto somigliano al comizio di apertura della campagna elettorale. Un discorso senza limiti di tempo, imitato da tutti gli altri consiglieri che prendono la parola: probabilmente il cronometro del presidente del Consiglio Salerno è rimasto fuori uso.n

Mazzilli ricorda, a suo dire, i meriti dell’amministrazione, i tanti milioni spesi in opere pubbliche (il cui assessorato, ironia del destino, era in mano proprio agli schittulliani, come evidenziato da Rosalba Marcone), il cospicuo lavoro da portare ancora a termine. Cenno finale dedicato alla crisi amministrativa da ricondurre a una vendetta del Movimento Schittulli dopo il rifiuto del primo cittadino rispetto a presunte corsie preferenziali per provvedimenti da adottare a favore della Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) di via della Macina (Regeneration Home, ndr). Insinuazioni seccamente smentite da Filomena Maldera, schittulliana, e che meriterebbero anche in questo caso approfondimenti in sedi giudiziarie se confermate e circostanziate.n

I voti favorevoli di Roselli e Di Tria, primi storici dissidenti interni della maggioranza, non bastano. Decisiva l’astensione di Franco Caputo: «Non sarò io il responsabile della caduta dell’amministrazione», annuncio che arriva dopo «Questa è l’ultima volta che voto a favore del sindaco» degli scorsi mesi. Una presa di posizione ballerina cui Mazzilli dovrà tener conto per ricomporre i puzzle della sua maggioranza. «L’appello alla buona volontà nell’interesse di tutti è stato accolto. Mi prodigherò per proseguire», scrive il sindaco questa mattina in un post su facebook.n

La sfida vera, e del tutto bipartisan, sarà recuperare il patto di credibilità con il paese. Il circo di questi ultimi giorni accresce solo una giustificata disaffezione.n

venerdì 19 Gennaio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 21:10)

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Gaetano Bucci
Gaetano Bucci
6 anni fa

Ottima cronaca giornalistica, in cui non manca la dimensione esistenziale.
Sì, mi sembra molto importante vedere l'aspetto umano, perché i vissuti dei consiglieri contano e non vanno offesi.
Adesso Ventura è crocifisso, anzi trattato come un Giuda dal suo ex partito che viceversa accetta i due di Schittulli. Una contraddizione.
Il trasformismo è da sempre una variabile politica.
Chi è senza peccato lanci la prima pietra.

M.bucci
M.bucci
6 anni fa

Interesse della città!!!! Ma fatemi il piacere!!!!! È da 40 anni che ci sono solo ed esclusivamente interessi personali…….non esistono più i veri valori e soprattutto i veri uomini!!!! Solo pagliacci!!! Grandi pagliacci da circo