È durissima la replica del movimento Uncantiereincomune sulla decisione comunicata ieri dal consigliere Fabrizio Ventura di abbandonare lo stesso gruppo politico e, conseguentemente, di non votare a favore della mozione di sfiducia a sindaco e giunta da lui stesso sottoscritta poche settimane fa.
Nella nota – inviata dal presidente del Cantiere, Renato Bucci – si spiega che Ventura avrebbe «deciso di sconfessare la mozione da lui firmata per esigenze puramente personali. Siamo certi che la risposta sia da ricercare, e la ricercheremo con ogni lecito mezzo, nella prospettiva di vantaggi personali o nella paura di subire ritorsioni, essendo state smentite dallo stesso Ventura, alla presenza di molteplici testimoni, ragioni politiche. Ad oggi le versioni rese da Ventura nel corso degli incontri, sebbene mutevoli e contraddittorie, sono state sempre incentrate sulla propria posizione lavorativa. Partiremo da qui per ogni approfondimento. Siamo amaramente ancor più convinti che le modalità con cui alcune frange politiche operano nella nostra città siano del tutto spregiudicate, e tali da alterare profondamente la vita democratica della nostra comunità».
Di seguito la nota integrale del movimento politico.
«Preso atto del pubblico comunicato con il quale il consigliere Fabrizio Ventura ha annunciato il proprio voto sfavorevole alla mozione di sfiducia oggetto di discussione nell’odierna seduta di consiglio comunale, il movimento Uncantiereincomune ritiene doveroso rendere i seguenti chiarimenti:
1) Il consigliere Ventura nelle fase precedenti la sottoscrizione della mozione di sfiducia non ha mai rappresentato di propendere per un accordo di programma o per un governo tecnico, avendo al contrario manifestato aperto dissenso rispetto a tale ipotesi;
2) Nelle fasi di elaborazione e sottoscrizione della mozione di sfiducia il consigliere Ventura non ha mai esternato alcuna obiezione alla mozione medesima, e l’ha convintamente firmata;
3) Nelle fasi successive alla mozione di sfiducia il consigliere Ventura non ha mai richiesto convocazioni di assemblee o riunioni per ridiscutere la mozione di sfiducia;
4) Il consigliere Ventura in seduta di conferenza di capigruppo ha continuato a rappresentare il gruppo consiliare IoeRenato, facente capo al movimento Uncantiereincomune;
5) Il consigliere Ventura, benché capogruppo, non ha mai rappresentato ai componenti del suo stesso gruppo le proprie intenzioni ostili alla mozione;
6) Il consigliere Ventura, in sede di riunione politica con i vertici del movimento e con i consiglieri comunali, tenutasi il giorno 16 gennaio 2018, non ha esternato alcun tipo di obiezione politica alla mozione, smentendo qualsiasi perplessità sulla stessa;
7) Il consigliere Ventura, ancora il giorno 16 gennaio 2018, disse che aveva solo un invalicabile problema personale, ossia la necessità di onorare un importante ed imprevisto impegno di lavoro in Milano che rendeva impossibile, se non a prezzo di pregiudizi lavorativi, la propria presenza in consiglio;
8) Per permettere al consigliere Ventura di onorare i suoi impegni di lavoro il gruppo gli prospettò la possibilità di sfruttare la seduta in seconda convocazione già fissata per domenica 21 gennaio. A quel punto, in chiaro stato di imbarazzo il consigliere Ventura riferiva laconicamente che il problema non sarebbe mutato, così palesando che l’impedimento lavorativo era una mera scusa pretestuosa;
9) Il consigliere Ventura, nei giorni dal 13 al 15 gennaio, aveva espresso, al solo presidente di Uncantiereincomune, Renato Bucci, la propria preoccupazione per aver ricevuto pesantissime minacce relative per l’appunto al proprio futuro lavorativo; tali minacce venivano poi condivise anche con il consigliere Cataldo Fiore;
10) Nella stessa giornata del 15 gennaio invece, solo in serata, ritrattava, negando di aver avuto minacce;
11) In data 16 gennaio, questa volta alla presenza di tutti gli altri componenti – consiglieri e membri dell’esecutivo – confermava di aver riferito a Renato Bucci di aver subito ricatti, ma al contempo ribadiva che era stato avventato nel parlare di ricatti. In quella riunione confusamente parlava di aspettative lavorative o eventuali generici problemi lavorativi, non lasciando comprendere con chiarezza se temeva di perdere opportunità o piuttosto di subire pregiudizi;
12) Il consigliere Ventura, senza mai aver discusso con alcuno dei componenti di Uncantiereincomune la propria volontà di non votare più favorevolmente la mozione di sfiducia, ha da ultimo, 17 gennaio 2018, comunicato pubblicamente le proprie intenzioni;
Abbiamo maturato, alla luce delle suddette inequivocabili circostanze, la certa convinzione che il consigliere Ventura ha deciso di sconfessare la mozione da lui firmata, e l’intero percorso politico da lui fino a ieri condiviso, per esigenze puramente personali. Non possiamo affermare con serena certezza se tali esigenze si concretizzino nell’aspettativa di conseguire vantaggi diretti o indiretti, a lui o ad altre persone a lui vicine, e/o di evitare danni. Siamo certi tuttavia che la risposta sia da ricercare, e la ricercheremo con ogni lecito mezzo, nella prospettiva di vantaggi personali o nella paura di subire ritorsioni, essendo state smentite dallo stesso Ventura, alla presenza di molteplici testimoni, ragioni politiche. Ad oggi le versioni rese da Ventura nel corso degli incontri, sebbene mutevoli e contraddittorie, sono state sempre incentrate sulla propria posizione lavorativa. Partiremo da qui per ogni approfondimento;
Siamo amaramente ancor più convinti che le modalità con cui alcune frange politiche operano nella nostra città siano del tutto spregiudicate, e tali da alterare profondamente la vita democratica della nostra comunità. Ribadiamo inoltre il nostro aperto ed inequivocabile dissenso per il gesto del consigliere Ventura, poiché al vertice dei valori da noi posti a fondamento del movimento Uncantiereincomune vi è la libertà da condizionamenti, sicchè, anche nel momento in cui il Ventura ventilava pressioni, gli è stato offerto ogni possibile aiuto, materiale e legale».
Che dire una città sempre piu politicamente ambigua sinceramente non trovo parole per descrivere questa vicenda
Umanamente è comprensibile l'atteggiamento di Ventura, trovatosi a gestire un problema diventato più grande di lui e delle sue scelte precedenti. Infatti, quando si imbocca una strada, occorre sapere a cosa si va incontro, altrimenti è meglio non avventurarsi o, al limite, fermarsi in tempo. La politica è fatta solitamente di compromessi: ora ne è emerso uno, che condiziona, a quanto pare, la sfera più importante per l'uomo, dopo la salute: il lavoro. E' chiaro che chi non è di fazione, non può non comprendere le ragioni di tale decisione. Fatto salvo ciò, ribadisco comunque la necessità, per il protagonista della vicenda, di farsi al più presto da parte.
Se uno crede in ciò che fa non teme minacce o ricatti di sorta. Ma ormai oggi conta più il portafoglio pieno, che la sola gloria e soddisfazione personale. A sto punto non ci si mette proprio in politica e in prima linea, meglio stare nelle retrovie così da poter scegliere sempre su quale carro dei vincitori è opportuno salire.
Caro Bucci se Ventura fosse davvero stato minacciato conoscendolo sarebbe già stato dai Carabinieri e non certo a dover dibattere in riunione di un così grave fatto con voi suoi “ex compagni”. A mio modesto parere credo sia il solito atteggiamento dei bambini che mettono il broncio quando qualcuno fa, dice e pensa qualcosa che non va a genio al “capo” . In fondo ricordo ancora la figura di bimbo che Bucci fece davanti le telecamere di Telesveva la sera della vittoria del sindaco Mazzilli: tutti gli altri candidati telefonarono a Mazzilli in perfetta correttezza, Bucci invece non volle rilasciare dichiarazioni e allontanò in malo modo il giornalista R. Straniero.
Sinceramente non pensavo che la politica coratina fosse un così grande ginepraio.
Dico bene:Corato=Mafia.Ma dopotutto:la politica è una cosa sporca…….