In linea con le indicazioni fornite dall’Anac il Comune di Corato ha ritenuto di dover avviare una forma di consultazione in occasione dell’aggiornamento per l’anno 2018 del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza.
L’amministrazione comunale, per predisporre una strategia di prevenzione del fenomeno della corruzione più efficace e trasparente, intende tener conto dei soggetti portatori di interessi, interni ed esterni all’Ente.
In particolare, l’obiettivo della consultazione pubblica è quello di consentire la libera e volontaria partecipazione attiva di tutti i portatori di interesse delle attività e dei servizi resi, i cui risultati saranno valutati in sede di stesura definitiva del Piano Triennale 2018-2020 nonché riportati in apposita sezione del Ptcpt.
Ritenendo che la collaborazione di soggetti esterni all’amministrazione sia un utile strumento per la predisposizione di un documento condiviso ed efficace, sul sito istituzionale del Comune di Corato è stata pubblicata l’ipotesi del Piano aggiornato: gli interessati potranno far pervenire suggerimenti e proposte entro il 22 gennaio utilizzando l’apposito modulo pubblicato.
La corruzione ha costituito il “bastone di accompagnamento” della nostra politica, specie dalla Ricostruzione in poi, quando cominciarono a girare soldi facili. Abbiamo sempre svettato nelle classifiche negative, a tal punto che il popolo non ne faceva più caso, e ci rideva su. Anzi, dileggiava chi non si faceva furbo. Ora, nel 2018, è chiaro che agli occhi di una persona sensibile, appaia quasi canzonatorio sentir parlare di queste iniziative volte ad esaltare un principio di un qualcosa che non esiste, né se ne sente la mancanza, per come si è diventati ormai cinici ed insensibili al problema. La mentalità truffaldina si cambia solo con la scuola, la televisione, l'esempio dall'alto.
A Pellecchia sfuggono i miei reiterati ed inutili tentativi di fare qualcosa partendo dal sud, la parte d'Italia, cioè, politicamente più ignava, più parassita, piu inconcludente.
Signori miei, al punto in cui siamo arrivati, ci vogliono sia le iniziative istituzionali che l'esempio, ma sopratutto ci vuole un radicale cambio di mentalità, mettendo l'interesse nazionale e dei comuni cittadini al di sopra di ogni cosa.
In quanto alla corruzione, ormai, non è più un primato del SUD.
Fenomeni come il voto di scambio, il nepotismo e il favorire l'amico dell'amico sono stati appresi molto bene anche nelle altre parti d'Italia.
Comunque, i tentativi di fare qualcosa per o quantomeno arginare queste meschine usanze non sono mai vani e/o inutili, anzi fanno onore a chi cerca di proporli.
Amedeo, la 'ndrangheta divenuta padrona della Lombardia, è un esempio della meridionalizzazione dell'Italia. La corruzione è esplosa, da latente, con la cattiva politica e l'abbondanza di denaro. Al sud non rimprovero questa sfaccettatura negativa, ma l'immobilismo camaleontico e la mancanza di iniziativa politica, motivati dalla rassegnazione e dal fatalismo. Se queste giustificazioni andavano bene fino a qualche decennio fa, attribuendole ad un'indole atavica, ora diventano una gravissima colpa. Cordialità.
Salvatore, purtroppo, in linea di principio, sull'immobilismo, sulla rassegnazione, etc. non posso fare altro che darTi ragione; i tuoi argomenti colgono il segno e sono di difficile confutazione.
Il mio intervento voleva essere solo un tentativo, forse mal riuscito, di dire che se Sparta piange, ormai, anche Atene non ride. Comunque, sono personalmente convinto che le persone e le energie per ribaltare questa spiacevole ed annosa situazione esistono; basterebbe farle emergere e/o farle uscire allo scoperto, magari rischiando del proprio.
Cordialmente.
Amedeo Strippoli