Politica

L’affondo del centrosinistra: «La maggioranza scricchiola»

La Redazione
Manca il numero legale
Dopo la sospensione della seduta di consiglio comunale di questo pomeriggio per mancanza del numero legale, Cantiere, Io e Renato, Ape e Pd definiscono la maggioranza «instabile» e in grado di ricompattarsi «solo "alla bisogna"»
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Affondo del centrosinistra contro l’amministrazione. Dopo la sospensione della seduta di consiglio comunale di questo pomeriggio per mancanza del numero legale, Cantiere, Io e Renato, Ape e Pd definiscono la maggioranza «instabile» e in grado di ricompattarsi «solo “alla bisogna” esclusivamente per tenere in piedi la giostra degli appetiti interni e delle piccole speculazioni politiche, tra tensioni che sembrano sfociare in crisi definitive e riconciliazioni di facciata».

Di seguito la nota del Cantiere:

«In due sedute consecutive di consiglio comunale, 10 ottobre e 10 novembre, la maggioranza scricchiola rumorosamente.

Il 10 ottobre, pur di raccattare il tredicesimo consigliere, necessario a raggiungere il numero legale, il Presidente del Consiglio diede avvio alla seduta oltre il limite orario massimo. In data odierna, invece, l’attesa non ha pagato: dopo un’ora dall’orario fissato per l’inizio dei lavori, la maggioranza era ancora ferma a 10 consiglieri.

La seduta, quindi, è andata deserta, in seguito a nostra richiesta di verifica del numero legale. È ormai evidente da tempo che il sindaco ha una maggioranza instabile, che si ricompatta solo “alla bisogna” esclusivamente per tenere in piedi la giostra degli appetiti interni e delle piccole speculazioni politiche, tra tensioni che sembrano sfociare in crisi definitive e riconciliazioni di facciata.

Il tutto, ovviamente, all’insegna della totale opacità che caratterizza fin dal suo esordio questa amministrazione. Si pensi, ad esempio, ai repentini avvicendamenti degli assessori, tutti privi di credibili giustificazioni pubbliche. Questa ormai claudicante maggioranza, impegnata solo in tatticismi interni, è stata incapace di risolvere i più atavici problemi della città; basti pensare ai disastrosi contenziosi, all’elettrodotto, al depuratore, alle case popolari, al piano urbanistico generale, ed ai tanti altri problemi che campeggiano da anni sull’agenda delle priorità della città, ma non su quella del sindaco e dei suoi accoliti».

venerdì 10 Novembre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 1:14)

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 "salvatore di gennaro"
"salvatore di gennaro"
6 anni fa

…servirà a qualcosa, questa filippica..? Chiaro esempio, questo, di “domanda retorica”…